Pensioni invalidita 2021 chiarimenti regole INPS aggiornate
Pensioni di invalidità 2021, domande e risposte utili con regole INPS aggiornate
All’indomani delle novità approvate per le pensioni di invalidità con aumenti, ma decisamente irrisori, legati a pensioni e reddito di cittadinanza, cerchiamo di fornire spiegazioni utili per chiarire le regole Inps aggiornate relative alle pensioni di invalidità 2021.
La pensione di invalidità è una prestazione Inps che viene riconosciuta a chi presenta ridotte capacità lavorative. Possono richiedere la pensione di invalidità coloro la cui capacità di lavoro è ridotta in modo permanente a causa di infermità o difetto fisico o mentale a meno di un terzo. Per poter richiedere la pensione di invalidità bisogna:
Non rientrano nel calcolo contributivo: i periodi di assenza per astensione facoltativa dopo il parto; i periodi di malattia superiori ad un anno; i periodi di servizio militare eccedenti il periodo corrispondente al servizio di leva; e i periodi di lavoro subordinato all’estero che non siano protetti agli effetti delle assicurazioni interessati in base a convenzioni o da accordi internazionali.
La pensione di invalidità può essere richiesta da:
Come per tutte le prestazioni pensionistiche, anche per la pensione di invalidità la domanda deve essere presentata all’Inps o direttamente online sul sito istituzionale dell’Istituto, o contattando il contact center, chiamando il numero 803 164 da rete fissa o il numero 06 164 164 da rete mobile, o rivolgendosi patronati.
Una volta inoltrata la domanda ed effettuati i dovuti controlli per verificare la sussistenza del requisito contributivi e medico-legale, la decorrenza della pensione di invalidità scatta dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda stessa.
No, la pensione di invalidità non è reversibile ma in caso di decesso del titolare, i familiari possono avere una pensione indiretta.
Per il calcolo della pensione di invalidità, come per il resto delle pensioni dirette, si applica il sistema di calcolo retributivo fino al 31 dicembre 2011 considerando la media degli ultimi stipendi, poi contributivo per chi ha almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995; e il sistema di calcolo retributivo fino al 31 dicembre 1995, poi contributivo, per chi ha meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995.
Come precisato dall’Inps, la pensione di invalidità vale per un periodo di tre anni, trascorsi i quali per continuare a percepirla bisogna documentare la persistente riduzione della capacità lavorativa entro 6 mesi dalla data di scadenza dei tre anni e sino al 120esima giorno successivo alla scadenza della pensione stessa. La domanda non deve essere più rinnovata più se l’Inps per tre volte consecutive conferma l’erogazione della pensione.