Pensioni novita attese questa settimana oggi 7
Inizia una settimana importate con incontro oggi ufficiale sulle pensioni, ma i generale ci sono interessati ultime notizie e ultimissime sul tema della pensioni e della relativa riforma
Si riapre il confronto tavolo tra governo e sindacati Cgil, Cisl e Uil sulle novità pensioni con ipotesi in discussione per una riforma delle pensioni che dal prossimo anno 2023 definisca nuove misure strutturali pensionistiche, superando definitivamente quel sistema delle quote ancora in vigore con la sostituzione della quota 100 con la quota 102 quest’anno per andare in pensione a 64 anni di età con 38 anni di contributi. Vediamo allora quali sono le novità pensioni attese questa settimana oggi 7 febbraio.
Pronti per l’incontro di oggi, 7 febbraio, che riapre il tavolo delle discussioni sulle prossime novità pensioni da approvare, i sindacati puntano soprattutto su nuove misure di flessibilità in uscita con la proposta, ormai ben nota, di rivedere l’età di uscita per tutti portandola a 62 anni di età o con 41 anni di contributi, con penalizzazioni minime dei trattamenti pensionistici finali.
Tra le altre proposte di novità pensioni 2023 per uscite flessibili dal lavoro vi sono anche:
Le proposte di novità pensioni per il 2023 non si focalizzano solo ed esclusivamente sulla definizione di misure flessibili per consentire di anticipare l’uscita dal lavoro rispetto ai requisiti normali richiesti per la pensione di vecchiaia, vale a dire 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi, ma puntano anche su novità per i giovani, categorie di persone oggi considerate a netto rischio povertà domani.
Per ovviare a tale situazione, governo e sindacati starebbero valutando due ipotesi:
In discussione anche novità pensioni 2023 specificatamente pensate per le donne. Sul tavolo misure di riconoscimento del lavoro di cura per le donne, con eventuale riduzione del requisito pensionistico di età pensionabile di 12 mesi per ogni figlio senza pregiudicare il calcolo della prestazione.
E si parla anche della possibilità di introdurre un bonus contributivo virtuale per i periodi di maternità e quelli di assenza forzata dal lavoro per le donne.
Altre novità pensioni sul tavolo tra governo e sindacati riguardano gestione del Tfr (Trattamento di fine rapporto) e revisione dei coefficienti di trasformazione. In particolare, in ballo ci sarebbe l’idea di considerare il Tfr una pensione aggiuntiva per i lavoratori che raggiungono l'età per uscire.
Si pensa, infatti, alla possibilità di usare il Tfr, tramite il sistema del silenzio-assenso, come fondo pensione. Stando alle ultime notizie, a sei mesi dal momento della pensione, i lavoratori dovranno comunicare a datore di lavoro o all’azienda se vogliono mantenere il tfr o se versare la relativa liquidazione automaticamente nel fondo pensione.
Per chi non ha un fondo pensione, sarà possibile accumulare la somma del proprio Tfr nel fondo Cometa, che sostituisce il fondo dell'Inps per tutti coloro che non hanno un fondo pensione.
Infine, si discute anche di una ridefinizione dei coefficienti di trasformazione, su cui si basa la trasformazione dei contributi versati per il calcolo della pensione finale in base all’età di uscita dal lavoro. Secondo quanto anticipano le ultime notizie, i coefficienti di trasformazione potrebbero dover considerare l'anno di nascita piuttosto che l’età in cui un soggetto decide di andare in pensione.