Le domande dei lettori che arrivano maggiormente sulle novità per le pensioni del decreto da quota 100 ad aspettative, a proroga pensione donna a pensione anticipata.
Sono numerosi i quesiti che ci arrivano ogni giorno sulle novità per le pensioni. E anche oggi abbiamo aggiornato la lista di domande e risposte sulle ultime novità per quota 100, opzione donna proroga, pensioni anticipate, usuranti, precoci, pensioni invalidità e disabili 2019. In questo modo stiamo costruendo una lista sempre aggiornata di domande risposte risponendo a tutti i dubbi dei lettori prendendo ovviamente spunto dalle ultime notizie e ultimissime sulle pensioni e aggiornameni sulle pensioni stesse anche dell'ultima ora.
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto ufficiale con le novità pensioni di quota 100, proroga opzione donna, ape social e blocco delle aspettative di vita e contenente anche il provvedimento del reddito di cittadinanza. Grande soddisfazione è stata espressa dai vicepremier Di Maio e Salvini secondo cui, come riportano le ultime notizie, in sette mesi non si sarebbe potuto far di più. Relativamente alla novità pensioni di quota 100, il vicepremier Salvini ci ha tenuto più volte a ribadire come non saranno previste penalizzazioni per chi deciderà di andare in pensione prima. Vediamo le ultime notizie ad oggi venerdì e come funzioneranno ufficialmente le novità pensioni approvate.
Le domande di pensione con la quota 100 si potranno iniziare a presentare all’Inps a partire con tutta probabilità dal mese di marzo (o forse anche priam dipende dall'iter della legge e circolari INPS) e i tempi di uscita per lavoratori privati e pubblici saranno diversi, come del resto spiegato finora. I lavoratori privati che hanno maturato i requisiti di quota 100 entro il 31 dicembre 2018 potranno, infatti, andare effettivamente in pensione solo a partire dal primo aprile, considerando la finestra trimestrale mobile stabilita per tutti dalla quota 100, e fino ad allora continueranno a lavorare. I lavoratori pubblici, invece, potranno iniziare ad andare in pensione dal primo agosto solo a condizione di aver maturato i requisiti richiesti entro il 31 marzo 2018. Chi li matura dopo tale data dovrà attendere ulteriori sei mesi, dando preavviso alla Pubblica Amministrazione per permettere di organizzare nuovi concorsi volti all’assunzione di nuovo personale.
Per andare in pensione prima con la novità di quota 100, i lavoratori della scuola, insegnanti, docenti e il personale Ata devono presentare la domanda entro il 28 febbraio e maturare i requisiti previsti dalla quota 100 (cioè 62 anni di età e 38 anni di contributi) entro il 31 dicembre 2019 per andare poi in pensione il primo settembre.
La domanda all’Inps per andare in pensione prima con opzione donna si potrà presentare a marzo (o forse anche prima dipende dall'iter della legge e circolari INPS), considerando i tempi di pubblicazione del decreto ufficiale approvato ieri, il passaggio in Parlamento e la definizione delle circolari attuative da parte dell’Inps.
Così come per l’opzione donna, anche per le aspettative di vita si potrà fare domanda all’Inps di uscita con i requisiti maturati con le ‘vecchie’ aspettative di vita entro 60 giorni, e vale a dire a marzo, quando lo scatto avvenuto il primo gennaio 2019 sarà sostanzialmente cancellato e ritorneranno in vigore i requisiti di uscita che prevedono il raggiungimento di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne. Occorre ricordare che per le aspettative di vita è stata inserita la finestra di 3 mesi.
Il decreto ufficiale per le novità pensioni di quota 100, proroga opzione donna, Ape Social e aspettative di vita si prepara ad entrare subito in vigore, considerando che si tratta di un decreto legge ed entro 5 giorni dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento deve poi essere confermato dal Parlamento entro 60 giorni altrimenti andrebbe a decadere cosa, comunque, mai avvenuta. Se ci saranno emendamenti e modifiche in Aula è abbastanza logico ipotizzare che le circolari INPS attuative tenderanno ad uscire solo alla fine del passaggio in Parlamento, altrimenti se verrà approvato velocemente anche le circolari saranno emanate prima e i tempi di domanda si potranno velocizzare. L'ipotesi più plausbile per fare le domande, salvo le finestre, è marzo, ma si potrebbe appunto velocizzare.
Per il calcolo dell’importo della pensione finale con quota 100 saranno considerati i contributi previdenziali maturati ed è stato confermato il divieto di cumulo. La pensione con quota 100, infatti, non è cumulabile, fino alla maturazione dei normali requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia, con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui. Nel calcolo finale, inoltre, si potranno considerare alcuni contributi figurativi.
Per quanto riguarda il calcolo dell'assegno di quota 100, il valore dell'assegno diminuisce in base a quanto tempo si esce prima rispetto ai 67 anni età prevista per la normale pensione. Vi sono, però, due versioni. La ragioneria di Stato ha affermato che il calcolo dell'assegno può diminuire tra il 5% ( per chi va un anno prima in pensione, quindi che ha 66 anni) ad un massimo di circa il 30%. Durigon e altri esponenti del Governo hanno spiegato che le simulazioni da loro in mano sul calcolo dell'assegno e dell'importo finale di quota 100 vanno da una diminuzione del 1%-2% fino ad un massimo di circa il 15%.
Confermata tra le novità pensioni del decreto ufficiale anche la proroga dell’opzione donna che manterrà, come da sempre previsto, la finestra per l’uscita effettiva che è di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e di 18 mesi per le lavoratrici autonome. La proroga di opzione donna sarà valida ancora solo per il 2019 salvo che poi l'anno prossima verrà di nuovo prorogata. Per il resto, i requisiti per andare in pensione prima con opzione donna, estesa anche alle nate nel 1960 se dipendenti (1959 se autonome), sono aver maturato i 35 anni di contributi richiesti entro il 31 dicembre 2018 e accettare il calcolo della pensione finale esclusivamente con metodo contributivo, percependo una pensione ridotta fino anche massimo al 30% (ma molto dipedne dalla storia contributiva e si consiglia di andare al Caf per i calcoli esatti) rispetto all’importo che si percepirebbe maturando i normali requisiti pensionistici attualmente richiesti.
Il decreto ufficiale per le pensioni ha confermato, in maniera retroattiva, il blocco delle aspettative di vita per i requisiti della pensione anticipata che restano quest’anno pertanto fermi a 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e a 41 anni e dieci mesi di contributi per le donne. Da come è scritto nel testo del decreto secondo l'interpretazione di diversi esperti le aspettive di vita così come indicate saranno bloccate per i prossimi anni e quindi strutturali, salvo nuova legge. Anche per il blocco delle aspettative di vita è prevista la finestra di tre mesi e ciò significa che il vantaggio effettivo offerto dalla misura è di soli due mesi. E’ stato, inoltre, confermato il blocco delle aspettative di vita per i lavoratori precoci.
Nulla di specifico è stato deciso in merito alle pensioni di invalidità 2019 e per disabili. Stando alle ultime notizie, eventuali aumenti e ulteriori novità sarebbero state rimandate in un apposito emendamento, alla luce del fatto che le ultime decisioni annunciate non soddisfano ancora la Lega. Alcuni esponenti hanno spiegato che già da oggi, venerdì 18 gennaio, ci si rimetterà a lavoro per modifiche per aumentare i fondi per i disabili e per le pensioni di invalidità 2019 e disabili.
L’erogazione del Tfs, Trattamento di fine rapporto per i lavoratori statali, avverrà subito appena si andrà in pensione e non bisognerà pertanto attendere il raggiungimento dei normali requisiti pensionistici richiesti come era stato detto qualche giorno fa ma potrà essere pienamente erogato dallo Stato fino alla cifra di 30mila euro tramite un prestito alle banche. E sarà lo Stato ad accollarsi il 95% del costo, mentre il 5% restante sarà a carico del pensionando. Per quanto riguarda Trattamenti di fine rapporto superiori alla somma dei 30mila euro, stando a quanto riportano le ultime notizie, si attende ancora una decisione in fase di conversione della legge in Parlamento.
No, se si è già fatto domanda o si è già in Ape Social o Ape Volontaria non si può fare domanda per quota 100 o altre forme pensionistiche.
Non ci sono paletti per come è stato scritto il decreto. Valgono sempre le stesse regole, quindi per utilizzare i contributi figurativi bisogna avere 35 anni di contributi effettivamente versati e si possono usare fino ad un massimo di 5 anni.
Sia per le pensione anticipata a 42 anni e 10 mesi per gli uomini (1 in meno per le donne) che per quota 100 o per opzione donna una volta che sono stati maturati sia i requisiti anagrafici che contributivi per andare in pensione occorre aspettare di rientrare nelle finestre, che ad esempio perl'anticipata sono di 3 mesi. In questo periodo si deve di solito lavorare, anche perchè non si ha la pensione, seppur maturata. Se si decide di stare a casa non si ha nè lo stipendio nè la pensione in quel periodo
Occorre richiedere il certificato Ecocert dove si hanno tutti i contributi certificati versati e la propria storia contributiva. Attenzione che i tempi possono essere anche un pò lunghi e passare anche 5 settimane dalla domanda prima di averlo