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Cosa prevede il nuovo decreto approvato a sorpresa sulle pensioni e cosa potrebbe ancora cambiare: anticipazioni e novità
Da prepensionamenti a spinta per la previdenza complementare e non solo: è stato approvato, a sorpresa, un nuovo decreto sulle pensioni che anticipa diverse novità pensionistiche anche se non si tratta di vere e proprie novità pensioni come quelle che si attendono ormai da un po'. Vediamo cosa prevede nel dettaglio il nuovo decreto approvato a sorpresa su pensioni anticipate, invalidità e assistenza e fondi pensionistici.
Il nuovo Osservatorio per il monitoraggio, la valutazione dell'impatto della spesa previdenziale e l'analisi delle politiche di revisione del sistema pensionistico, sarà composto da 14 membri più un presidente e avrà, infatti, il compito di definire un possibile piano di revisione sostenibile del sistema previdenziale, orientandosi soprattutto in due direzioni.
Si tratta di un nuovo organismo necessario innanzitutto per pensare a soluzioni per pensioni anticipate considerando che il prossimo 31 dicembre si esaurisce la quota 103, nonché per arrivare finalmente alla netta separazione, inseguita da tempo, tra spesa prettamente previdenziale e spesa assistenziale.
L’obiettivo principale è chiaramente quello di arrivare alla definizione di novità per le pensioni anticipate, dando quindi la possibilità di revisione degli attuali requisiti pensionistici considerati da sempre troppo rigidi, che prevedono il raggiungimento di 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia e di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne, indipendentemente dal requisito anagrafico, per la pensione anticipata ordinaria.
Si tratta di requisiti che da anni ormai si ‘aggirano’ con soluzioni cosiddette tampone che sono solo soluzioni ponte e sperimentali, come quota 100 prima sostituita poi da quota 102 e quest’anno quota 103, ape social, opzione donna (che si vorrebbe rendere strutturale con i vecchi requisiti).
Ora l’obiettivo, con il nuovo decreto approvato a sorpresa, è verificare l'efficacia e la sostenibilità di ulteriori forme di staffetta generazionale per permettere a chi lo desiderasse di andare in pensione anticipata rispetto ai normali requisiti.
Con particolare riferimento alle pensioni di invalidità, il decreto approvato a sorpresa non prevede nulla di esplicito e diretto ma parlando di necessità di separazione tra spesa prettamente pensionistica e spesa assistenziale anticipa tra le righe possibili novità in arrivo per il riconoscimento delle pensioni di invalidità.
Infine, il nuovo decreto approvato a sorpresa prevede misure anche per i fondi pensionistici: obiettivo del governo è rilanciare la previdenza complementare, cercando di incentivarne l’adesione, rendendo magari più agevole la tassazione.
Tutte le novità previste dal nuovo decreto sulle pensioni approvato a sorpresa sono e saranno in fase di discussione mentre si attendono novità più ‘concrete’ al momento per quanto riguarda i nuovi importi delle pensioni che potrebbero cambiare per effetto della nuova riforma del Fisco, tra aliquote Irpef ridotte e nuove detrazioni.
La revisione delle aliquote Irpef, misura principale della nuova riforma fiscale, contribuirà a cambiare infatti gli importi delle pensioni, soprattutto di quelle più alte secondo alcune simulazioni.
Le attuali quattro aliquote Irpef in vigore da rivedere sono le seguenti:
Altra ipotesi di revisione Irpef prevederebbe le seguenti aliquote:
Diminuirebbero, invece, le pensioni di chi ha redditi annui sui circa 25mila euro, per cui ci potrebbe essere aumento di tasse di ben 300 euro, mentre non ci sarebbe alcuna novità per la prima fascia di redditi fino a 15mila euro e per l’ultima fascia, cioè per redditi superiori ai 50mila euro, per cui resterebbero confermate le attuali aliquote Irpef, rispettivamente, del 23% e del 43%.
Un’altra ipotesi di revisione Irpef al vaglio del governo che contribuirà ad aumentare le pensioni prevede le seguenti nuove aliquote:
Anche le nuove detrazioni che rientreranno nella nuova riforma del fisco contribuiranno a modificare gli importi delle pensioni anche se non si sa ancora in che misura. Tutto è ancora in discussione e si ipotizza al momento un sistema di nuove detrazioni differenti in percentuali in base ai redditi, valide sia per pensionati che anche per lavoratori dipendenti, e che potrebbero essere le seguenti: