Pensioni ultime notizie mini pensioni, quota 41 a Mi Manda Rai Tre, Politics, Di Martedì da Padoan, Di Battista, Nannicini

di Chiara Compagnucci pubblicato il
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Posizioni espresse da Di Battista, Nannicini, Camusso ad Ansa, Mi Manda Rai Tre, Politics su novità per le pensioni e non solo: i temi importanti per i cittadini

Pensioni ultime notizie e ultime, ultimissime notizie e pensioni novità (AGGIORNAMENTO ore 9:40):  Nella trasmissione di Martedì ha lasciato un pò perplessi il discorso di Padoan dedicato alle mini pensionin particolare. Sia gli esempi fatti che l'assicurazione non compresa, riportano calcoli e indicazioni contrari alle ultime notizie e ultimissime dette dallo stesso decisore delle novità dlle pensioni come Nanninici e tutto questo apre a nuovi dubbi.

Pensioni ultime notizie e ultime, ultimissime notizie e pensioni novità (AGGIORNAMENTO ore 19:47): Come previsto, le novità per le pensioni sono state analizzate e approfondite dai talk show politici del martedì. I principali esponenti della maggioranza coinvolti nelle scelte hanno cercato di fare luce sull'impatto dei provvedimenti, ma come emerso dalle ultime e ultimissime notizie, non c'è ancora completa chiarezza sull'efficacia di quanto predisposto.

Pensioni ultime notizie e ultime, ultimissime notizie e pensioni novità (AGGIORNAMENTO ore 22:45): Ci si aspettano delle novità per le pensioni o, forse, per meglio dire, sarà più probabile un forte dibattito che però potrebbero essere foriero di emendamento e novitò per le pensioni stesse miglioratve importanti. Intanto da Nannicini lultime notizie e ultimissime ufficiali che confermano quanto da noi finora scritto

Alessandro Di Battista del M5S, dopo aver presieduto alla manifestazione di oggi, 188 ottobre, organizzata dai gruppi online a Roma, davanti a Montecitorio, dove ha parlato di novità per le pensioni, voto istituzionale e ruolo degli istituti di credito nei processi di cambiamento del nostro Paese, questa sera sarà ospite di Politics, tal show di Rai Tre, durante il quale tornerà a parlare di voto istituzionale e del motivo per cui bisognerebbe votare no, non un voto di protesta contro il premier ma contro un sistema che, secondo Di Battista, non va proprio bene. Per l’esponente del M5S è necessario rilanciare la centralità dei cittadini, ponendo al centro di interessi e obiettivi del mondo politico i reali bisogni di giovani, lavoratori e pensionati che rappresentano la nostra società ma che vengono puntualmente messi ai margini e le ultime novità per le pensioni definite, tra mini pensione e quota 41 limitate, con troppi paletti e quasi discriminatorie, ne sono una dimostrazione. Con le ultime novità per le pensioni, infatti, nulla è stato fatto per quei giovani oggi del tutto fuori dal mondo occupazionale ma che rappresentano la possibilità di una spinta alla produttività e quindi alla crescita economica in generale.

E fuori dal mondo lavorativo, si precludono per loro anche le opportunità della creazione di un futuro pensionistico certo. E’, dunque, necessario cambiare le cose e per farlo, per Di Battista, bisogna partire dal no al voto di dicembre, perché le attuali novità per le pensioni che non piacciono e non convincono, perché ‘obbligare’ i cittadini ad accendere una sorta di mutuo 20ennale per poter finalmente avere il proprio diritto alla pensione, maturata dopo u’intera vita trascorsa a lavorare, rappresenta una vera e propria presa in giro. Se a Plitics sarà ospite Di Battista, a Mi Manda Rai Tre è il consigliere economico di Palazzo Chigi Nannicini  a fornire risposte e ulteriori chiarimenti sulle ultime novità per le pensioni e in particolare sulla quota 41. Nannicini ha spiegato che per andare in pensione con 41 anni di contributi prima dei 63 anni di età e senza alcun onere bisogna sì aver maturato i 12 mesi di contributi entro il 19esimo anno di età ma bisogna anche, contemporaneamente, soddisfare le atre condizioni richieste, vale a dire ritrovarsi a vivere in situazioni di particolari difficoltà, essere quindi rimasti senza occupazione, per esempio, essere invalidi o malati gravemente, essere impegnati in occupazioni faticose e pesanti.

Questa precisazione è stata fornire dopo che il Sole e altre fonti di informazione avevano riportato l’ipotesi che la quota 41 potesse valere solo maturando un anno di contribuzione entro il 19esimo anno di età, senza necessità di soddisfare le altre condizioni richieste. Nanninicini, però, sottolinea anche che per quanto riguarda le liste di occupazioni faticose e invalidità si è ancora in attesa di una loro definizione precisa e puntuale.

Ancora fortemente critica, poi, la posizione della leader della Cgil Camusso nei confronti di alcuni dei provvedimenti messi a punto dalla maggioranza e da approvare entro la fine dell’anno: se fino a qualche giorno fa si diceva d’accordo sulla buona intesa trovata con la maggioranza sulle novità per le pensioni, anche se auspicava ulteriori miglioramenti, contenta della richiesta accolta di aumento della soglia di reddito (passata da 1.350 a 1.500 euro lordi) entro la quale la mini pensione sarà senza oneri, la Camusso si è detta, durante un'intervista all'Ansa, decisamente in disaccordo con la decisione di dare nuovamente soldi a pioggia alle imprese.

Se il budget è ristretto, secondo la Camusso, i provvedimenti da attuare dovrebbero essere ben equilibrati, cosa che invece non sta del tutto accadendo e la dimostrazione sono i tanti soldi che si intendono investire nel cosiddetto piano Industria 4.0 per rilanciare gli investimenti e misure a sostengono delle imprese. Critica anche nei confronti dei soldi, sempre pochi, stanziati per il rinnovo della contrattazione pubblica. Per la Camusso le grandi mancanze della maggioranza su temi fondamentali proprio come i contratti pubblici o le novità per le pensioni tanto richieste contribuiscono solo a far calare un clima di fiducia già fin troppo basso nel nostro Paese e questo certamente non giova.