Quali potenziali novità per le pensioni
La squadra di governo è adesso completa e tutte le caselle sono state riempite. Quali potenziali novità per le pensioni con le nomine ai ministeri chiave?
Oggi martedì 17 settembre 2019 abbiamo deciso di valutare le nomine del secondo governo Conte in relazione alle novità per le pensioni. In particolare concentriamo l'attenzione sulle pensioni in riferimento a quota 100, opzione donna, quota 41, e alle posizioni dei viceministri e dei sottosegretario nominati in questo nuovo esecutivo a firma Movimento 5 Stelle e Partito democratico.
Non tutti, naturalmente, ma solo quelli legati alle pensioni e dunque le nomine di sottogoverno al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, interessato all'aspetto normativo e sociale delle previdenza, e al Ministero dell'Economia, il salvadanaio per il finanziamento delle novità per le pensioni. Come è possibile notare, i due dicasteri sono perfettamente equilibrati tra le parti e di conseguenza è difficile credere in uno sbilanciamento da una parte o dall'altra.
Le prime due figure di riferimento da tenere in considerazione nel Ministero dell'Economia e le potenziali novità per le pensioni sono quelle dei vice del potente ministro Roberto Gualtieri. Si tratta di
Alla luce delle posizioni assunte nel recente passato, all'interno e all'esterno del primo governo Conte, tutto lascia immaginare il mantenimento di quota 100 ovvero della principale novità per le pensioni introdotta nel 2019. L'obiettivo dichiarato è lasciare in vigore questo strumento per andare prima in pensioni fino al 31 dicembre 2021 ovvero fino alla scadenza del triennio di sperimentazione. E anche la nomina dei tre sottosegretari va in questa direzione:
Balza subito all'occhio la scelta di questo governo di non assegnare alcun vice al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. La senatrice Nunzia Catalfo del Movimento 5 Stelle avrà come soli referenti politici della sua azione due sottosegretari:
In questo caso le posizioni sono più sfumate, soprattutto nel caso di Di Piazza, le cui competenze vanno cercate nell'ambito del credito e del microcredito. Puglisi ha invece maturato una maggiore esperienza politica e in passato ha appoggiato le norme di legge sull'introduzione della cosiddetta quota 96 per lavoratori e lavoratrice del mondo della scuola. Allo stesso tempo ha sostenuto il riconoscimento della pensione anticipata per malati e per chi si trova in condizioni fisiche disagiate per lavorare.