Pensioni anticipate attese settimana INPS Senato
Come procede l’iter in Senato del decreto pensioni e cosa aspettarsi: attese anche diverse novità Inps. Cosa c’è da sapere
Inizia oggi lunedì un’altra settimana importante per l’iter del decreto pensioni in Parlamento. E non solo: stando, infatti, a quanto riportano le ultime notizie, la settimana che si apre oggi sarà importante anche per la decisione sulla nuova dirigenza Inps, considerando che è scaduto il mandato dell’ormai ex presidente Tito Boeri. Quali sono le novità attese della settimana?
Andranno avanti stasera le discussioni sugli emendamenti relativi alle novità pensioni. Nessun altro emendamento che non riguardi novità pensioni e reddito di cittadinanza, secondo le ultime notizie, dovrebbe essere discusso. Con particolare riferimento alle pensioni anticipate con blocco delle aspettative di vita, le ultime notizie confermano che non sono stati presentati emendamenti, confermando pertanto il blocco delle aspettative di vita prevedendo, dunque, anche per quest’anno i requisiti precedenti per la pensione anticipata, vale a dire 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi di contributi per le donne, indipendentemente dal requisito anagrafico.
Per quanto riguarda gli altri emendamenti in discussione, i più fattibili sembrerebbero i seguenti:
Volgendo lo sguardo alle attese della settimana in casa Inps, sono soprattutto due gli aggiornamenti che si aspettano: il rilascio ufficiale del software di calcolo per la pensione con quota 100 e altre forme pensionistiche ad eccezione della pensione anticipata con 42 anni e dieci mesi di contributi ce è già operativo. Stando alle ultime notizie per quanto annunciato dallo stesso Inps, entro questa settimana il suddetto software dovrebbe essere reso noto.
Altra attesa riguarda la decisione sulla nuova dirigenza Inps: scaduto sabato scorso 16 febbraio il mandato di Tito Boeri, ora sono diverse le ipotesi in ballo. Secondo le ultime notizie, si starebbe pensando ad una guida in più persone, quattro e due, ma i nomi al momento proposti (Pasquale Tridico dal M5S e Mauro Nori già direttore generale dell’Inps) non convincono. Questo potrebbe portare i tempi di decisione ad allungarsi ma si tratta di una situazione che sarebbe meglio evitare per evitare rischiosi rallentamenti anche delle novità pensioni. Gli stessi dirigenti Inps, in una lettera al Governo e al Ministero del Lavoro, hanno spiegato che è necessario risolvere subito il problema.
Le discussioni sugli emendamenti sulle pensioni continuano stasera ma, secondo le ultime notizie, se non si deciderà nulla entro mercoledì o al massimo venerdì 22, il voto in Senato potrebbe slittare all’inizio della prossima settimana, probabilmente a inizio settimana, tra lunedì 25 e martedì 26 febbraio. Il testo passerà poi alla Camera e in questa sede il voto dovrebbe essere veloce per arrivare a chiudere tutto entro il 15 marzo, in modo da avere anche il tempo di rendere vantaggioso l’accoglimento delle prime domande per le pensioni dal primo aprile.