Quali sono le 5 particolari variabili che incidono su aumento o diminuzione importi pensioni di Luglio

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Perché e per chi aumentano o diminuiscono gli importi delle pensioni attesi per il mese di luglio: chiarimenti e spiegazioni

Quali sono le 5 variabili che incidono su aumento o diminuzione importi pensioni attesi a Luglio? Dal prossimo 3 luglio (perché il primo luglio cade di sabato) saranno pagate le pensioni relative al mese di luglio che per alcuni saranno più sostanziose, mentre per altri resteranno più o meno simili, e per altri ancora potrebbero ridursi. Si tratta di variazioni degli importi di pensione che dipendono da diversi elementi. Vediamo di quali si tratta.

  • Aumento importi pensioni a luglio per chi prende pensioni minime
  • Quanto e per chi incide su aumento delle pensioni la quattordicesima di luglio 
  • Come cambiano gli importi delle pensioni attesi a luglio con rimborsi 730
  • Come incidono su diminuzione degli importi di pensione attesi a luglio tasse e trattenute

Aumento importi pensioni a luglio per chi prende pensioni minime

Dal mese di luglio contribuiscono ad aumentare gli importi delle pensioni gli aumenti delle pensioni minime, attesi da inizio anno e che finalmente l’Inps ha annunciato a partire dal primo luglio. Stando, infatti, a quanto confermano le ultime notizie, dal primo luglio saranno pagati gli aumenti stabiliti per chi percepisce pensioni minime.

Entrando più nel dettaglio, gli importi passano dagli attuali 563,74 a 572,20 euro per le pensioni minime e per gli over 75 l'assegno aumenta da 563,74 a circa 600 euro, precisamente 599,82 euro. A tali aumenti, si aggiungo anche i relativi arretrati dovuti.

Quanto e per chi incide su aumento delle pensioni la quattordicesima di luglio 

Ad incidere, aumentando, gli importi delle pensioni di luglio c’è anche il pagamento della quattordicesima mensilità di pensione, per i pensionati che ne hanno diritto. La quattordicesima di pensione non spetta, infatti, a tutti i pensionati ma solo ai pensionati con almeno 64 anni di età e che siano già titolari di trattamenti, come:

  • pensione di vecchiaia;
  • pensione anticipata (a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e a 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne);
  • pensione di invalidità o di inabilità;
  • pensione di reversibilità ai superstiti.
Quest’anno l’importo della quattordicesima di pensione è leggermente più alta dello scorso anno per effetto della nuova rivalutazione pensionistica 2023, perché anche la quattordicesima di pensione, come le pensioni mensili, è soggetta a rivalutazione.

Per il calcolo della rivalutazione pensionistica al 7,3% nel 2023 sulla quattordicesima bisogna considerare il reddito massimo complessivo dei pensionati che possono avere la quattordicesima e che non deve essere 1,5 volte il trattamento minimo annuo del fondo pensioni lavoratori dipendenti, fino al 2016, e fino a due volte il trattamento minimo annuo del fondo lavoratori dipendenti dal 2017.

L’importo della quattordicesima mensilità dipende dagli anni di contributi accumulati e del reddito complessivo del pensionato, oscillando da un minimo di 336 euro e fino a un massimo di 655 euro ed è su tali importi che si applica la rivalutazione 2023 che contribuisce a modificare leggermente la quattordicesima per le pensioni a luglio.

Come cambiano gli importi delle pensioni attesi a luglio con rimborsi 730

Cambiano poi gli importi delle pensioni di luglio con diminuzioni rispetto alle attese per effetto dei ritardi di riconoscimento dei rimborsi 730 2023. A luglio, infatti, i pensionati attendono i primi rimborsi del 730 2023, se hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro il 30 maggio e considerando la regola del pagamento la seconda mensilità.

Secondo alcune indiscrezioni, però, i rimborsi potrebbero slittare, riducendo gli aumenti delle pensioni attesi a luglio, perché si tratta di un periodo in cui Caf e commercialisti vengono letteralmente presi d’assalto per la compilazione della dichiarazione dei redditi, per cui possono facilmente verificarsi ritardi sia per la trasmissione di molte dichiarazione dei redditi e sia per l'elaborazione dei dati che, di conseguenza, ritardano il pagamento dei rimborsi.

Come incidono su diminuzione degli importi di pensione attesi a luglio tasse e trattenute

Infine, ad incidere con diminuzioni degli importi di pensione attesi a luglio ci sono trattenute e tasse da pagare, tra Irpef e addizionali locali. 

Ancora per il mese di luglio, infatti, le pensioni sono soggette a trattenute Irpef, pagamento dell’addizionale comunale a titolo di acconto e Irpef e addizionali locali che riducono l’importo della pensione netta, ma anche al pagamento di addizionali regionali e comunali relative all’anno di imposta 2022, trattenute in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono. 

L’Inps ha, infatti, effettuato le operazioni di verifica tra l’importo delle ritenute operate e l’imposta effettivamente dovuta sull’importo totale delle somme corrisposte nel 2022, considerando eventuali detrazioni e, se i risultati delle verifiche hanno determinato conguagli a credito, sono previsti rimborsi direttamente sul rateo di pensione, se, invece, risultano conguagli a debito, l’Inps procede al recupero delle somme.

In particolare, per i per pensionati con reddito di pensione annuo di importo inferiore a 18.000 euro e debito Irpef di importo superiore a 100 euro, l’Inps recupera il debito d’imposta con rate di pari importo sulla pensione mensile e il recupero può avvenire in 11 rate.

Dunque, tra Irpef, addizionali e trattenute le pensioni di luglio possono ancora subire riduzioni da qualche decina a qualche centinaia di euro.