Le diverse e interessanti novità di Maggio per le pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità

di Marianna Quatraro pubblicato il
Le diverse e interessanti novità di Magg

novita maggio pensioni reversibilita vecchiaia invalidita

Quali sono le attese di maggio per le pensioni tra nuovi provvedimenti e decreti attesi: anticipazioni e chiarimenti

Quali sono le novità di Maggio per le pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità? Maggio è un mese interlocutorio in cui non si attendono particolari novità per le pensioni ma dovrebbero iniziare i lavori del nuovo Osservatorio per il monitoraggio, la valutazione dell'impatto della spesa previdenziale e l'analisi delle politiche di revisione del sistema pensionistico, istituito da poco con apposito decreto e con il compito di definire un possibile piano di revisione sostenibile del sistema previdenziale. Vediamo quali saranno il lavori che potranno iniziare sulle pensioni e a cosa potranno portare.

  • Al via a maggio lavori del nuovo Osservatorio sulle pensioni 
  • Continua il lavoro sul Def 2023 a maggio
  • Decreto Lavoro e Decreto invalidità attesi a maggio e possibili novità pensioni

Al via a maggio lavori del nuovo Osservatorio sulle pensioni

Solo lo scorso mese, la ministra del Lavoro Calderone ha firmato un nuovo decreto che prevedeva l’istituzione di nuovo organismo tecnico per le pensioni (Osservatorio per il monitoraggio, la valutazione dell'impatto della spesa previdenziale e l'analisi delle politiche di revisione del sistema pensionistico) con il compito di monitorare l'andamento della spesa pensionistica e la composizione della spesa previdenziale per poter poi arrivare a proposte di novità pensioni adeguate e idonee. 

Il nuovo Osservatorio per il monitoraggio, la valutazione dell'impatto della spesa previdenziale e l'analisi delle politiche di revisione del sistema pensionistico si dovrebbe muovere soprattutto verso tre obiettivi: 

  • cercare di definire soluzioni per pensioni anticipate, considerando che il prossimo 31 dicembre si esaurisce la quota 103, per permettere a tutti di anticipare l’uscita da lavoro con revisione degli attuali requisiti che prevedono il raggiungimento di 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia e di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne, indipendentemente dal requisito anagrafico, per la pensione anticipata ordinaria;
  • separare spesa prettamente previdenziale e spesa assistenziale;
  • rilanciare la previdenza complementare, cercando di incentivarne l’adesione, rendendo magari più agevole la tassazione. 
Probabilmente dall’avvio di tali lavori potrebbero riprendere le discussioni sulle pensioni e i nuovi incontri con i sindacati per arrivare finalmente alla definizione di modifiche e novità per le pensioni strutturali. 

Continua il lavoro sul Def 2023 a maggio

Continuano a maggio i lavori sul Def 2023 che, come riportano le ultime notizie, è solo all’inizio e servirà ancora un po' di tempo per avere una definizione completa delle risorse economiche effettivamente disponibili da poter riutilizzare in provvedimenti ‘importanti’ per cittadini, famiglie, lavoratori, pensionati e imprese, nonché per avere maggiore visione sulla nuova riforma del fisco.

Del resto, come emerso dalle ultime notizie, sarebbe spuntato un tesoretto da 108,3 miliardi di euro su cui il Governo dovrà lavorare ma, come annunciato già da alcuni esponenti politici, si punterà soprattutto al finanziamento della revisione delle aliquote Irpef, che il governo vuole ridurre portandole dalle quattro attuali a tre.

Al momento, dunque, nulla si farà con il nuovo tesoretto per pensioni di vecchiaia, reversibilità e invalidità e le uniche modifiche possibili per uscite anticipate (in riferimento alle pensioni di vecchiaia) si potranno fare con il nuovo Decreto Lavoro.

Decreto Lavoro e Decreto invalidità attesi a maggio e possibili novità pensioni

Il nuovo decreto lavoro si prepara comunque ad essere presentato a maggio e finora è l’unico provvedimento che potrebbe prevedere effettive novità pensioni di vecchiaia anticipate. 

Il Decreto Lavoro dovrebbe, infatti, prevede il ripristino dei vecchi requisiti di opzione donna, per permettere nuovamente alle lavoratrici dipendenti e autonome di andare in pensione prima, rispettivamente, a 58 e 59 anni di età, con 35 anni di contributi, considerando le finestre di 12 e 18 mesi per l’uscita definitiva indipendentemente dalla presenza o meno, e quanti, figli o dalla categoria di appartenenza.

Altra modifica per le pensioni di vecchiaia che potrebbe rientrare nel nuovo decreto lavoro riguarda eventuali sconti contributivi che verrebbero riconosciuti alle donne con figli, per ogni figlio avuto, ai fini del raggiungimento della pensione, per valorizzare il loro lavoro di cura di famiglia e figli.

Ulteriori modifiche specificatamente per le pensioni di invalidità a maggio potrebbero poi arrivare con il nuovo decreto invalidità, atteso sempre per il mese di maggio e per osservare quanto stabilito dal Pnrr.

Il decreto invalidità, che prenderebbe le mosse dal recente Ddl anziani approvato, punta al potenziamento di misure già in vigore per invalidi e disabili, ad aumenti di pensioni e indennità per invalidi e disabili e a migliorare la vita di invalidi e disabili e familiari cargiver che prestano assistenza.