Quali sono le novità che sicuramente contribuiranno giù ad aumentare le pensioni a breve e il prossimo anno e cosa potrebbe cambiare ancora
Quali sono gli aumenti già ufficiali nel 2024 oltre quelli in arrivo tra poco per pensioni reversibilità, vecchiaia e invalidità? Si avviano a cambiare le pensioni tra aumenti e modifiche degli importi già sicuri e ancora in discussione e nuove possibilità di uscita anticipata su cui certamente il governo lavorare in vista dell’esaurirsi della quota 103 entro la fine di quest’anno. Vediamo allora di seguito nel dettaglio quali sono le novità e gli aumenti già sicuri per le pensioni e quelli ancora in discussione.
Per la rivalutazione delle pensioni 2023 era stato fissato l’indice al 7,3% ma è un indice provvisorio che è stato deciso a fine anno 2022 per aumentare le pensioni nel 2023 e dare ai pensionati maggiore potere di acquisto contro un’inflazione galoppante. Come ogni anno accade, poi, nel corso dell’anno si deve fissare’indice definitivo di rivalutazione pensionistica.
Se, infatti, l’indice di rivalutazione delle pensioni per il 2023 al 7,3% è stato calcolato sull’andamento dei prezzi al consumo accertati dall’Istat fino ad ottobre, l’indice di rivalutazione definitivo deve essere rimodulato sull’andamento dei prezzi di novembre e dicembre 2022 e, considerando gli aumenti dei prezzi registratisi nell’ultima parte dello scorso anno, l’indice definitivo di rivalutazione è stato rivisto al rialzo all’8,1%.
Tuttavia, i nuovi aumenti delle pensioni dovuti al nuovo indice più alto di rivalutazione, seppur di solo qualche euro, non saranno pagati come ogni anno avviene a conguaglio alla fine dell’anno ma saranno pagati solo a inizio del nuovo anno 2024.
Alla nuova rivalutazione dovuta al conguaglio calcolato sull’indice di rivalutazione 2023 definitivo ufficialmente all’8,1% si deve poi aggiungere anche la rivalutazione annua propria del 2024 con indice che sarà definito entro fine anno 2023 e in base a nuovo andamento di inflazione e Pil.
Aumenti già ufficiali in arrivo cioè a luglio aumento per pensioni reversibilità, vecchiaia e invalidità
Nell’attesa degli aumenti ufficiali delle pensioni che scatteranno dal prossimo anno, alcuni pensionati potranno beneficiare di aumenti delle pensioni già a partire dal prossimo mese di luglio. Si tratta innanzitutto dei pensionati che percepiscono le pensioni minime e che finalmente da luglio, come confermato dall’Inps, avranno i dovuti aumenti ricalcolati e con i dovuti arretrati.
Gli aumenti attesi per le pensioni minime sono dagli attuali 563,74 a 572,20 euro, mentre per gli over 75, l'assegno aumenterà da 563,74 a circa 600 euro, precisamente 599,82 euro.
Altro aumento ufficiale che si prospetta già a luglio per pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità è quello relativo alla quattordicesima di pensione che contribuisce ad aumentare gli importi di pensione ma solo per chi ne ha diritto.
La quattordicesima di pensione spetta, infatti, non a tutti i pensionati ma solo ai pensionati che abbiano compiuto almeno 64 anni di età e titolari dei seguenti trattamenti:
Per il calcolo della rivalutazione pensionistica al 7,3% nel 2023 bisogna considerare il reddito massimo complessivo dei pensionati che possono avere la quattordicesima e che non deve essere 1,5 volte il trattamento minimo annuo del fondo pensioni lavoratori dipendenti, fino al 2016, e fino a due volte il trattamento minimo annuo del fondo lavoratori dipendenti dal 2017.
L’importo della quattordicesima mensilità per i pensionati non è fisso e uguale per tutti ma varia a seconda degli anni di contributi accumulati e del reddito complessivo del pensionato, oscillando da un minimo di 336 euro e fino a un massimo di 655 euro ed è su tali importi che si applica la rivalutazione 2023 che contribuisce a modificare leggermente la quattordicesima per le pensioni a luglio.
Per esempio, chi percepisce una pensione fino a 1,5 volte il trattamento minimo, cioè ha un reddito lordo fino a 10.9992,93 euro, e ha da 1 5 a 25 anni di contributi da lavoratore dipendente, ha diritto a ricevere una somma aggiuntiva di 546 euro. I pensionati che hanno accumulato oltre 25 anni di contributi da lavoro dipendenti hanno diritto a ricevere una somma aggiuntiva di 655,20 euro.
Tra nuovi aumenti ufficiali a luglio per alcune pensioni e aumenti già ufficiali per tutte le pensioni a partire dal prossimo anno, ci sono anche ulteriori modifiche e aumenti possibili in arrivo per pensioni di reversibilità, vecchiaia a invalidità con altri provvedimenti, dalla nuova riforma fiscale, che prevede una revisione delle attuali aliquote Irpef di tassazione sui redditi ma anche modifiche a detrazioni e deduzioni che incideranno certamente sugli importi delle pensioni, al nuovo decreto invalidità, a breve in arrivo, che, come previsto da Pnrr, dovrà prevede anche specifici aumenti per le pensioni di invalidità, a nuova Manovra Finanziaria, che oltre a prevede possibili novità per le uscite anticipate, dovrebbe prevede anche aumenti degli importi di pensione ma anche una nuova detassazione su tredicesima e quattordicesima.
E’ stato il viceministro all’Economia Leo a paventare qualche settimana fa la possibilità di ridurre le tasse sulla tredicesima in modo da permettere ai pensionati di avere più soldi a disposizione ma bisognerà capire se ci saranno le risorse economiche necessarie per agire in tal senso e bisognerà aspettare per questo almeno il prossimo autunno quando sarà presentata la Nadef, Nota di aggiornamento al Def 2023.