Pensioni 2022, quando nuove pensioni anticipate in vigore. E quota 100 salta?
Maggioranza divisa sulle nuove pensioni anticipate 2022, sindacati sempre più intenzionati a rilanciare sulle loro richieste senza alcun passo indietro ma, anzi, convinti ad andare fino in fondo, con proteste e manifestazioni in piazza se il governo non farà qualcosa di effettivamente nuovo e concreto per rivedere l'attuale sistema pensionistico.
E l'incerto quadro politico del momento potrebbe anche cambiare le carte in tavola sul destino di quota 100, che al momento dovrebbe rimanere in vigore fino alla sua naturale scadenza, cioè il 2022, permettendo di andare in pensione prima a 62 anni di età e con 38 anni di contributi ancora fino al 31 dicembre 2022. Ma sarà davvero così? Quando ci saranno nuove pensioni anticipate in vigore? E quale sarà il destino della quota 100?
Sui tempi di entrata in vigore delle nuove pensioni anticipate 2022 tanto in discussione tra governo e sindacati al momento regna l’incertezza. O meglio: stando a quanto anticipato in questi ultimi giorni dal ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, all’indomani del primo tavolo di confronto tra governo e sindacati tenutosi lunedì, novità pensioni anticipate 2022 potrebbero arrivare con la prossima Legge di Bilancio, considerando l’annuncio di una prima stesura di possibili novità nella prossima Nadef, Nota di aggiornamento al Def il prossimo mese di settembre per poi, appunto, essere inserite nella prossima Legge di Bilancio.
Ma a parte annuncio e parole non ci sono al momento, ovviamente, certezze che i tempi in tal senso vengano rispettati. E’ possibile, come detto, che novità pensioni saranno nella prossima Legge di Bilancio, pronte pertanto a partire già dal 2022, come è possibile che saranno ancora rimandate.
Se incerti sono ancora i tempi di attuazione di novità pensioni anticipate, altrettanto incerte sono le stesse novità da approvare considerando le diverse ipotesi di cambiamento al momento sul tavolo. I sindacati sono compatti e unanimi nelle richieste di novità pensioni anticipate e non solo tra:
Anche M5S, Lega, sindacati e presidente dell’Inps Tridico ritengono che la quota 100 debba comunque rimanere fino al 2022 per non creare disagi e incertezze nei pensionati che hanno già deciso di usare tale sistema per anticipare il momento dell’uscita.
Ma nella maggioranza non tutti sono dello stesso parere: il Pd (con Orlando e non solo) e Italia Viva criticano la quota 100 e se ulteriori misure dovessero essere messe a punto entro l’anno, allora la stessa quota 100 potrebbe saltare già dal prossimo anno ed essere sostituita da una nuova forma di flessibilità in uscita per evitare lo scalone che potrebbe crearsi con l’esaurirsi della misura.
E anche il Ministro dell'Economia Gualtieri sarebbe propenso a trovare da subito una sluzione alternativa a quota 100. L'idea sarebbe quella di togliere quota 100 dal 2022 e con i soldi risparmiati sostituirla con forme di uscita flessibile da subito ritenute più giuste per tutti.
E ora con la vittoria delle elezioni in Emilia Romagna e un M5S più debole, l'attacco a quota 100 prende di nuova quota.
L’ipotesi condivisa dalla maggioranza dei partiti per novità pensione anticipata potrebbe prevedere l’uscita a 64 anni di età con 38 anni di contributi e ricalcolo contributivo dell’assegno e se davvero una riforma verrà approvata entro la fine di quest’anno la quota 100 potrebbe essere a rischio.
Ad affiancare la nuova soluzione di uscita anticipata anche:
Alla luce delle ipotesi delle novità pensioni anticipate 2022 sul tavolo, ciò che ci si chiede è se e quando qualcosa effettivamente cambierà e quale sarà il reale destino di quota 100 ma anche delle altre forme pensionistiche attualmente in vigore di uscita anticipata come opzione donna e ape social.
Stando alle ultime notizie, sembrerebbe traballare il piano di lasciare quota 100 fino alla sua naturale scadenza, vale a dire fino alla fine del 2022 e se la riforma delle pensioni di cui tanto si sta discutendo dovesse effettivamente essere approvata entro l’anno, è possibile che la quota 100 nel 2022 salti sostituita già dal prossimo anno da una soluzione pensionistica.
Salterebbe anche l’opzione donna, ipotesi già tirata in ballo in questi giorni, se dovessero essere approvati gli sconti contributivi tanto richiesti per agevolare le uscite delle donne, mentre per quanto riguarda l’ape social resta ancora molto da discutere, considerando che c’è chi vorrebbe potenziarla, come detto, e renderla strutturale ma anche chi, con distinzione delle tipologie di lavori, perché i lavori non sono tutti uguali per cui tutti non possono andare in pensione seguendo le stesse regole, e misure ad hoc per lavoratori usuranti e gravosi, punta anche alla sua cancellazione.
Resta da capire, in realtà, se e cosa di farà davvero entro l’anno per sapere quale sarà il futuro del sistema pensionistico italiano con eventuali novità o conferme.