Nuove importanti anticipazioni su modifiche pensioni reversibilità, vecchiaia, invalidità Governo Meloni

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quali sono le anticipazioni per modifiche in arrivo per pensioni reversibilità, vecchiaia, invalidità: cosa aspettarsi e tempi

Quali sono le nuove importanti anticipazioni su modifiche pensioni reversibilità, vecchiaia, invalidità Governo Meloni? La questione previdenziale continua ad essere al centro delle discussioni politiche anche se il governo sta mettendo a punto provvedimenti differenti in modo prioritario, da riforma del fisco a riforma del lavoro, a nuovo decreto bollette. Ma l’obiettivo resta quello di rivedere l’attuale legge pensionistica Fornero.

  • Nuove anticipazioni su modifiche pensioni reversibilità, vecchiaia, invalidità da riforma fisco
  • Anticipazioni per pensioni da nuova riforma lavoro governo Meloni
  • Quali sono le importanti modifiche per pensioni di invalidità con nuovo decreto invalidità
  • Anticipazioni per pensioni reversibilità, vecchiaia, invalidità con nuova riforma pensioni 2024

Nuove anticipazioni su modifiche pensioni reversibilità, vecchiaia, invalidità da riforma fisco

Le nuove importanti anticipazioni su modifiche per pensioni di reversibilità, vecchiaia, invalidità del Governo Meloni riguardano nuove ipotesi di revisione dell’Irpef. L’intenzione del governo Meloni è quella di ridurre le attuali quattro aliquote di tassazione Irpef portandole a tre.

Le attuali quattro aliquote Irpef in vigore in base agli scaglioni di reddito sono le seguenti:

  • del 23% per redditi fino a 15.000 euro; 
  • del 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro; 
  • del 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro; 
  • del 43% per redditi oltre i 50.000 euro.
Il primo schema di revisione Irpef prevede le seguenti aliquote:
  • aliquota del 23% per chi ha redditi fino a 15mila euro;
  • aliquota del 27% per chi ha redditi tra 15mila-50mila euro;
  • aliquota del 43% per chi ha redditi superiori ai 50mila euro.
Con queste nuove aliquote Irpef, coloro che con redditi annui tra 28mila euro e 50mila euro annui, cioè chi ha pensioni di vecchiaia o di reversibilità tra 2.150 euro circa e 3.700 euro al mese circa, avrebbero decisi aumenti dei loro importi mensili, considerando che l’aliquota Irpef scenderebbe dal 35% al 27%. 

Sarebbero, invece, penalizzati coloro che percepiscono redditi annui sui circa 25mila euro, per cui ci potrebbe essere aumento di tasse di ben 300 euro, così come chi rientra nella prima fascia di redditi fino a 15mila euro e per l’ultima fascia, cioè per redditi superiori ai 50mila euro, per cui resterebbero confermate le attuali aliquote Irpef, rispettivamente, del 23% e del 43%.

Altro schema di revisione Irpef prevede le seguenti aliquote:

  • aliquota al 23% per redditi fino a 28.000 euro; 
  • aliquota al 33% per redditi tra 28mila e 50mila euro;
  • aliquota al 43% per redditi oltre i 50mila euro.
Questa nuova Irpef potrebbe essere conveniente per quasi tutti, considerando che tutte le fasce di reddito sarebbero avvantaggiate e chi ha redditi da 25 mila euro all’anno pagherebbe circa 200 euro di tasse in meno, per arrivare fino a circa 700 euro per chi ha redditi più alti. Solo per pensioni più basse, fino a 15mila euro annui, non ci sarebbero ancora cambiamenti positivi.

Terzo schema di modifica Irpef prevede le seguenti tre nuove aliquote:

  • aliquota del 23% per i redditi sotto i 15 mila euro;
  • aliquota del 27% per i redditi tra 15 mila e 75 mila euro;
  • aliquota del 43% per i redditi oltre i 75 mila euro.
Anche in questo caso, per la prima fascia di reddito fino a 15mila euro, non cambierebbe nulla perchè resterebbe ancora l’aliquota al 23% e sarebbe ancora paradossale considerando che le novità Irpef dovrebbero agevolare soprattutto coloro che hanno redditi più bassi, ma scenderebbe nettamente la tassazione per chi ha redditi più alti tra 50mila e 75mila euro.

La nuova modifica che potrebbe interessare pensioni di vecchiaia, reversibilità e invalidità riguarda il quarto nuovo schema di revisione Irpef proposto in sede di presentazione della riforma fiscale in Consiglio dei Ministri.

L’ultimo schema proposto per la revisione Irpef prevede le seguenti nuove aliquote:

  • aliquota del 23% per redditi da 8.500 euro e fino a 28mila euro;
  • aliquota del 35% per redditi da 28.001 euro a 50mila euro;
  • aliquota del 43% per redditi oltre i 50mila euro.
Questa nuova ipotesi di revisione Irpef tenderebbe a privilegiare chi percepisce redditi tra i 15mila e i circa 30mila euro per cui si calcolerebbe una riduzione delle tasse da pagare con conseguenti aumenti dei guadagni, che potrebbero, in generale, oscillare tra i circa 50-60 euro per i redditi più bassi, per arrivare fino a 700-1.300 euro per redditi più alti.

Anticipazioni per pensioni da nuova riforma lavoro governo Meloni 

Ulteriori anticipazioni per le pensioni si attendono dalla nuova riforma del lavoro, che il governo si prepara a presentare ad aprile, e potrebbero interessare solo le pensioni di vecchiaia: si tratta delle novità per le pensioni anticipate.

Il governo con la nuova riforma del lavoro pensa a definire sconti contributivi, con il riconoscimento di contributi figurativi, per le lavoratrici, utili al raggiungimento della pensione finale per tutte le donne con figli e per ogni figlio avuto.

Altra modifica al vaglio è quella di ripristino di opzione donna con i vecchi requisiti, permettendo cioè alle lavoratrici dipendenti e autonome di andare in pensione prima, rispettivamente, a 58 e 59 anni di età, con 35 anni di contributi, calcolando le finestre di 12 e 18 mesi per l’uscita definitiva.

Si vorrebbero, dunque, eliminare i vincoli introdotti quest’anno per l’uscita delle lavoratrici relativi a presenza di figli e quanti figli e alla categoria di appartenenza (se disoccupate, cargiver, licenziate, ecc).

Quali sono le importanti modifiche per pensioni di invalidità con nuovo decreto invalidità

Importanti modifiche si attendono poi specificatamente per le pensioni di invalidità: si lavora, infatti, alla definizione di un nuovo decreto invalidità che dovrebbe essere presentato tra fine aprile e il prossimo mese di maggio. 

Il nuovo decreto invalidità dovrebbe prevedere nuove misure e aiuti e il potenziamento di misure già in vigore per invalidi e disabili e seguirebbe la recente approvazione del Dll anziani, che già contiene misure a sostegno di persone anziane non autosufficienti e il nuovo assegno unico per anziani, che si prepara ad inglobare l’attuale indennità di accompagnamento insieme ad altre misure economiche destinate agli invalidi.

Anticipazioni per pensioni reversibilità, vecchiaia, invalidità con nuova riforma pensioni 2024

Ulteriori importanti modifiche, profonde e strutturali, per pensioni reversibilità, vecchiaia e invalidità si attendono con la prossima riforma delle pensioni 2024. Il governo sta lavorando alla nuova riforma delle pensioni e l’obiettivo è rivedere gli attuali requisiti pensionistici della Legge Fornero, anche se per l’attuazione di effettive novità bisognerà comunque considerare la disponibilità delle risorse economiche necessarie.

Obiettivo principale è abbassare i requisiti per l’uscita dal lavoro, portandoli dagli attuali 67 anni di età (e 20 anni di contributi) necessari attualmente per la pensione di vecchiaia a 64 anni, anche se i sindacati chiedono un abbassamento dell’età pensionabile fino a 62 anni.

Si pensa poi all’introduzione della quota 41 per tutti, a misure specifiche per la pensione di giovani e donne nonché ad una revisione della tassazione dei fondi pensioni, per incentivare l’adesione alla previdenza complementare. 

La riforma delle pensioni dovrebbe in ogni caso essere definita o prendere il via a partire da gennaio 2024 se le relative misure saranno decise nella prossima Manovra Finanziaria.