Quando andare in pensione con opzione donna
Opzione Donna 2022 uscita e tempi. Esempi finestre, requisiti e calcolo per andare in pensione
L'età della pensione non è la stessa per tutti, anche per chi aderisce alla cosiddetta opzione donna. Si tratta della possibilità di accedere al trattamento previdenziale in anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia purché si accettino un taglio dell'assegno perché ricalcolato con il meno vantaggioso sistema contributivo anziché su quello retributivo. Il primo tiene infatti conto dei contributi effettivamente versati nel corso della carriera lavorativa mentre il secondo si basa sulla media degli ultimi stipendi prima della pensione. Ebbene, quest'anno per chi sceglie la novità dell'opzione donna per accedere al trattamento previdenziale, la data reale di cessazione dal lavoro varia sulla base del momento della presentazione della domanda di pensionamento e del settore in cui si è impiegati. Succede per via del ritorno delle finestre mobili che, come da ultime notizie pensione, nel caso dei dipendenti pubblici sono pari a sei mesi.
Per finestre mobili si tratta del tempo che intercorre tra il momento della maturazione dei requisiti per la pensione e la riscossione del primo assegno previdenziale. Per lo Stato si tratta di un modo per rinviare la spesa, ma per il lavoratore può rappresentare un problema. A cercare di fare chiarezza ci ha pensato l'Inps con una circolare apposita in cui viene fuori che per le lavoratrici che scelgono opzione donna, per la maturazione dei requisiti alla decorrenza devono trascorrere tra 12 e 18 mesi.
Entrando allora nel dettaglio delle novità pensioni per le donne, per le lavoratrici iscritte al Fondo dipendenti e gestioni sostitutive, la decorrenza utile è dal primo giorno del mese successivo alla finestra di 12 mesi e quindi dal primo giugno 2022 per chi matura i requisiti richiesti il 20 maggio. A fare la differenza nella maturazione del diritto e nella successiva decorrenza della pensione, come emerge dalla circolare di chiarimento dell'Istituto nazionale della previdenza sociale, è l'ente di gestione perché per le lavoratrici Ipost (Servizi Gestione Fondi Gruppo Poste Italiane) e Fs (Ferrovie dello Stato), la decorrenza utile è dal primo giorno del mese successivo alla finestra di 12 mesi ma dal 21 maggio 2022 per chi matura i requisiti richiesti il 20 maggio. In entrambi i casi si tratta di lavoratrici dipendenti private.
Capitolo lavoratrici dipendenti pubbliche ex Inpdap (Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica), la decorrenza utile è dal primo giorno del mese successivo alla finestra di 12 mesi ma dal 21 maggio 2022 per chi matura i requisiti richiesti il 20 maggio. Infine, per le lavoratrici autonome, anche per quelle che hanno parte dei contributi come autonome e parte come dipendenti, iscritte alle gestioni artigiani, commercianti, separata Inps, coltivatori diretti-mezzadri, la decorrenza utile è dal primo giorno del mese successivo alla finestra di 18 mesi ovvero dal primo maggio 2022 per chi matura i requisiti richiesti il 20 maggio.