Nuove anticipazioni su modifiche pensioni in manovra finanziaria 2023-2024 per uscita anticipata e importi

di Marianna Quatraro pubblicato il
Nuove anticipazioni su modifiche pension

Quali potrebbero essere le novità pensioni della prossima Manovra Finanziaria 2023: prime anticipazioni e possibili attese

Quali sono le nuove anticipazioni su modifiche in arrivo per le pensioni in manovra finanziaria 2024 su importi e uscita anticipata? Le novità su cui il governo ha intenzione di lavorare sulle pensioni si muovono in due specifiche direzioni che sono quelle di definizione di nuove possibilità di pensione anticipata per tutti e di aumento degli importi delle pensioni per garantire maggior potere di acquisto per i pensionati. Vediamo quali sono le ultime anticipazioni in merito.

  • Nuove anticipazioni su novità pensioni anticipate in prossima manovra finanziaria 2024 
  • Possibili novità per aumenti importi pensioni in nuova manovra finanziaria 2024  

Nuove anticipazioni su novità pensioni anticipate in prossima manovra finanziaria 2023-2024 

Stando a quanto riportano le ultime notizie, all’indomani della ripresa degli incontri tra governo e sindacati sulle pensioni, si va verso la definizione di modifiche per le pensioni per garantire nuove possibilità di uscite anticipate considerando che le forme di uscita prima al momento in vigore continuano ad essere temporanee, tra ape social, opzione donna e quota 103, e non strutturali.

La premier Meloni ha confermato l’esaurimento della quota 103 per andare in pensione prima entro il 31 dicembre 2023 ma si lavora su altre eventuali misure da approvare come sostituzione, considerando che non sono disponibili le risorse economiche necessarie per una vera e propria riforma delle pensioni strutturale.

E per definire novità concrete per le pensioni si attendono anche i risultati del nuovo Osservatorio creato proprio sulle pensioni con apposito decreto, per capire come e quando agire sulle pensioni.

L’istituzione del nuovo organismo tecnico (Osservatorio per il monitoraggio, la valutazione dell'impatto della spesa previdenziale e l'analisi delle politiche di revisione del sistema pensionistico) è stata approvata proprio per monitorare l'andamento della spesa pensionistica e la composizione della spesa previdenziale in modo da poter poi formulare proposte idonee per la revisione del sistema pensionistico, sia nel senso delle pensioni anticipate, considerando che il prossimo 31 dicembre si esaurisce la quota 103, e sia per arrivare finalmente alla netta separazione, inseguita da tempo, tra spesa prettamente previdenziale e spesa assistenziale. 

Obiettivo del lavoro del nuovo Osservatorio è arrivare alla definizione di novità per le pensioni anticipate, dando quindi la possibilità di revisione degli attuali requisiti pensionistici considerati da sempre troppo rigidi, che prevedono il raggiungimento di 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia e di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne, indipendentemente dal requisito anagrafico, per la pensione anticipata ordinaria.

Secondo le ultime anticipazioni, nella prossima Manovra Finanziaria per le pensioni anticipate potrebbe rientrare una quota 103 bis, con età pensionabile a 61 anni e 4 mesi. Oggi la quota 103 permette di andare in pensione prima a 62 anni di età e con almeno 41 anni di contributi, ma tale formula si esaurirà il prossimo 31 dicembre 2023.

Sarà difficile poi l’approvazione dell’uscita prima con quota 41 per tutti, come più volte richiesto e ribadito dalla Lega, nella nuova Manovra Finanziaria 2024. 

Possibili novità per aumenti importi pensioni in nuova manovra finanziaria 2023-2024  

Stando alle anticipazioni, ulteriori novità per le pensioni che potrebbero essere definite nella prossima Manovra Finanziaria dovrebbero riguardare aumenti degli importi delle pensioni, anche se al momento mancano effettive possibili soluzioni in tal senso e l’unica potrebbe derivare dalla revisione delle aliquote Irpef di tassazione sui redditi prevista nella nuova riforma fiscale con l’ultima novità annunciata di modifica dello scaglione Irpef più basso in modo da aiutare chi percepisce pensioni più basse, anche attraverso un nuovo sistema di detrazioni e deduzioni.

Con particolare riferimento alle pensioni di invalidità, si punta invece ad un loro netto aumento, anche perché si tratta di una misura che rientra tra le priorità sottolineate anche dal Pnrr, e si tratta di una novità che se non rientrerà nel prossimo decreto invalidità in arrivo a breve dovrebbe rientrare nella nuova Manovra.

E si punta poi anche a definire forme di garanzia pensionistica per i giovani con carriere contributive discontinue, per evitare i lavoratori precari di oggi (che sono moltissimi) diventino i poveri di domani, nonché alla riduzione delle tasse per chi aderisce a forme di previdenza complementare, in modo da sostenerne l’adesione.