Quanto e come aumentano le pensioni tra i 500-2400 euro nel 2023: perché si possono già definire gli aumenti che spetteranno ai pensionati
Si preparano a cambiare ancora le pensioni degli italiani: dopo la revisione delle aliquote Irpef di quest’anno e le modifiche alle detrazioni per redditi da pensione, novità che in entrambe i casi hanno portato ad aumenti dei trattamenti, anche se in alcuni casi di poco, per il prossimo 2023 ci saranno ulteriori cambiamenti per le pensioni
Vediamo di seguito quali pensioni tra i 500-2400 euro avranno nel 2023 un aumento già sicuro e di quanto?
Quali pensioni tra i 500-2400 euro avranno nel 2023 un aumento già sicuro
Pensioni di invalidità tra rivalutazioni e ulteriori aumenti
Aumento sicuro 2023 per pensioni tra 500-2.400 euro di quanto sarà
Novità ulteriori oltre rivalutazione per ulteriori aumenti pensioni
Quali pensioni tra i 500-2400 euro avranno nel 2023 un aumento già sicuro
Si preparano ad aumentare nel 2023 le pensioni tra i 500-2400 euro, e non solo, per effetto di una legge già sicura ma che potrebbe essere accompagnata da ulteriori modifiche previdenziali per aumentare ancora gli assegni mensili.
Nell’attesa di sapere se e di quanto saranno gli ulteriori aumenti delle pensioni decisi dal governo, per effetto della rivalutazione delle pensioni che avviene ogni anno, le pensioni tra 500-2.400 euro che si preparano certamente ad aumentare sono:
pensioni di vecchiaia (67 anni di età e almeno 20 anni di contributi);
pensioni anticipate ordinarie (in uscita con 42 anni e dieci mesi di contributi per uomini e un anno in meno per le donne);
pensioni di reversibilità (ai superstiti);
pensioni di invalidità;
pensione minima;
assegno sociale.
Pensioni di invalidità tra rivalutazioni e ulteriori aumenti
Attenzione particolare meritano le pensioni di invalidità: queste pensioni saranno, infatti, soggette nel 2023 alla rivalutazione automatica delle pensioni secondo le novità previste per il prossimo anno ma anche a possibili ulteriori aumenti per tali tipologie di pensioni. Sono, infatti, diverse le richieste di ulteriori aumenti per le pensioni di invalidità dopo i minimi aumenti finora riconosciuti.
Recependo quanto sostenuto dalla Corte Costituzionale con una sentenza del 2020, che si è pronunciata sull’importo delle pensioni di invalidità erogate a chi è invalido fino al 100%, parlando di importo troppo basso e da aumentare, il governo Draghi ha annunciato aumenti delle pensioni di invalidità, il cui valore per il 2022 è di 291,98 euro.
Rispettando specifici limiti reddituali, gli aumenti stimati delle pensioni di reversibilità potrebbero portare a circa 300 euro nel 2023, considerando che il precedente aumento è stato da 285,66 euro del 2019 a 286,81 euro per il 2020. Tra rivalutazione automatica, aumenti specifici e possibili nuovi bonus, anche le pensioni di invalidità nel 2023 saranno certamente più alte.
Aumento sicuro 2023 per pensioni tra 500-2.400 euro di quanto sarà
L’aumento già sicuro che nel 2023 interesserà le pensioni tra i 500-2400 euro, e non solo, è dovuto dunque alla nuova rivalutazione pensionistica che il prossimo anno non avverrà sull’indice all’1,7% attualmente fissato ma su un indice più alto, definitivo, all’1,9% e seguirà lo schema attualmente in vigore, e cioè rivalutazione al:
100% per le pensioni fino a tre volte il minimo (fino a 2062 euro lordi);
90% per le pensioni tra tre e cinque volte il minimo (fino a 2577,90 euro);
75% per gli assegni oltre cinque volte il minimo (importi lordi oltre 2.577,90 euro).
8,5 euro per chi percepisce una pensione da 500 euro diventeranno 9,50 euro nel 2023;
10,20 euro per chi percepisce una pensione da 600 euro diventeranno 11,40 euro nel 2023;
11,90 euro per chi percepisce una pensione da 700 euro diventeranno 13,30 euro nel 2023;
13,60 euro al mese per chi percepisce una pensione da 800 euro ora diventeranno 15,20 euro nel 2023;
15,30 euro al mese per chi percepisce una pensione da 900 euro ora che diventeranno 17,10 euro nel 2023;
17 euro per chi percepisce una pensione da 1.000 euro al mese ora che diventeranno 19 euro nel 2023;
18,70 euro per chi percepisce una pensione da 1.100 euro ora che diventeranno 20,90 euro nel 2023;
20,40 euro per chi percepisce una pensione di 1.200 euro ora che diventeranno 22,80 euro nel 2023;
22,10 euro per chi percepisce pensioni da 1.300 euro al mese ora che diventeranno 24,70 euro nel 2023;
23,80 euro per chi percepisce pensioni da 1.400 euro al mese ora che diventeranno 26,60 euro nel 2023;
25,50 euro per chi percepisce pensioni da 1.500 euro al mese ora che diventeranno 28,50 euro nel 2023;
27,20 euro per chi percepisce pensioni da 1.600 euro al mese ora che diventeranno 30,40 euro nel 2023;
28,90 euro per chi percepisce pensioni da 1.700 euro al mese ora che diventeranno 32,30 euro nel 2023;
30,60 euro per chi percepisce pensioni da 1.800 euro al mese ora che diventeranno 34,20 euro nel 2023;
32,30 euro per chi percepisce pensioni da 1.900 euro al mese ora che diventeranno 36,10 euro nel 2023;
34 euro per chi percepisce pensioni da 2.000 euro al mese ora che diventeranno 38 euro nel 2023;
35,64 euro per chi percepisce pensioni da 2.100 euro al mese ora che diventeranno 40 euro nel 2023;
37,17 euro per chi percepisce pensioni da 2.200 euro al mese ora che diventeranno 41,80 euro nel 2023;
38,70 euro per chi percepisce pensioni da 2.300 euro al mese ora che diventeranno 39,33 euro nel 2023;
40,23 euro per chi percepisce pensioni da 2.400 euro al mese ora che diventeranno 41,04 euro nel 2023.
Tale rivalutazione potrebbe essere nel 2023 ancora aumentata per dare maggiore potere di acquisto ai pensionati, considerando gli attuali andamenti economici che richiedono maggiori sostegni soprattutto per chi vive con trattamenti minimi.
Novità ulteriori oltre rivalutazione per ulteriori aumenti pensioni
Altra possibilità che potrebbe portare le pensioni tra 500-2.400 euro ad aumentare ancora nel 2023, oltre la rivalutazione che scatterà in maniera automatica, è quella di riconoscimento di un nuovo bonus 2023, come probabilmente come quello di cui si parla per i prossimi mesi, vale a dire 200 euro in più da riconoscere sui trattamenti mensili che, però, ancora non si sa se sarà erogato in un’unica soluzione a dicembre o diverse tranche da 50 euro al mese da settembre a dicembre.
E’, però, anche possibile, che il governo Draghi introduca un nuovo elemento strutturale di aumento delle pensioni proprio per garantire quel poter di acquisto necessario per i pensionati ma anche per l’intera economia italiana, perché permettere ai pensionati, come ai lavoratori, di avere più soldi, significa dar loro la possibilità di effettuare più spese e, di conseguenze, dare nuovo rilancio al ciclo economico.