Chiesti cambiamenti e miglioramenti anche per il trattamento previdenziale per il personale dei comparti difesa, sicurezza e soccorso pubblico.
Novità pensioni anche per il personale dei comparti difesa, sicurezza e soccorso pubblico. A invocare l'apertura di un tavolo di ragionamento con Palazzo Chigi sono state le organizzazioni sindacali di categoria con uno scopo ben precise: bloccare l'adeguamento della speranza di vita, pari a quattro mesi ogni due anni, e rivedere le norme sulla previdenza integrativa. Qual è la situazione aggiornata dei requisiti per il pensionamento di vecchiaia per il comporto difesa, sicurezza e soccorso pubblico? Viene richiesto il raggiungimento di 60 anni di età, ma con alcune eccezioni ben precise.
In particolare sono chiesti 61 anni per i generali delle Forze armate, di divisione nell'Esercito o gradi corrispondenti; 62 anni per i generali di brigata della Guardia di finanza del ruolo aeronavale; 63 anni per i generali delle Forze armate, di corpo d'armata nell'Esercito o gradi corrispondenti; 65 anni per alcuni altre tipologie di generali appartenenti alle Forze armate. Secondo Franco Giancarlo, segretario della Confals vigili del fuoco, va anche affrontata la situazione delle pensioni per il personale tecnico-amministrativo e tecnico-informatico, "che ha subito delle pesantissime penalizzazioni rispetto ad analogo personale del comparto sicurezza e difesa".
In parallelo prosegue il lavoro della commissione Difesa a Montecitorio sulla definizione delle disposizioni in materia di organizzazione del personale delle Forze armate con inevitabili conseguenze sul fronte delle novità pensioni e delle funzionalità amministrative. L'organismo parlamentare ha tra l'altro chiesto di permettere i passaggi di personale militare in esubero rispetto alle esigenze della Difesa nei ruoli del personale civile di altre amministrazioni pubbliche. Per la commissione, Palazzo Chigi deve promuovere una previsione di rango primario per favorire il passaggio di personale militare in altri ambiti lavorativi, prevedendo il riconoscimento del periodo di carriera, giuridica ed economica, già maturato nelle Forze armate.
Chiesta anche la promozione di iniziative per garantire la realizzazione di un programma di allargamento della dotazione degli alloggi di servizio per il personale militare, non solo ricorrendo alla costruzione, all'acquisizione e alla ristrutturazione di alloggi di servizio con risorse pubbliche, ma anche individuando modalità aggiuntive. Invocata ancora maggiore velocità nella definizione del programma pluriennale di dismissione degli immobili non più utili per le esigenze istituzionali della Difesa, oltre che di quelli posti all'asta.