A voler recitare una parte da protagonista sulle novità per le pensioni è il presidente dell'Istituto nazionale della previdenza sociale.
Pensioni ultime notizie e ultime, ultimissime notizie e pensioni novità (AGGIORNAMENTO ore 19:53): Tra i pochi piano realmente presentati vi sono stati quelli dell'Isituto di Previdenza che hanno richiesto novità per le pensionia 360 gradi precisando quando, come potrebbero funzionare e anche i soldi necessari. E non meraviglia la critica alle novità per le pensioni delle mini pensioni così come a tutte quelle che non riguardano un ordine sistemico e che come altre già fatte hanno creato solo spese maggiori e malcontenti. Un attacco ancora una volta duro e senza peli sulla lingua dell'Istituto di Previdenza, ma su cose in cui tanti credono e sono convinti e che habnno già pensato di loro. Per quanto riguarda le novità per le pensioni ricordiamo che il piano costerebbe intorno ai 7-10 miliardi e prevede:
- pensioni novità con assegno universale per chi è senza occupazione dai 50 o 55 anni in su con quoziente familiare
- pensioni novità con quota 100 con penalità più alte.
- pensioni novità per quota 41 e per chi ha fatto occupazioni pesanti da verificare nelle modalità, ma con penlità ridotte o assenti.
- pensioni novità ricalcolo pensioni più alte per dare soldi in una sorta di aiuto mutalistico
- pensioni novità cumulo contributi grtuito da una gestione all'altra e semplificato.
Pensioni ultime notizie e ultime, ultimissime notizie e pensioni novità (AGGIORNAMENTO ore 23:07): Nella confusione e nelle polemiche delle novità per le pensioni su cui continuano a soffermarsi inesorabilmente le principali ultime notizie e ultimissima, rientra anche dopo un periodo di silenzio l'Istituto di Previdenza e lo fa nel solito modo non scontato chiedendo novità per le pensioni strutturali, profonde e radicali.
C'è anche l'Istituto nazionale della previdenza sociale in prima linea nella definizione di novità per le pensioni. Nonostante i recenti incontri con le forze sociali, l'esecutivo tende a seguire lungo la rotta piuttosto solitaria che ha tracciato, ma a differenza del passato c'è un Istituto di previdenza intenzionato a ricoprire un ruolo attivo. I pilastri del progetto del suo presidente sono noti da tempo: assegno universale, unificazione dei trattamenti, armonizzazione dei regimi, le uscite un po' prima rispetto a quanto previsto dalle norme attuali, anche pagando una percentuale di penalizzazione, maggiori contributi aggiuntivi.
Entrando nei dettagli operativi, il presidente dell'Istituto nazionale della previdenza sociale si è detto favorevole, sin da giorno del suo insediamento, all'applicazione con alcuni aggiustamento della cosiddetta quota 100 intesa come somma di età anagrafica e anni di contribuzione, di quota 41 (solo anni di contributi versati) con penalità minime per chi ha iniziato a lavorare in giovane età, l'introduzione di una rete di protezione sociale almeno dai 55 anni in su. In particolare, la proposta consiste nel prevedere un assegno garantito pari a 500 euro al mese per una famiglia con almeno un componente ultracinquantacinquenne.
Il trasferimento, che prende il nome di Sostegno di inclusione attiva, prende come riferimento la famiglia, intesa come nucleo che condivide la stessa abitazione. Nel caso in cui nel nucleo familiare vi siano altre persone, l'ammontare della prestazione è pari all'importo per un single moltiplicato per la scala di equivalenza Ocse modificata, che tiene conto delle economie di scala che si raggiungono condividendo la stessa abitazione. La famiglia di riferimento è il nucleo allargato così come definito ai fini Isee. Questo significa che non solo l’ultra55enne, ma anche eventuali figli disoccupati beneficiano del trattamento.
Provando a fare un esempio concreto, nel caso di una famiglia di due adulti, di cui uno con più di 55 anni, poiché il parametro della scala Ocse modificata per questa tipologia familiare è pari 1.5, la famiglia avrebbe diritto a un reddito minimo pari a 750 euro al mese. Se la somma dei redditi da lavoro mensili di queste due persone fosse pari a 500 euro al mese, il valore della prestazione ricevuta ammonterebbe a 250 euro. Critica invece la sua posizione rispetto alle mini pensioni con penalizzazioni su cui Palazzo Chigi è al lavoro. La ragione delle sue perplessità è semplice: rate ventennali di ammortamento rappresento una riduzione pressoché permanente della pensione futura.
Stando a quanto ipotizzato dall'esecutivo nel suo piano sulle novità per le pensioni, i lavoratori a cui mancano fino a tre anni dalla maturazione del requisito per il congedo possono ritirarsi accettando una penalità nell'assegno previdenziale. Il presidente dell'Istituto nazionale della previdenza sociale fa però notare che continuando a lavorare, il contribuente potrebbe accumulare un più alto montante contributivo e dunque il diritto a una pensione più alta.