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Le attese da oggi per eventuali novità per opzione donna: non emendamenti ma ODG. Cosa accadrà nei prossimi giorni
Al via oggi lunedì una nuova settimana che si preannuncia piuttosto importante per le novità pensioni sia per quanto riguarda l’iter in Senato per il voto sul decreto pensioni sia per quanto riguarda le novità attese per l’Inps.
Con particolare riferimento all’opzione donna prorogata al momento per il 2019 ancora, stando a quanto confermano le ultime notizie, non è stato presentato alcun emendamento ufficiale alla misura ma solo un ODG da parte del M5S. L’ordine del giorno impegna il governo a valutare la possibilità, risorse economiche disponibile, di estendere l’opzione donna anche alle nate nel 1961. Nulla, però, al momento è confermato.
Diversa, invece, è la situazione per le altre novità per le pensioni e le ultime notizie confermano:
Le ultime notizie sulle novità per le pensioni non riguardano solo l’iter di voto degli emendamenti in Senato quanto riguarda la successione alla presidenza di Tito Boeri, sia per quanto riguarda le ultime novità attese per il software ufficiale di calcolo della pensione finale con i diversi sistema di uscita e che dovrebbe essere reso ufficialmente disponibile per questa settimana.
Per quanto riguarda la nuova presidenza Inps, secondo le ultime notizie il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, aveva parlato della nomina di un nuovo Commissario Inps, poi il governo ha proposto una guida a quattro o a due. I nomi proposti non convincono ma, stando alle ultime notizie, bisogna chiudere velocemente la partita sulla nuova guida Inps considerando che più passa il tempo senza alcuna novità più aumentano i rischi di rallentamenti per le novità pensioni in arrivo. Per evitare questi rischi, gli stessi dirigenti Inps hanno scritto una lettera al Governo e al Ministero del Lavoro per decidere in fretta sulla presidenza Inps e in serata è in programma un nuovo vertice.
Le discussioni sugli emendamenti alle novità pensioni continueranno in serata e, secondo le ultime notizie, se non dovesse essere deciso nulla entro mercoledì, al massimo venerdì 22, le date del voto potrebbe slittare all’inizio della prossima settimana, tra lunedì 25 e martedì 26 febbraio. Il testo passerà poi alla Camera per il voto finale del decreto pensioni e arrivare a chiudere tutto entro il 15 marzo anche se ci sarebbe tempo fino alla fine del mese, tempo che però non si vuole raggiungere, perché dal primo aprile saranno accolte le prime domande di pensionamento e non si vogliono accavallare le cose.