Pensioni di reversibilità tra aumenti attesi e blocchi a importanti modifiche già decise

di Chiara Compagnucci pubblicato il
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Aumenti pensioni di invalidità e altre modifiche tanto attese bloccate o in ritardo: cosa accade e situazione attuale

Quali sono possibili blocchi a modifiche tanto attese per le pensioni di reversibilità? Il governo Draghi, quando ancora in carica ufficialmente, si preparava, tra le altre cose, a cambiare le pensioni di reversibilità per effetto di una nuova sentenza della Corte Costituzionale relativa a misure e modalità di riduzione di tali prestazioni. Vediamo quali sono aumenti e modifiche delle pensioni di reversibilità a rischio con la caduta del governo Draghi.

  • Pensioni di reversibilità e bonus 200 euro strutturale situazione attuale
  • Blocchi totali e solo ritardi per modifiche pensioni di reversibilità

Pensioni di reversibilità e bonus 200 euro strutturale situazione attuale

Con la caduta del governo Draghi, tutti i provvedimenti in ballo sulle pensioni di reversibilità potrebbero essere a rischio, e già il bonus di 200 euro che poteva essere, in un ipotesi, allungato fino  a fine anno è stato bloccato.

L’ipotesi del governo per aumentare le pensioni e dare maggiore potere di acquisto a tutti i pensionati era, infatti, quella di estendere ai prossimi mesi il bonus di 200 euro inizialmente approvato una tantum per il solo mese di luglio fino a dicembre, dal mese di agosto ma si tratta di una aspettativa delusa, considerando che la proroga del bonus di 200 euro fino alla fine dell'anno è stata sostituita dalla rivalutazione anticipata delle pensioni al 2%.

Si tratta di una misura che interesserà le pensioni di reversibilità da ottobre a dicembre 2022 quando la misura cesserà i suoi effetti e bisognerà poi capire cosa accadrà dal primo gennaio 2023 per l'aumento delle pensioni che sarà ancora decisamente necessario alla luce delle previsioni sull'andamento economico dei prossimi mesi, senza considerare poi che ogni anno, automaticamente, scattano aumenti delle pensioni per effetto della ordinaria rivalutazione pensionistica con indice Istat.

Blocchi totali e solo ritardi per modifiche pensioni di reversibilità

Con la caduta del governo Draghi e le prossime elezioni in programma a settembre che porteranno all’insediamento di in un nuovo governo potrebbero essere a rischio anche diverse modifiche per le pensioni di reversibilità prima in discussione, a partire dal riconoscimento degli importi dovuti.

La Corte Costituzionale ha di recente affermato che è giusto ridurre gli importi delle pensioni di reversibilità in presenza di altri redditi del superstite ma tali riduzioni non possono e non devono mai superare le stesse entrate del beneficiario.

Secondo la Corte, sulle pensioni di reversibilità, in caso di cumulo con redditi aggiuntivi, non si deve calcolare alcuna decurtazione superiore all’importo di tali redditi, stabilendo, dunque, nuovi limiti per le riduzioni: non è, infatti, coerente ridurre la pensione oltre la misura dei redditi percepiti perchè rappresenterebbe un vero e proprio danno per il superstite che percepisce il trattamento.

Quando l'applicazione delle decurtazioni supera l'importo dei redditi aggiuntivi alla pensione di reversibilità, si parla di espropriazione della pensione di reversibilità, mentre le eventuali decurtazioni dovrebbero essere proporzionare all'importo di reddito complessivo percepito.

Dunque, la Corte Costituzionale ritiene legittima la norma che riduce la pensione di reversibilità in presenza di altri redditi del superstite ma la stessa riduzione deve essere calcolata secondo il criterio di ragionevolezza. 

Tale modifica potrebbe essere subito applicata o bloccata a seconda di come evolverà la situazione politica del nostro Paese. Ma si pensa che, considerando la portata delle novità sulle pensioni, potrebbe essere rimandata ma non bloccata del tutto.