Pensioni anticipate 2019 emendamenti modifiche future Durigon
Quali sono le prospettive di cambiamento delle pensioni anticipate 2019 alla Camera e ulteriori modifiche spiegate dal sottosegretario Durigon
L’appuntamento con l’analisi degli emendamenti al decreto pensioni alla Camera continua ancora oggi martedì e il voto finale, secondo le ultime notizie, dovrebbe essere in programma la prossima settimana a meno di ritardi nelle discussioni. Diversi sono gli emendamenti lasciati in sospeso in Senato e rimandati alla Camera come diverse sembrerebbero essere le novità pensioni future come spiegato da recenti dichiarazioni del sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon.
Il decreto pensioni con quota 100, proroga opzione donna, blocco delle aspettative di vita per la pensione anticipata i cui requisiti restano, dunque, fermi a 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e a 41 anni e dieci mesi di contributi per le donne, a prescindere dal requisito anagrafico, attende ancora la conversione in legge e fino ad allora le discussioni punteranno a modificare alcune novità pensioni, con agevolazioni per esempio per la quota 100 e aumenti per le pensioni di invalidità, fondamentali per la Lega. Stando a quanto riportano le ultime notizie, gli emendamenti in discussione per le pensioni anticipate 2019 con quota 100 e opzione sarebbero:
Avrebbe aperto a ulteriori modifiche proposte per le pensioni anticipate 2019 con quota 100 e opzione donna il sottosegretario al Lavoro Durigon che, stando alle ultime notizie emerse nel corso di un incontro tenutosi a Torino, si sarebbe detto d’accordo con la proposta di riconoscere 4 mesi di anticipo per ogni figlio per tutte le forme di pensione anticipata 2019 per le donne. Sembrerebbe questa l’unica modifica possibile nel breve termine, con tutte le altre rimandate solo a causa di una mancanza attuale di tutti i soldi necessari.
Secondo le ultime notizie, infatti, Durigon non avrebbe escluso tutte le altre modifiche alle novità pensioni presentate ma solo rimandate: sarebbe difficile al momento riconoscere, per esempio, alle donne altri bonus e sconti per la pensione prima o agevolazioni per le lavoratrici che si prendono cura di familiari in difficoltà, proprio perché mancano le necessarie risorse economiche.
Anche l'estensione della proroga di opzione donna alle nate nel 1961 si farà ma in secondo momento. E stesso discorso vale per la quota 41, per cui Durigon assicura che si farà entro la fine della legislatura perché rappresenta uno degli obiettivi fondamentali di questo governo ed entro la fine della legislatura, come spiegato da Durigon, si lavorerà anche per cancellare le finestre di tre mesi previste per la pensione anticipata. Nulla, però, è stato detto sulle pensioni di invalidità e ci si chiede in realtà il motivo di questo silenzio.