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Come sono cambiati gli importi delle pensioni di reversibilità, vecchiaia, invalidità di maggio: chiarimenti Inps e novità ancora attese
Quali sono le spiegazioni e chiarimenti da INPS su pensioni reversibilità, vecchiaia, invalidità appena pagate a Maggio? Il cedolino della pensione che riporta tutti i dati e le informazioni relative ai pagamenti mensili dovuti ai pensionati si può consultare online sul sito Inps accedendo all’area MyInps con le proprie credenziali Spid, Cie e Cns in modo da permettere a tutti di verificare l’importo percepito ogni mese. Vediamo quali sono le spiegazioni fornite dall’Inps sugli importi di pensione di maggio.
Le pensioni di reversibilità e vecchiaia ma non di invalidità di maggio sono state soggette a trattenute Irpef, pagamento dell’addizionale comunale a titolo di acconto e Irpef e addizionali locali tendono a ridurre l’importo della pensione netta di maggio, ma anche al pagamento di addizionali regionali e comunali relative all’anno di imposta 2022, trattenute in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono.
L’Inps, infatti, in qualità di sostituto d’imposta dei titolari dei trattamenti pensionistici, ha effettuato a febbraio le operazioni di verifica tra l’importo delle ritenute operate e l’imposta effettivamente dovuta sull’ammontare complessivo delle somme corrisposte nel corso dell’anno d’imposta 2022, anche alla luce delle eventuali detrazioni spettanti.
I risultati di queste operazioni di verifica possono aver determinato conguagli di imposta a debito o a credito del titolare di pensione. Nel caso di conguagli a credito, sono previsti rimborsi direttamente sul rateo di pensione, mentre nel caso di conguagli a debito, l’Inps procede nelle seguenti modalità:
Anche per il mese di maggio sono saltati i pagamenti degli aumenti delle pensioni minime già decisi e si auspica vengano finalmente pagati il prossimo mese di giugno, e con i dovuti arretrati.
Si attendono infatti ancora novità per chi percepisce la pensione minima, il cui importo avrebbe dovuto essere più alto fino a 563 euro al mese da gennaio, ma per cui si attende ancora l'effettivo aumento calcolato, e per gli over 75, che devono invece ancora ricevere l'adeguamento all'aumento fino a circa 600 euro al mese, per la precisione 597 euro.
Né per il mese di maggio e né per il mese di giugno sono previsti aumenti delle pensioni per effetto dei rimborsi 730 2023. Generalmente, per i lavoratori dipendenti, i tempi dei rimborsi per il 730 2023 sono i seguenti: