Pensioni finestre quota 100 donna pensioni anticipate
Quando si può andare effettivamente in pensione con le ultime novità calcolando le diverse finestre previste: esempi e simulazioni
Pensioni novità quota 100, opzione donna 2019 proroga, pensioni anticipate e ultime notizie e ultimissime decreto decreto pensioni oggi martedì 22 Gennaio 2019: Viste le tante domande ricevute abbiamo deciso di spiegare esattamente come funzionano le novità di quota 100, proroga opzione donna, pensioni anticipate a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne in modo particolare per le finestre, quando e come matura la pensione e quando si possono fare le domande all'INPS
La scorsa settimana il Consiglio dei Ministri ha finalmente approvato il decreto pensioni con la novità pensioni di quota 100 ma anche con le misure di proroga di ape social e opzione donna ancora per il 2019 e del blocco delle aspettative di vita. Vediamo cosa prevedono le novità pensioni e quando effettivamente permetteranno di andare in pensione quest'anno considerando il meccanismo delle finestre valido per quota 100, opzione donna e blocco delle aspettative di vita. Le finestre rappresentano il periodo che intercorre tra la maturazione dei requisiti pensionistici e l’uscita effettiva, periodo durante il quale solitamente si continua a lavorare o, chi ne ha la possibilità, si possono prendere ferie o permessi maturati, e si tratta di periodi che, come riportato da Il Sole 24 Ore, prevedono differenti uscite in base alle categorie di lavoratori e alla modalità di pensione che si sceglie per l’uscita.
Le ultime notizie ad oggi lunedì 21 gennaio confermano il sistema delle finestre per andare in pensione con le novità pensioni di quota 100, opzione donna e aspettative di vita. Per andare in pensione con la quota 100 bisogna raggiungere almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi, come base di partenza, non permette il cumulo con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui e sono previsti tempi di uscita differenti per lavoratori privati e lavoratori statali. Per entrambi, la quota 100 prevede una finestra trimestrale mobile, per i primi si potrà iniziare ad andare in pensione dal primo aprile a patto di aver maturato i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2018. Chi matura i requisiti dopo dovrà aspettare ulteriori tre mesi e così via.
I dipendenti pubblici potranno iniziare ad andare in pensione a partire dal primo agosto ed è previsto un preavviso di sei mesi per permettere alla Pubblica Amministrazione di organizzare nuovi concorsi per nuove assunzioni. Le finestre per l’uscita effettiva dal lavoro dopo la maturazione dei requisiti per la pensione valgono anche per l’uscita con l’opzione donna: in tal caso, le finestre sono di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e di 18 mesi per le lavoratrici autonome. L’opzione donna prorogata è stata estesa alle lavoratrici dipendenti nate nel 1960 e alle lavoratrici autonome nate nel 1959, fermo restando requisito dei 35 anni di contributi da aver maturato entro il 31 dicembre 2018.
Il sistema delle finestre è previsto anche per chi decide di andare in pensione anticipata per cui è stato stabilito il blocco delle aspettative di vita. Dopo l’approvazione del nuovo decreto pensioni, infatti, i requisiti per la pensione di vecchiaia restano fermi a 42 anni e dieci mesi per gli uomini e a 41 anni e dieci mesi per le donne. Le ultime notizie confermano che questa novità sarà retroattiva, perché l’adeguamento alle aspettative di vita è scattato in realtà, come previsto dalla legge Fornero, il primo gennaio 2019, ma in realtà si tratterà di uno sconto sull’uscita non proprio di cinque mesi ma di due perché anche per la pensione anticipata vale la finestra di tre mesi per andare effettivamente in pensione.
Stando ai diversi esempi e alle diverse simulazioni riportate da Il Sole 24 Ore, considerando, per esempio, per la quota 100, la prima finestra trimestrale, i lavoratori privati potranno iniziare ad andare effettivamente in pensione dal primo aprile 2019 se hanno maturato i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2018. Chi matura i requisiti richiesti successivamente a tale data dovrà aspettare la successiva finestra trimestrale. Per i lavoratori pubblici bisogna considerare sei mesi in più. Due le finestre previste, come sopra spiegato, per l’opzione donna. Finestra trimestrale anche per l’uscita con blocco delle aspettative di vita. Vediamo di seguito alcuni esempi:
Non è, invece, prevista alcuna finestra per la pensione di vecchiaia, i cui requisiti sono aumentati dal primo gennaio 2019 per effetto dell’adeguamento dell’età pensionabile alle aspettative di vita e si è pertanto passati da 66 anni e sette mesi a 67 anni.