La verità su novità pensioni reversibilità, vecchiaia e invalidità dal Nadef (importi, regole, uscita anticipata)

di Marianna Quatraro pubblicato il
La verità su novità pensioni reversibili

Cosa potrebbe davvero cambiare per le pensioni dopo la presentazione della nuova Nadef in base a risorse economiche disponibili

Qual è la verità su modifiche pensioni reversibilità, vecchiaia e invalidità dal Nadef (importi, nuove regole e uscita anticipata)? E’ da anni ormai che si auspica una vera e propria riforma delle pensioni strutturale, che riveda completamente l’attuale Legge Fornero ma per cui, negli anni, non ci sono mai state risorse economiche sufficienti, né convergenza tra tutti i partiti politici, né appoggio dall’Ue in tal senso, visto che continua a ritenere che non si debbano toccare le pensioni in Italia, essendo una delle poche riforme in grado di garantire sostenibilità finanziaria. 

Ora, per capire cosa realmente si potrà fare per le pensioni, ma non solo, nella prossima Manovra Finanziaria, si attende la presentazione a fine settembre-inizio ottobre della Nadef.  

  • Cosa aspettarsi dalla nuova Nadef
  • Quali effettive modifiche per pensioni reversibilità, vecchiaia e invalidità ci saranno dopo la Nadef

Cosa aspettarsi dalla nuova Nadef

Dopo la presentazione in primavera del Def, documento di economia a finanza che anticipa le misure che potrebbero rientrare nella nuova Manovra Finanziaria in base a bilanci, previsioni e andamenti economici e che quest’anno, in realtà, poco o niente di concreto ha effettivamente previsto, a fine settembre dovrebbe arrivare la Nadef, nota di aggiornamento al Def, documento ufficiale economico, che aggiorna le previsioni economiche e di finanza pubblica del Def per permettere poi di capire quante risorse economiche saranno disponibili per l’attuazione effettiva delle misure in Manovra Finanziaria.

Le previsioni in tal senso non preannunciano nulla di buono considerando che, rispetto a quanto riportato nel Def 2023, la previsione di crescita del Pil, che nel 2023 era stato stimata dell’1,2%, sarà inferiore al previsto, il che significa che ulteriori risorse necessarie per la Manovra non potranno arrivare dal pil in crescita e si avranno, pertanto, soldi in meno da poter impiegare e saranno decisamente difficili i miglioramenti per le pensioni.

Al contrario, si definiranno certamente interventi per recuperare soldi, dal fare cassa sulle pensioni stesse e dal sistema di rivalutazione pensionistica, tra percentuali rivalutative penalizzanti e indice perequativo per il prossimo anno più basso del previsto, a nuovi sistemi contro l’evasione fiscale per recuperare ulteriori soldi, al riordino di bonus e agevolazione, per evitare sprechi e racimolare ulteriori risorse da impiegare non però per le pensioni ma per misure considerate più importanti, come l’aumento degli stipendi confermando l’ulteriore taglio del cuneo fiscale, o misure a sostegno di famiglie con figli.

Quali effettive modifiche per pensioni reversibilità, vecchiaia e invalidità ci saranno dopo la Nadef

Alla luce di quanto spiegato, non sono disponibili al momento tutte le risorse economiche per l’attuazione delle novità pensioni auspicate. Nessun abbassamento dell’età pensionabile per tutti a 62 anni, nessuna quota 41 molto probabilmente, perché avrebbe un costo elevato rispetto ai soldi disponibili, nè quota 96 per andare in pensione prima a 61 anni d'età e con 35 anni di contributi.

Ci saranno probabilmente solo proroghe di forme di uscita anticipata di vecchiaia già in vigore, come quota 103, opzione social, ape social, che potrebbe essere estesa e, forse, un nuovo strumento per andare in pensione prima, in parte a carico delle aziende però, che riunirebbe gli attuali sistemi di uscita anticipata di contratto di espansione, che permette di andare in pensione prima fino a 5 anni, isopensione, che permette di andare in pensione prima fino a 7 anni, e trattativa privata tra impresa e singolo lavoratore, permettendo di anticipare la pensione fino a 5-7 anni percependo un’indennità fino alla maturazione dei normali requisiti di pensione richiesti.

Nessuna modifica si prospetta invece per le pensioni di reversibilità, mentre per le pensioni di invalidità forse qualcosa si potrebbe definire in termini di aiuti e agevolazioni, come del resto era stato già annunciato dal decreto invalidità su cui il governo si diceva a lavoro.  

In tema di aumenti, potrebbero, invece, essere ancora aumentate le pensioni minime, ma passando da 600 euro attuali a 700 euro e non proprio a mille euro come rilanciato da Forza Italia.