due motivi importo pensione cambiera corso anno news 28 dic 8:01
Come e perché cambieranno gli importi delle pensioni di tutti il prossimo anno: le novità già previste per il 2023 e cosa potrebbe ancora arrivare
Quali sono i 2 motivi per cui importo pensione cambierà ancora nel corso dell'anno in modo importante? La questione pensioni è sempre particolarmente centrale nel dibattito politico e non solo perché si tratta di un tema centrale e fondamentale su cui si lavora da tempo senza però arrivare mai a certezze definitive positive per tutti. Così, tra misure ponte per uscite anticipate e aumenti degli importi degli assegni mensili, qualcosa cambia ma solo poco e pian piano.
Dal primo gennaio, infatti, tutte le pensioni saranno ricalcolate su nuovo indice, provvisorio, al 7,3% e in percentuali differenti in base al reddito e considerando anche gli acconti già ricevuti da ottobre e dicembre per la rivalutazione anticipata al 2%.
La rivalutazione delle pensioni 2023 non sarà, dunque, piena per tutti e non solo per effetto degli acconti già pagati ai pensionati con redditi entro i 35mila euro nel 2022 ma anche per effetto delle percentuali di rivalutazione da considerare a seconda dei redditi e che sono state riviste dal governo Meloni rispetto alle tre definite già dal Governo Draghi.
Sono, infatti, passate da tre a sei le fasce di ricalcolo delle pensioni messe a punto dal governo e sono le seguenti:
Per chi prende una pensione di 1.600 euro l’aumento mensile sarà di circa 85 euro al mese che salgono a 106 euro per chi prende pensioni di 2mila euro. Si riduce, invece, l’aumento per chi prende pensioni più alte sui 3mila euro, che si attesterà sui 116 euro mensili per un totale annuo di 1.500 euro, mentre per chi prende pensioni da 3.500 euro, l’aumento mensile con le nuove aliquote sarà di circa 102 euro.
Il secondo importante motivo per cui nel corso del prossimo anno 2023 l’importo delle pensioni potrebbe cambiare ancora è l’eventuale revisione delle aliquote Irpef con la nuova riforma fiscale 2023. Le aliquote Irpef per il calcolo del pagamento delle tasse in base ai redditi percepiti sono, in realtà, già state riviste dall’ex governo Draghi che le ha ridotte da cinque a quattro.
Le quattro aliquote Irpef attualmente previste in base agli scaglioni di reddito sono le seguenti:
Per fare un esempio di come possono cambiare l’importo delle pensioni le eventuali nuove aliquote Irpef, se consideriamo il caso di un pensionato che prende una pensione mensile di mille euro al mese per un totale annuo di 13mila euro per 13 mensilità, nel 2023 dovrebbe pagare le stesse tasse che paga attualmente senza alcun aumento perché rientra nel primo scaglione Irpef rimasto al 23% e che tale dovrebbe rimanere.
Le cose cambierebbero per chi prende una pensione di 2mila euro al mese per un importo annuo di 26mila euro. Se, infatti, l’aliquota Irpef per questo scaglione di reddito quest’anno è stata abbassata, passando dal 27 al 25%, il prossimo anno potrebbe aumentare tornando nuovamente al 27% e cambiando l’importo della pensione che si riceve, diminuendolo, per effetto di maggiori tasse da pagare. Peggio andrebbe per chi prende pensioni da 3mila-3.200 euro e fino a 3.600 euro e anche più