Quali sono le modifiche che si attendono per il mese di aprile per le pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità: cresce l’attesa
Quali sono le importanti modifiche per le pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità attese ad Aprile con nuove leggi? Le pensioni si preparano a cambiare e non solo per effetto della nuova riforma del fisco che prevede una revisione delle aliquote Irpef di tassazione sui redditi, e che quindi inciderà sugli importi delle pensioni, ma anche per effetto di modifiche che dovrebbero arrivare sin da questo mese.
Si tratta comunque di modifiche che interesseranno soprattutto le pensioni di vecchiaia, più che quelle di reversibilità e invalidità, considerando che puntano a modifiche per le pensioni anticipate rispetto a quanto previsto dagli attuali requisiti per la pensione di vecchiaia per cui sono richiesti 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi.
Stando, infatti, a quanto anticipato, rientrano nella nuova riforma del lavoro la possibilità di ripristino dell’uscita anticipata con opzione donna con i vecchi requisiti, dando nuovamente a tutte le lavoratrici dipendenti e autonome la possibilità di andare in pensione prima, rispettivamente, a 58 e 59 anni di età, con 35 anni di contributi, considerando le finestre di 12 e 18 mesi per l’uscita definitiva indipendentemente dalla presenza o meno, e quanti, figli o dalla categoria di appartenenza.
Altra misura per le pensioni che potrebbe rientrare nella nuova riforma del Lavoro di aprile è il riconoscimento di sconti contributivi utili al raggiungimento della pensione con contributi figurativi per tutte le donne con figli, per ogni figlio, per valorizzazione del lavoro di cura di famiglia e figli.
Con particolare riferimento alle pensioni di invalidità, è atteso per questo mese di aprile anche il nuovo decreto invalidità, almeno ciò trapela da ultime notizie. Si tratta di una novità che non dovrebbe interessare particolarmente gli importi delle pensioni di invalidità, per cui si attendono in realtà effettive novità per il prossimo anno con l’auspicio che il governo mantenga la promessa fatta in corso di campagna elettorale di aumento delle pensioni di invalidità ancora troppo basse.
Con il decreto invalidità, si attendono importanti nuovi aiuti e il potenziamento di misure già in vigore per invalidi e disabili, dopo la recente approvazione del Dll anziani, che già contiene misure a sostegno di persone anziane non autosufficienti e il nuovo assegno unico per anziani, che si prepara ad inglobare l’attuale indennità di accompagnamento insieme ad altre misure economiche destinate agli invalidi.
Passando, infine, alle pensioni di reversibilità, non ci sono attese particolari per il mese aprile con novità e appuntamenti già fissati, ma si aspetta che le recenti sentenze della Corte di Cassazione diventino legge.
Si attende, infatti, la conversione in legge di recenti sentenze della Corte di Cassazione sul riconoscimento della pensione di reversibilità a separati e sul calcolo degli importi del trattamento ai superstiti.
In particolare, la Corte di Cassazione si è espressa sul diritto a percepire la pensione di reversibilità dai superstiti e ha stabilito che la prestazione deve spettare al coniuge separato, anche con addebito, e non solo se il coniuge percepisce l’assegno alimentare a carico del coniuge deceduto. Dunque, la pensione di reversibilità spetta anche all’ex coniuge anche se non percepisce alcun assegno.
Sempre la Corte Costituzionale, con un’altra recente sentenza, sul calcolo degli importi delle pensioni di reversibilità da riconoscere ai superstiti, ha stabilito che se il superstite che ha diritto a percepire la prestazione percepisce altri redditi ma le riduzioni non devono mai superare le stesse entrate del beneficiario della prestazione.
Secondo la Cassazione, infatti, nel caso di cumulo di pensione di reversibilità con ulteriori redditi, non si può calcolare una decurtazione superiore all’importo di tali redditi, fissando nuovi limiti per le riduzioni.
Ulteriori modifiche per le pensioni di reversibilità, così come per pensioni di vecchiaia e invalidità si attendono nei prossimi mesi con il via alla riforma del fisco, le cui prime novità relative alla revisione dell’Irpef per la tassazione sui redditi potrebbero entrare in vigore già da settembre o altrimenti a inizio 2024.