Per chi aumenta o diminuisce (e i motivi) cedolino pensione reversibilità, vecchiaia, invalidità a Luglio

di Marianna Quatraro pubblicato il
Per chi aumenta o diminuisce (e i motivi

Quali sono i motivi per cui diminuiscono o aumentano gli importi delle pensioni di reversibilità, vecchiaia, invalidità del mese di Luglio

Per chi aumenta o diminuisce (e i motivi) cedolino pensione reversibilità, vecchiaia, invalidità a Luglio? A Luglio cambiano ancora gli importi delle pensioni di reversibilità, vecchiaia, invalidità sia con aumenti e sia con riduzioni a seconda del pensionato che ha diritto a percepire il trattamento e quale trattamento. 

  • Per chi aumenta e perchè cedolino pensione reversibilità, vecchiaia, invalidità a Luglio
  • Per chi diminuisce a luglio cedolino pensione reversibilità, vecchiaia, invalidità 

Per chi aumenta e perchè cedolino pensione reversibilità, vecchiaia, invalidità a Luglio

Aumenta il cedolino delle pensioni di reversibilità, vecchiaia, invalidità a Luglio le pensioni per chi ha diritto a percepire la quattordicesima di pensione perché all’aumento delle pensioni dovuto alla normale rivalutazione pensionistica al 7,3% si aggiunge anche quello della quattordicesima e aumenta la pensione di luglio per chi percepisce le pensioni minime.

Partendo dalla quattordicesima, hanno diritto a percepire la pensione i pensionati con almeno 64 anni di età e che siano già titolari di trattamenti, come:

  • pensione di vecchiaia;
  • pensione anticipata ordinaria (a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e a 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne);
  • pensione di reversibilità ai superstiti;
  • pensione di invalidità o di inabilità.
La quattordicesima di pensione sarà, inoltre, leggermente più alta per la rivalutazione pensionistica 2023. Per calcolare la rivalutazione pensionistica 2023 sulla quattordicesima bisogna considerare il reddito massimo complessivo dei pensionati, che non deve essere 1,5 volte il trattamento minimo annuo del fondo pensioni lavoratori dipendenti, fino al 2016, e fino a due volte il trattamento minimo annuo del fondo lavoratori dipendenti dal 2017.

Considerato che il trattamento minimo per il 2023 è di 563,74 euro al mese, la quattordicesima di pensione viene erogata ai pensionati con un reddito personale (escludendo quello del coniuge) entro i 14.657,24 euro annui.

Aumenta il cedolino delle pensioni di reversibilità, vecchiaia, invalidità a luglio anche per le pensioni minime: a luglio vengono, infatti, pagati gli aumenti stabiliti per chi percepisce pensioni minime, che passano dagli attuali 563,74 a 572,20 euro e per gli over 75 aumentano da 563,74 a circa 600 euro, precisamente 599,82 euro e agli aumenti da calcolare si aggiungono anche ai relativi arretrati.

Per chi diminuisce a luglio cedolino pensione reversibilità, vecchiaia, invalidità 

Non per tutti i pensionati, però, il cedolino delle pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità aumenta. In alcuni casi, infatti, il cedolino delle pensioni di reversibilità, vecchiaia, invalidità diminuisce a luglio. I cedolini delle pensioni di luglio diminuiscono rispetto a quelli di chi riceverà aumenti per chi non prende la quattordicesima e per chi non riceve aumenti delle pensioni.
  
Il cedolino della pensione di reversibilità, vecchiaia, invalidità a luglio diminuisce anche per effetto del calcolo di trattenute e tasse, che riducono gli importi di pensione netta fino a qualche centinaia di euro. Sulle pensioni mensili, infatti, ad eccezione delle pensioni di reversibilità, si calcolano Irpef e addizionali locali, cioè Irpef regionale e comunale che soprattutto in alcuni Comuni e regioni sono molto aumentate, contribuendo pertanto a ridurre gli importi netti delle pensioni. 

Il cedolino delle pensioni di reversibilità, vecchiaia, invalidità di luglio diminuisce anche per il pagamento delle trattenute: se dai controlli effettuati dall’Inps sono emersi conguagli di imposta a credito del titolare di pensione, sono previsti rimborsi direttamente sul rateo di pensione, mentre nel caso di conguagli a debito, l’Inps procede per i per pensionati con reddito di pensione annuo di importo inferiore a 18.000 euro e debito Irpef di importo superiore a 100 euro, si procede a recuperare il debito d’imposta rateizzandolo mensilmente sulle prestazioni pensionistiche in pagamento con rate di pari importo. Il recupero può essere effettuato al massimo in 11 rate.

Per pensionati con reddito di pensione annuo di importo superiore a 18.000 euro o con reddito di pensione annuo di importo inferiore a 18.000 euro e con debito Irpef inferiore a 100 euro, sono, invece, già state effettuate le dovute trattenute nel mese di marzo scorso.