Pensioni novita maxi manovra correttiva
Prospettive per ulteriori novità pensioni con possibile procedura di infrazione da parte dell’Ue e nuovo atteso giudizio rating
Il prossimo mese di giugno potrebbe portare ad una procedura d’infrazione da parte della Commissione europea: la situazione dei conti italiani sembra peggiorare, secondo le ultime notizie, i giudizi delle agenzie di rating sono negativi, le novità di quota 100 e reddito di cittadinanza non sembrano prospettare alcun miglioramento sperato. Il quadro non è certo positivo ma la strada per novità per le pensioni potrebbe essere in salita.
Qualche tempo fa si parlava di un tesoretto di 500 milioni risparmiato quest’anno da quanto stanziato per il reddito di cittadinanza e la novità pensioni di quota 100, soldi che potrebbero essere destinati ad ulteriori novità pensioni ma che la Lega vorrebbe spostare per la flat tax. I soldi effettivamente ci sono e la strada per le novità per le pensioni, stando alle ultime novità ad oggi martedì, sarebbe tutta in salita per quanto riguarda i piccoli miglioramenti auspicati.
Tuttavia, la situazione negativa relativa ai conti e la posizione dell’Europa, che potrebbe chiedere la procedura di infrazione già il prossimo mese di giugno, insieme al prospettato giudizio negativo dell’agenzia di rating Standard’s & Poor che potrebbe abbassare il rating dell’Italia tra due mesi, potrebbero prospettare una nuova maxi manovra già annunciata per giugno da fare poi in autunno o ad una manovra correttiva già a giugno per evitare la procedura di infrazione e l’abbassamento del rating da parte di S&P.
Il 5 giugno, infatti, con la pubblicazione dei Country Report, potrebbe essere aperta la procedura per debito in base all’articolo 126.3 del Trattato già attivato e ritirato in passato, e potrebbe essere imposto al nostro Paese un rafforzamento della manovra per il 2020, considerando che per il 2018 il miglioriamo è stato zero mentre la Commissione si aspettava uno 0,3 punti e quest’anno è previsto un peggioramento e per il 2020 Bruxelles si prepara a chiedere uno 0,6 (circa 10 miliardi) contro i circa 3,5 (lo 0,2 del Pil) ipotizzati dall’Italia.
Stando a quanto riportano le ultime notizie ad oggi lunedì, e alla luce delle posizioni di Ocse e Ue sulle ultime novità pensioni approvate dall’Italia, l’intenzione del governo Conte sarebbe quella di andare incontro ad alcune richieste presentate dall’Europa, a partire dalla transitorietà della novità pensioni di quota 100.
Secondo l’Europa, infatti, la quota 100 deve rimanere solo fino al 2021, in via sperimentale come approvata, ma sarà necessario mettere nero su bianco che non vi sarà alcuna proroga per la quota 100 e che altre novità per le pensioni non potranno essere realizzate, mentre, d’altro canto, sembra si stia andando incontro al rischio di un aumento reale dell’Iva e delle accise sulla benzina.
Non è un quadro certamente semplice da sbrogliare quello che si delinea, con una economia che ristagna e che non prospetta alcun movimento e soprattutto miglioramento tale da consentire ulteriori novità pensioni importanti. L’unica strada che si potrà percorrere potrebbe solo essere quella di lievi miglioramenti a misure per le pensioni già in essere. Ma anche su questi occorrerà, chiaramente, discutere.