Pensione di reversibilità, le 4 importanti modifiche nel 2022 e la attese nel 2023

di Marianna Quatraro pubblicato il
Pensione di reversibilità, le 4 importan

Dopo le importanti modifiche di quest’anno per le pensioni di reversibilità, si attendono ulteriori novità nel 2023: quali sono

Mentre si discute di cambiamenti degli importi delle pensioni, in generale e anche per le pensioni di reversibilità così come di altre prestazione pensionistiche, con particolare riferimento alle pensioni di reversibilità, sono già state approvate importanti modifiche e ulteriori sono le attese per il prossimo anno. Vediamo allora in particolare quali sono le 4 importanti modifiche nel 2022 e la attese nel 2023 per le pensioni di reversibilità?

  • Pensione di reversibilità le 4 importanti modifiche nel 2022
  • Attese nel 2023 per ulteriori modifiche pensioni di reversibilità

Pensione di reversibilità le 4 importanti modifiche nel 2022

La prima delle quattro modifiche importanti per le pensioni di reversibilità già avvenute nel 2022 è stata la nuova sentenza della Corte di Cassazione sul diritto a percepire la pensione di reversibilità.

Secondo le leggi attuali, la pensione di reversibilità spetta al coniuge separato ma la Corte di Cassazione ha deciso che la pensione di reversibilità può spettare nei casi di coniuge separato e coniuge separato con addebito e non solo se il coniuge è titolare di assegno alimentare a carico del coniuge deceduto. Dunque, la modifica importante riguarda il diritto ad avere la pensione di reversibilità dell’ex coniuge che deceduto anche senza assegno.


E’ stata, invece, la Corte Costituzionale, con una recente sentenza, a parlare di modifica delle pensioni di reversibilità relativamente agli importi riconosciuti agli aventi diritto.

Secondo la Corte Costituzionale, è giusto ridurre gli importi delle pensioni di reversibilità se il superstite che ha diritto a percepire la prestazione percepisce altri redditi ma le riduzioni non possono e non devono mai superare le stesse entrate del beneficiario.

Secondo la Corte, nel caso di cumulo della pensione di reversibilità con redditi aggiuntivi, non si potrà più calcolare una decurtazione superiore all’importo di tali redditi, fissando così nuovi limiti per le riduzioni. Il principio che ha portato la Corte Costituzionale ad esprimersi in tal senso è l’incoerenza di ridurre la pensione oltre la misura dei redditi percepiti perchè sarebbe del tutto dannoso per il familiare superstite che percepisce il trattamento.

Le ultime due importanti modifiche relative alle pensioni di reversibilità 2022 riguardano gli aumenti delle prestazioni calcolato per effetto della rivalutazione pensionistica di quest’anno, nonché del bonus di 200 euro una tantum di luglio valido anche per tale tipologia di prestazione, e il via alla pensione di reversibilità precompilata.

Quest’anno è, infatti, stata resa disponibile la pensione di reversibilità precompilata per tutti i superstiti di pensionati e rappresenta la nuova procedura online per fare domanda di prestazione da patrte di chi ne ha diritto in maniera già precompilata direttamente dall’Inps. 

Quando coniuge o altro familiare decedono, per fare domanda di pensione di reversibilità precompilata, basta che l'avente diritto alla prestazione entri nella sua area riservata MyINPS inserendo le proprie credenziali Spid o Cie (Carta di identità elettronica) e cerchi la richiesta di pensione di reversibilità già precompilata per poi procedere all’invio della stessa, dopo aver verificato che ogni dato inserito sia corretto e completo. 

Attese nel 2023 per ulteriori modifiche pensioni di reversibilità

Le modifiche per le pensioni di reversibilità definite dalle nuove sentenze, per avere effettivo lavoro dovrebbero diventare legge nel 2023 e proprio tale attesa potrebbe essere una delle importanti novità per le pensioni di reversibilità il prossimo anno. Ma non solo. 

La modifica più importante attesa per le pensioni di reversibilità riguarda gli aumenti che dovrebbero riguardare tutti i tipi di prestazioni pensionistiche per effetto della normale rivalutazione pensionistica, comprese le pensioni di reversibilità. 

La rivalutazione delle pensioni di quest’anno è avvenuta su un tasso provvisorio dell’1,7%, per il 2023 era stato approvato un tasso definitivo all'1,9% ma alla luce dell’attuale andamento economico e dell’inflazione, probabilmente il tasso di rivalutazione delle pensioni salirà, e di molto. Si parla, infatti, di una rivalutazione delle pensioni al 10% per adeguamento all’inflazione anche se costerebbe troppo e probabilmente potrebbe interessare effettivamente solo chi ha redditi più bassi.

In ogni, qualsiasi sia l’indice di rivalutazione delle pensioni che sarà deciso per il prossimo 2023, è bene precisare che la rivalutazione ufficiale delle pensioni nel 2023 non sarà piena per tutti ma secondo percentuali stabilite dalla legge in base ai diversi scaglioni di reddito e più precisamente:

  • al 100% per le pensioni fino a tre volte il minimo, pensioni fino a 2.062 euro lordi);
  • al 90% per le pensioni tra tre e cinque volte il minimo, pensioni fino a 2.577,90 euro lordi;
  • al 75% per gli assegni oltre cinque volte il minimo, pensioni di importo oltre 2.577,90 euro lordi.