Pensioni, preoccupanti dichiarazioni del presidente Inps
Molte attività di lavoratori autonomi e commercianti siano ferme al palo, con la conseguenza della riduzione se non dell'azzeramento dei contributi versati per le pensioni.
Il grande caos provocato dalla diffusione del contagio del coronavirus si riflette in pieno anche sulle pensioni con incertezze provocate dalle recentissime dichiarazioni di Pasquale Tridico, presidente dell'Inps.
Sono dichiarazioni che analizzeremo nel dettaglio, ma che ci sorprendono per la poca tempestività con cui sono state rilasciate. Non contestiamo il contenuto delle affermazioni in sé, anche se le paure sono in realtà poco fondate, ma quanto il momento poco opportuno in cui renderle pubbliche.
Queste sono infatti settimane di grande incertezza e di confusione con ripercussioni a più livello. Non solo quello sanitario, come è facile immaginare, ma anche economico ed occupazionale.
Soprattutto sotto questo secondo punto di vista, è noto come molte attività di lavoratori autonomi e commercianti siano ferme al palo, con la conseguenza della riduzione se non dell'azzeramento dei contributi versati.
In buona sostanza, le casse dell'Istituto nazionale delle previdenza sociale finiscono per ritrovarsi un po' più vuote. Vediamo in questo articolo
Ebbene, per il presidente dell'Istituto nazionale della previdenza sociale, ci sono i soldi per pagare le pensioni fino al momento in cui è stato sospeso il versamento dei contributi. Quindi fino a maggio - sono le parole di Tridico - non c'è problema di liquidità. E dopo?
Tridico non ha confermato o escluso alcuno scenario, tuttavia ha fatto presente che l'Inps può accedere a un tesoretto che è il Fondo di Tesoreria dello Stato. E in ogni caso, ha quindi aggiunti, per il mese di aprile si aspetta un altro decreto che dovrà anche dire cosa succederà alla sospensione dei contributi.
Va da sé che in un periodo come questo in cui la sensibilità della popolazione è piuttosto alta e l'incertezza e la superficialità nell'approfondimento delle informazioni la fanno da padrone, dichiarazioni come queste non possono che scatenare il panico tra i pensionati e più in generale tra chi le legge o le ascolta.
Sono in realtà numerose le ragioni per cui non serve andare nel panico. In prima battuta è evidente come questa crisi economica, occupazionale e sanitaria sia temporanea e destinata a terminare, indipendentemente da quanto tempo serva.
In seconda battuta, l'Inps è un ente tutelato dallo Stato, pronto a coprire eventuali necessità di liquidità, come del resto è accaduto in passato.
Sono quindi infondate le voci che circolano sul web sul possibile mancato pagamento delle pensioni, magari alimentate da queste ultime dichiarazioni non proprio molto chiare del presidente dell'Inps.