Quali sono gli emendamenti ancora da discutere alla Camera proposti da maggioranza, opposizioni e sindacati. E ve ne sono di nuovi. I tempi previsti.
Oggi giovedì è l’ultimo giorno disponibile per presentare emendamenti al decreto pensioni alla Camera, a meno di eventuali proroghe, che inizieranno poi ad essere discussi in Commissione Lavoro alla Camera. E il 13 marzo, stando alle ultime notizie, è stata convocata dal vicepremier Di Maio una nuova riunione con i sindacati per rivedere anche gli emendamenti da loro proposti, gli stessi, quasi, del Pd. L’intenzione del governo, stando alle ultime notizie, è quella di arrivare il 18 marzo alla prima convocazione in Aula, come programmato qualche giorno fa, in modo da votare entro il 18-19 Marzo 2019.
E’, tuttavia, possibile che i lavori possano anche arrivare al 28 marzo, del resto si rimarrebbe comunque nei tempi, considerando i 60 giorni per la conversione del decreto in legge ufficiale ed essendo partito l’iter a fine gennaio c’è tempo fino a fine mese. Per evitare eventuali problemi o rallentamenti sulle domande delle pensioni, però, si cercherà di chiudere prima la partita sul decreto pensioni. Molto comunque dipenderà da quanto andranno avanti le discussioni sugli emendamenti lasciati in sospeso in Senato e su quelli aggiunti, in quanto ci sono nuovi mendamenti che la maggioranza Lega-M5S vuole presentare
Gli emendamenti che si apprestano ad essere discussi alla Camera sono, in realtà, quelli già proposti e lasciati in sospeso in Senato, dove sono state approvati solo pochissime novità che riguardano aumento della somma del Tfs da 30 a 45mila euro da erogare subito agli statali che decidono di andare in pensione con la quota 100; sospensione dell’erogazione della pensione ai condannati in via definitiva a pene di almeno due anni per reati legati ad associazione mafiosa e terrorismo; ed estensione della pace contributiva.
Tra gli emendamenti ancora da discutere e per la maggioranza particolarmente significativi vi sono:
Ulteriori emendamenti che la maggioranza sta preparando riguardano in generale il mondo del lavoro e i diritti dei lavoratori. Infatti, con particolare riferimento ai lavoratori iscritti alla gestione separata dall’Inps (professionisti, partite, etc), l’intenzione sarebbe quella di ampliare tutele e protezioni per categorie di persone che al momento ne hanno di scarse, permettendo a questi stessi lavoratori di beneficiare di indennità di disoccupazione, malattia, ricovero ospedaliero, maternità e congedi parentali con il versamento anche di un solo mese di contributi nell’arco dell’ultimo anno invece dei tre mesi che sono attualmente richiesti per avere gli appena citati benefici.I
Insieme a questo emendamento, gli altri pronti ad arrivare riguardano: nuove tutele per i rider che prevederebbero obbligo di assicurazione Inail, divieto della retribuzione con cottimo, obbligo da parte delle imprese del food delivery di fare almeno 6 ore di formazione sulla sicurezza e di fornire i dispostivi di protezione;revisione degli organi collegiali territoriali della scuola, definendo competenze e responsabilità, cancellando sovrapposizione di funzioni, e ridefinendone competenze e responsabilità dei dirigenti scolastici;istituzione un fondo per i cosiddetti workers buyout, cioè gli ex dipendenti di imprese sottoposte a procedure concorsuali che costituiscono cooperative per rilevare le stesse aziende in fallimento, per dar loro diritto di prelazione per l’affitto o l’acquisto di aziende o rami di azienda.