Pensioni ultime notizie mini pensioni, quota 41, quota 100 problema ulteriore accanto con pensioni reversibilità

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Scoppia il caso delle pensioni di reversibilità, anche per le donne, ma l'Istituto nazionale per la previdenza sociale smentisce tutto.

Pensioni ultime notizie e ultime, ultimissime notizie e pensioni novità (AGGIORNAMENTO ore 19:44): Nonostante le smentite, c'è ancora preoccupazione dalle ultime e ultimissime notizie sulle mosse dell'Istituto nazionale della previdenza sociale, quando inizierà a ricevere i flussi di informazioni patrimoniali dei circa 3 milioni di cittadini interessati alla reversibilità. Applicherà il documento interno che di fatto parifica le prestazioni previdenziali a quelle assistenziali, introducendo così un'importante novità per le pensioni?

Pensioni ultime notizie e ultime, ultimissime notizie e pensioni novità (AGGIORNAMENTO ore 22:45): L'Istituto nazionale per la previdenza sociale continua a gettare acqua sul fuoco, ma la questione degli pensioni di reversibilità non è stata chiarita fino in fondo. Al di là dei dettagli, rispetto a cui invitiamo a leggere le ultime e ultimissime notizie spiegate sotto, appare evidente come le novità per le pensioni compreso questo ultimo argomento continuino a rappresentare una materia molto spinosa.

Alle tante incertezze sulle novità per le pensioni si è ora aggiunto il caso del taglio degli assegni di reversibilità. In buona sostanza, l'Istituto nazionale per la previdenza sociale ha recepito una circolare retroattiva che riduce la platea degli aventi diritto e che lega il reddito da pensione al Trattamento di fine rapporto, al possesso di Btp e alle abilitazioni. Il problema, come sollevato da una interrogazione parlamentare ad hoc, è che l'Istituto non ha l'obbligo di comunicare le novità, provocando così il rischio di dover restituire parte della somma percepita. Si capisce l'impatto di questo provvedimento dall'ampia platea degli interessati.

La pensione ai superstiti spetta infatti al coniuge, anche separato o divorziato, se titolare di assegno di mantenimento o divorzile; ai figli che alla data della morte del genitore siano minorenni, inabili, studenti o universitari tra 18 e 26 anni, e a carico alla data di morte; ai nipoti minori se a carico; in mancanza del coniuge, di figli o nipoti, può andare ai genitori non sotto i 65 anni, non titolari di pensione, che alla data di morte del lavoratore o del pensionato siano ancora a carico; sempre in mancanza delle altre figure a fratelli celibi inabili e sorelle nubili inabili.

Tuttavia, a onor di cronaca, si segnala la precisazione dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale, secondo cui la circolare non prevede cambiamenti e novità nel calcolo dell’importo della pensione di reversibilità e che si tiene conto solo dei redditi assoggettabili a Irpef. Tra quelli che, in base alle rilevanze e all'interrogazione parlamentare, che potrebbero essere comunicati all'Istituto nazionale per la previdenza sociale, in quanto non dichiarati nei modelli 730 o Unico, ci sono redditi di lavoro dipendete prestato all'estero; redditi di interessi bancari, postali, dei BOT, dei CCT e altri titoli di Stato, proventi di quote di investimento, soggetti a ritenuta d'acconto alla fonte a titolo di imposta o sostitutiva dell'Irpef.

E ancora: prestazioni assistenziali in denaro erogate dallo Stato o altri enti pubblici o Stati esteri; trattamenti di fine rapporto e relative anticipazioni; prestazioni assistenziali in denaro erogate dallo Stato o altri enti pubblici; altri redditi non assoggettabili a Irpef; redditi derivanti a quote di pensione trattenute dal datore di lavoro; arretrati di lavoro dipendente prestato in Italia e all'estero; arretrati di integrazione salariale.

E tra i problemi nei problemi che, si sussurrava nel corso delle riunioni tra maggioranza e forze sociali, poteva essere inserito in questo nuovo pacchetto delle novità per le pensioni c'è quello della posizione delle donne. Stando infatti alle indiscrezioni, l'assegno di reversibilità potrebbe essere legato all'Indicatore della situazione economica equivalente, il cosiddetto Isee. La conseguenza sarebbe presto detta: il reddito da pensione nel caso di reversibilità verrebbe legato al "benessere" e non sarebbe ritenuto un diritto, neanche nei casi di disoccupazione forzata per la necessità, ad esempio, di dover prendere cura di figli e familiari.