Il governo Conte pronto a riformare le pensioni: il ministro del Lavoro spiega cosa si dovrebbe fare e come. Ultime notizie e cosa potrebbe cambiare
L’Italia si prepara a cambiare il suo sistema pensionistico o quanto meno questo è ciò che c’è nelle intenzioni del governo Conte. Non si tratta certo della prima volta che si parla di novità pensioni e si accenna a cambiamenti dei requisiti pensionistici, cosa che finora, concretamente ed effettivamente, non è ancora accaduta.
La riforma Fornero delle pensioni resta ben salda in vigore e tutte le soluzioni di uscita anticipata come Ape social o volontaria, quota 100, opzione donna sono soli cosiddette misure tampone, che hanno una durata stabilita, di cui non potranno usufruire tutti per andare in pensione prima rispetto a quanto previsto dalla pensione di vecchiaia a 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi o dalla pensione anticipata che richiede 42 anni e dieci mesi di contributi agli uomini e 41 anni e dieci mesi di contributi alle donne.
Cosa potrebbe effettivamente cambiare con la riforma pensioni del governo Conte? Quali sono i nuovi annunci dati dal ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo?
Nonostante tanti annunci di novità pensioni già arrivati dai precedenti governi e conclusisi con un nulla di fatto, stando a quanto riportano le ultime notizie, la riforma del governo Conte per pensioni anticipate 2020-2021 potrebbe effettivamente essere al punto di partenza.
Il premier Giuseppe Conte, come confermano le ultime notizie, ha spiegato come una volta esaurita la Quota 100, nel 2021, bisognerà prendere decisioni più opportune, specificando come il ministro del Lavoro Catalfo sia già al lavoro per avviare modifiche della riforma delle pensioni.
Le priorità di novità pensioni per Conte, stando a quanto riportano le ultime notizie, sarebbe quella di fare una distinzione tra lavori usuranti e lavori non usuranti in modo da poter poi concentrarsi sulla definizione di novità pensioni per tutti, partendo, come da giorni diversi esponenti dei diversi partiti politici sostengono, dalla possibilità di andare in pensione a 64 anni di età e con 38 anni di contributi e calcolo della pensione esclusivamente con sistema contributivo.
Questo sistema potrebbe contemplare nel calcolo della anzianità due o tre anni al massimo di contributi figurativi. Rimane da capire se ci saranno, in questo intervento del Governo, agevolazoni con contributi figurativi e sconti per le donne, precoci e lavoratori usuranti o chi assiste disabili o per tutte queste categorie di persone ci saranno formule e sistemi di pensioni anticipate ad hoc.
Le modifiche alle pensioni lanciate dal premier Conte sono state riprese e spiegate dal ministro del Lavoro Catalfo. Il ministro ha chiaramente spiegato che, ferma restando la sperimentazione di Quota 100 fino alla sua naturale scadenza nel 2021, l’obiettivo è superare l’attuale riforma delle pensioni Fornero.
Proprio per concretizzare questo obiettivo sono già in programma tavoli con i sindacati e la costituzione di commissioni di esperti in materia previdenziale, da costituire entro questo mese gennaio, per analizzare le proposte presentate e la loro sostenibilità per la finanza pubblica.
Il ministro Catalfo, come confermano le ultime notizie, avrebbe già convocato i sindacati lunedì 27 gennaio per riprendere il confronto sulla riforma delle pensioni perché, come riportato su un post su Facebook, la definizione di un sistema pensionistico più equo e flessibile è una priorità del governo.
Bisognerà capire l’esito del confronto, considerando che i sindacati, Cgil, Cisl e Uil, non appoggiano l’ipotesi di uscita a 64 anni di età con almeno 38 anni di contributi ma sostengono per tutti l’abbassamento dell’età pensionabile da 67 a 62 anni di età con 20 anni di contributi e la valorizzazione previdenziale dei periodi di lavoro discontinuo, gravoso o di cura della famiglia o assistenza.
Nel frattempo, si è tenuto ieri a Roma l’incontro tra il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, e i rappresentanti del Gruppo Facebook 41 X Tutti Lavoratori Uniti. Stando a quanto riportato dal resoconto fornito, il ministro Catalfo si sarebbe dimostrata molto disponibile e attenta alle richieste e alle proposte presentate dai rappresenti del Gruppo. Le richieste di novità pensioni portate all’attenzione del ministro Catalfo sono:
Le tre commissioni si occuperanno di lavorare su temi diversi che sono proprio: