Quali sono le diverse soluzioni quest’anno disponibili per andare in pensione anticipata: cosa prevedono, condizioni e requisiti
Quali sono 9 modi ufficiali per uscire prima dal lavoro di 3-7 anni validi nel 2023 con pensione anticipata? I normali requisiti pensionistici per uscire dal lavoro continuano ad essere molto rigidi secondo tanti, prevedendo il raggiungimento di 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia o di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne a prescindere dall’età per la pensione anticipata ordinaria.
Nell’attesa di una vera e propria riforma che riveda tali requisiti per l’uscita, abbassandoli possibilmente, sono in vigore quest’anno diversi modi per poter anticipare l’uscita dal lavoro, diversi per categorie di persone e lavoratori. Vediamo quali sono.
La lista dei lavoratori usuranti che nel 2023 possono andare in pensione prima con ape social comprende:
Una volta maturati i requisiti di età e contributi per andare in pensione con opzione donna 2023, il diritto si si mantiene e può esercitare in qualsiasi momento successivo alla maturazione dei requisiti, anche a distanza di mesi.
I contributi validi ai fini del raggiungimento dei 35 anni richiesti per andare in pensione con opzione donna sono:
Calcolare la pensione solo con metodo contributivo significa accettare eventualmente tagli eventuali dell’assegno finale che possono arrivare anche al 30% dell’assegno che si percepirebbe andando in pensione al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia a 67 anni di età e con 20 anni di contributi.
Dal primo gennaio 2023 per andare in pensione anticipata c’è la nuova quota 103, che ha sostituito la quota 102, e permette di uscire prima fino a 5 anni rispetto ai normali requisiti richiesti, vale a dire a 62 anni di età e con 41 anni di contributi.
La nuova misura vale per tutti i lavoratori dipendenti, pubblici e provati, e lavoratori autonomi, senza alcuna penalizzazione sul calcolo dell’assegno finale.
Per il calcolo della pensione finale con quota 103 si usa, infatti, il sistema retributivo sulle anzianità maturate fino al 31 dicembre 1995 e il sistema contributivo sulle anzianità maturate dal primo gennaio 1996.
Precisiamo che così come con la quota 102 anche con la quota 103 si va effettivamente in pensione considerando le finestre mobili, che sono due, una di tre mesi per i privati e una di sei per i dipendenti pubblici.
Si può andare in pensione prima nel 2023 anche con quota 41, sistema di uscita anticipata valida per lavoratori cosiddetti precoci, che hanno cioè iniziato a lavorare sin da giovanissimi e che hanno maturato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento del 19esumo anno di età.
Se si soddisfano tali requisiti nel 2023 si può andare in pensione solo avendo maturato 41 anni di contributi a prescindere dal requisito anagrafico.
Ancora per quest’anno 2023 si può andare in pensione prima con Isopensione: si tratta di uno scivolo di accompagnamento alla pensione finale che consente di andare in pensione prima fino a 7 anni solo a determinate categorie di lavoratori dipendenti.
La possibilità di andare in pensione prima fino a 7 anni viene riconosciuta solo dopo che azienda e relative organizzazioni sindacali raggiungono specifico accordo. Una volta concluso l’accordo, infatti, l’importo calcolato di scivolo di accompagnamento alla pensione può essere versato dall’azienda al lavoratore e fino al raggiungimento dei normali requisiti richiesti per la pensione finale, cioè 67 anni di età a almeno 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia.
Nell’accordo tra azienda e organizzazioni sindacali deve essere riportato il numero dei lavoratori in esubero e il termine entro i quali deve concludersi il programma di esodo, dopodicchè l'accordo raggiunto deve essere presentato dall’azienda all'Inps che, a sua volta, verifica i requisiti pensionistici dei lavoratori che hanno aderito al pensionamento anticipato e gli impiegati d’azienda che devono essere almeno 15.
Contestualmente al pagamento della somma prevista per l’isopensione, l’azienda paga al lavoratore che decide di uscire prima con l’Isopensione anche contributi previdenziali utili ai fini pensionistici.
Altra soluzione che permette di uscire prima nel 2023 è l’ammortizzatore pensionistico, che consente di andare in pensione anticipata fino a tre anni prima con il riconoscimento di un assegno provvisorio da corrispondere per un massimo di tre anni a lavoratori dipendenti di imprese, di medie e piccole dimensioni in crisi a condizione che:
Per andare in pensione prima di 3 anni con l’ammortizzatore pensionistico, i lavoratori devono prestare un consenso scritto e la domanda deve essere presentata all’Inps dall’azienda almeno 90 giorni prima della data di risoluzione del rapporto di lavoro, alleando copia dell’accordo collettivo con l’elenco dei lavoratori interessati all’uscita prima e copia della risoluzione consensuale.
Quest’anno anche i lavoratori usuranti che non hanno maturato 36 anni di contributi tali da poter accedere all’uscita anticipata con l’ape social possono andare in pensione a 66 anni e 7 mesi di età. I requisiti richiesti per la pensione anticipata dei lavoratori usuranti nel 2023, e fino al 2026, sono di quota 97,6 con almeno 61 anni 7 mesi di età e 35 anni di contributi.
Per i lavoratori usuranti non scattano, cioè, gli aumenti dell’età pensionabile legati all’aspettativa di vita fino al 2026.
Altra possibilità di pensione anticipata nel 2023 è quella valida per gli invalidi, con il riconoscimento di due mesi di contributi figurativi, fino ad un massimo di cinque anni, per ogni anno di servizio effettivamente prestato solo da parte di lavoratori, appunto, invalidi o sordomuti.
Il riconoscimento dei contributi figurativi per andare in pensione prima fino anche a cinque anni vale solo per lavoratori sordomuti o invalidi sia di pubbliche amministrazioni, sia di aziende private e sia di cooperative.
Per uscire prima dal lavoro nel 2023 vi sono anche soluzioni specifiche per singole categorie di lavoratori di alcuni settori e comparti. Per esempio, possono anticipare l’uscita dal lavoro i bancari, che grazie al fondo di solidarietà del settore credito, possono andare in pensione prima nel 2023 fino a 7 anni cioè a 60 anni di età.