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Riviste ancora le aliquote di ricalcolo delle pensioni 2023: aumenti certi al momento solo per le pensioni minime per over 75 e chi prende pensioni più basse
Per chi e di quanto aumenti pensioni tra 500-3500 euro sono già sicuri e per chi sono incerti? Si lavora senza sosta alla definizione della nuova Manovra Finanziaria 2023 tra emendamenti e modifiche e, stando a quanto riportano le ultime notizie, il governo punta a porre la questione di fiducia, in aula, mercoledì per poi arrivare all'approvazione finale del provvedimento entro il 23 dicembre, con la rassicurazione da parte della premier Giorgia Meloni che garantisce che ci sarà la Legge di Bilancio nei tempi previsti. Vediamo quali sono le ultime novità sulle pensioni.
Mentre si discute degli ultimi ritocchi alla Manovra, la certezza del momento in tema di pensioni è solo l’’aumento delle pensioni minime che salgono a 600 euro ma solo per gli over 75 e solo per il 2023.
Si tratta di un ulteriore aumenti stabilito rispetto all’iniziale annunciato per cui le pensioni minime si fermerebbero a circa 580 euro, cosa che così resterà per chi percepisce pensioni minime e ha una età inferiore ai 75 anni.
Più ampio e complesso è invece il capitolo novità pensioni relative agli aumenti degli importi per altri pensionati per la perequazione automatica. Dal primo gennaio 2023 le pensioni saranno ricalcolate su indice al 7,3% che, come ormai sappiamo, non sarà pieno per tutti considerando che il ricalcolo con nuovo indice avviene su diverse percentuali in base alle differenti fasce di reddito.
Le percentuali di ricalcolo delle pensioni fino ad oggi erano tre, in particolare del:
Il governo Meloni aveva inizialmente annunciato la modifica di tali percentuali, aumentandole e, in base alle diverse fasce di reddite, portandole al:
Ora, però, le cose cambiano ancora: secondo le ultime notizie, sarebbero sei le nuove fasce di ricalcolo delle pensioni messe a punto dal governo. Le nuove sei fasce di ricalcolo delle pensioni per il 2023, sempre su indice al 7,3%, sarebbero le seguenti:
Salta, dunque, la perequazione pensionistica al 120% delle pensioni più basse fino a 2mila euro tornando al 100% ma per importi fino a 2mila euro saranno garantiti comunque aumenti pieni. Per chi prende, per esempio, una pensione di 1.200 euro l’aumento sarà di circa 69 euro al mese, considerando anche l’acconto del 2% già ricevuto.
Per chi prende una pensione di 1.600 euro l’aumento mensile sarà di circa 85 euro al mese che salgono a 106 euro per chi prende pensioni di 2mila euro. Si abbassa l’aumento per chi rientra nelle altre fasce di reddito rispetto alle precedenti.
Per chi prende una pensione di 3mila euro, considerando la nuova aliquota di ricalcolo al 53%, avrà aumenti mensili di 116 euro per un totale annuo di 1.500 euro circa, sempre considerando l’indice al 7,3% che però in corso d’anno potrebbe essere modificato, aumentato, con l’indice definitivo di ricalcolo delle pensioni 2023. Per chi prende pensioni da 3.500 euro, l’aumento mensile con le nuove aliquote sarebbe invece di circa 102 euro.