Pensione anticipata, opzione uomo si affianca a opzione donna strutturale e ape social cambiata

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Ecco cosa potrebbe cambiare il prossimo 2023 per pensioni anticipate con nuovo governo: ipotesi in ballo e chiarimenti

Il 2023 sarà l'anno del nuovo governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni, sarà l'anno di novità al momento ancora incerte e di misure per i cittadini italiani che, ad oggi, si immaginano e si auspicano ma di cui non si ha alcuna certezza.

E nessuna certezza nè chiarimento potrà arrivare prima della definizione della nuova Manovra Finanziaria, a fine anno, per poi entrare in vigore a partire dal prossimo anno, su cui il nuovo governo, in attesa della sua composizione ufficiale e relativo giuramento, avrebbe già iniziato a lavorare.

Tanti i capitoli importanti su cui lavorare, da tasse ad aumento di stipendi e pensioni, a nuove misure di aiuti per cittadini, imprese e famiglie in un momento economico decisamente difficile e particolare per il nostro Paese e non solo, a nuovo taglio del cuneo fiscale, riordino dei bonus, cancellazione del reddito di cittadinanza a non solo. Vediamo cosa potrebbe cambiare nel 2023 per pensione anticipata con opzione donna, ape sociale e altri sistemi

  • Pensione anticipata con quota 102, opzione donna e ape social cosa potrebbe cambiare nel 2023
  • Pensione anticipata con Opzione Uomo
  • Altri sistemi possibili per pensione anticipata nel 2023

Pensione anticipata con quota 102, opzione donna e ape social cosa potrebbe cambiare nel 2023

Stando a quanto riportano le ultime notizie, il 2023 non sarà ancora l’anno della riforma delle pensioni strutturale come era stato anticipato dall’ormai ex governo Draghi per quest’anno e poi tutto saltato a causa degli ‘imprevisti’ eventi che hanno coinvolto il mondo intero, e si pensa ancora solo a misure tampone.

Le risorse economiche per definire tutte le misure necessarie a sostegno di famiglie, imprese e cittadini contro caro vita e inflazione galoppante non permetterebbero di mettersi anche a lavoro su novità strutturali per le pensioni anticipate.

Tuttavia, nonostante i pochi soldi si pensa a come agevolare l’uscita anticipata dei lavoratori nel 2023 e le ipotesi al momento in ballo e più probabili ora sono rendere strutturale opzione donna, per permettere alle donne di andare per sempre in pensione prima a 58 o 59 anni, rispettivamente per lavoratrici dipendenti o autonome, e con 35 anni di contributi a condizione di accettare un ricalcolo contributivo della pensione finale, e ampliare ape social, coinvolgendo una maggior platea di categorie di lavoratori disagiati o impegnati in occupazioni particolarmente faticose, sia da un punto di vista fisico che mentale. 

Nulla probabilmente, invece, si farà per la quota 102: la misura si esaurisce, infatti, il 31 dicembre 2022 e, stando a quanto riportano le ultime notizie, spetterà al nuovo governo decidere effettivamente cosa si farà, se effettivamente non sarà rinnovato o forse si per continuare a garantire un margine di possibilità di uscita prima. Tutto è, però, molto incerto.

Pensione anticipata con opzione uomo, età, requisiti e importo assegno

Stando alle ultime notizie il Governo Meloni starebbe sudiando in extremis una nuova possibilità di uscita anticipata da affiancare ad opzione donna. Si tratterebbe della cosidetta opzione uomo, che permetterebbe a tutti di uscrei dai 58-59 anni on un taglio dell'importo della pensione, basao su assegno contributivo, dal 13% al30% come già accade per opzione donna.

Gli unici requisiti sarebbero, appunto, l'età 58-59 anni e i contributi, almeno 35 anni interamente versati. Nella formula base, il taglio potrebbero arrivare al 30% dell'assegno, ma aumentano o l'età o i contributi di quando si deciderà di andare in pensione il taglio ell'assegno diventerebbe inore, comunque almeno del 13%.

Inutile dire che il risparmio sarebbe molto importante per i conti dello Stato, così come già avvenuto per opzione donna. Costi ancora più bassi di quota 41. Un meccanismo, dunque, che favorirebbe anche il consenso, l'appoggio e il via libera del'unione europe.a

Altri sistemi possibili per pensione anticipata nel 2023

Con il nuovo governo di centrodestra alla guida del Paese, a prescindere da ampliamento dell'ape social e modifiche di opzione donna, gli altri sistemi di uscita anticipata su cui si potrebbe puntare sarebbero quota 41 per tutti, come da sempre rilanciato dalla Lega di Matteo Salvini, per permettere a tutti e non solo ad alcuni di andare in pensione solo con 41 anni di contributi a prescindere dal requisito anagrafico.  

Ma non solo: nel programma elettorali di Fratelli di Italia si parlava anche di nuovi sistemi per garantire una maggiore flessibilità in uscita e incentivare, contestualmente, il ricambio generazionale, con un meccanismo di solidarietà intergenerazionale, ma senza riformare del tutto l’attuale Legge Fornero sulle pensioni come da sempre vuole invece Salvini. 

Tra le altre possibilità novità pensioni nel 2023 per pensioni anticipate anche il blocco dell'adeguamento automatico dell’età pensionabile all’aspettativa di vita.