Quanto aumenta pensione di 500-3000 euro a Novembre-Dicembre e poi con rivalutazione a Gennaio

di Marianna Quatraro pubblicato il
Quanto aumenta pensione di 500-3000 euro

Come e di quanto aumento le pensioni di 500-3000 euro ancora fino a dicembre e a gennaio prossimo: calcoli e chiarimenti

Quanto aumenta una pensione di 500-3000 euro tra Novembre-Dicembre e poi con rivalutazione a Gennaio? Cambiano le pensioni e dopo le novità approvate che saranno in vigore fino a fine anno si attendono per il prossimo gennaio 2023 ulteriori novità soprattutto in relazione al dovuto aumento delle pensioni che, per adeguarsi all’andamento dell’inflazione, servirà per dare ai pensionati maggiore potere di acquisto. Vediamo di seguito nel dettaglio come e di quanto aumento le pensioni ancora fino a dicembre e a gennaio prossimo.

  • Quanto aumenta pensione 500-3000 euro tra novembre e dicembre
  • Aumento pensione tra 500-3000 euro a gennaio con rivalutazione


Quanto aumenta pensione 500-3000 euro tra novembre e dicembre

A novembre e ancora fino a dicembre le pensioni tra 500-3000 euro saranno più alte per effetto di diversi provvedimenti
  • rivalutazione anticipata al 2% valida per tutte le tipologie di pensioni ma solo per pensionati con redditi annui riferiti al 2021 entro i 35mila euro; 
  • conguaglio allo 0,2% che vale per tutti i pensionati a prescindere da limiti di reddito ed è retroattivo da gennaio 2022;
  • nuovo bonus una tantum di 150 euro di novembre valido solo per pensioni con reddito annuo (riferito al 2021) entro i 20mila euro;
  • tredicesima di pensione.
Partendo dalla rivalutazione anticipata delle pensioni al 2%, prevede aumenti di qualche decina di euro per le pensioni, compresi tra i circa 10 euro al mese per chi percepisce pensioni più basse sui 500 euro circa e 54 euro circa per chi percepisce pensioni mensili fino a 2.692 euro. Non c’è alcun aumento per la rivalutazione anticipata al 2% per chi percepisce pensioni dai 2.700 euro in su e fino a 3mila euro e anche più, superando in tal caso la soglia del reddito annuo dei 35mila euro.

Per chi prende, per esempio, una pensione di mille euro, la rivalutazione anticipata porterà aumenti fino a dicembre di 60 euro a cui aggiungere per il mese di novembre 150 euro più 24 euro totali da gennaio a dicembre per il conguaglio allo 0,2%, mentre chi prende una pensione di 1.300 euro, avrà un aumento di 76 euro complessivo fino a dicembre, mentre chi percepisce una pensione di 1.600 euro avrà un aumento di 32 euro al mese fino a dicembre 2022.

Chi prende una pensione di 1.700 euro avrà aumenti totali di 102 euro fino a fine anno e così via fino ad arrivare a 53 euro circa di aumento al mese per un totale fino a dicembre di 160 euro circa per chi prende pensioni mensili fino a 2.692 euro. 

Insieme alla rivalutazione anticipata al 2%, le pensioni di novembre e dicembre aumentano c’è, come detto, anche il calcolo del conguaglio della pensione dello 0,2%, retroattivo dal primo gennaio 2022 per tutti i pensionati a prescindere da limiti reddituali e rappresenta la differenza di ricalcolo tra indice di rivalutazione usato quest’anno 2022 dell’1,7% e nuovo indice definitivo stabilito all’1,9%. 

Per effetto del conguaglio delle pensioni dello 0,2% gli ulteriori aumenti saranno molto irrisori, solo di qualche euro. Per esempio, per chi prende una pensione mensile di 800 euro il conguaglio sarà di circa 21 euro per un anno, per chi prende una pensione di 1.200 euro sarà di 32 euro circa complessivamente, mentre per chi prende pensioni più alte di 2mila euro, l’aumento per effetto del conguaglio annuo sarà di 52 euro e così via.

Sempre per il mese di novembre è previsto un ulteriore aumento di 150 euro di nuovo bonus una tantum ma solo per pensionati con redditi entro i 20mila euro annui. Anche il mese di dicembre prevederà nei cedolini di pensione aumenti per rivalutazione e conguagli a cui aggiungere la tredicesima che viene ogni anno riconosciuta ai pensionati per il mese di Natale e un eventuale nuovo bonus una tantum che potrebbe essere approvato sulla scia di quanto già fatto con bonus 200 euro e 150 euro di luglio e novembre ma di cui non si sa ancora nulla né si hanno certezze.

Aumento pensione tra 500-3000 euro a gennaio con rivalutazione

La rivalutazione anticipata al 2% cesserà i suoi effetti il 31 dicembre 2022, i conguagli saranno pagati entro dicembre e un eventuale nuovo bonus una tantum sarà pagato a dicembre, per cui fino a dicembre saranno assicurati aumenti e da gennaio in poi bisognerà definire ulteriori provvedimento per continuare a garantire aumenti ai pensionati.

Nell’attesa di capire se e quali misure il nuovo governo metterà a punto per garantire aumenti delle pensioni, certamente le pensioni aumenteranno a gennaio per effetto della rivalutazione pensionistica automatica che scatta ogni anno. 

Al momento non si sa ancora su quale indice avverrà la rivalutazione delle pensioni nel 2023 ma, considerando l’andamento dell’inflazione galoppante, dovrebbe essere al 10%, ma sarà difficile che ci sarà perché le risorse economiche non sono sufficienti per aumentare le pensioni per tutti in base ad una tale rivalutazione.

Con la rivalutazione pensionistica al 10% nel 2023, per esempio, le pensioni sui mille euro aumenterebbero di 100 euro al mese, per chi percepisce, invece, pensioni da 1.400 euro l’aumento sarebbe di 140 euro, che salirebbero a 200 euro per chi prende pensioni mensili da 2mila euro e così via secondo le percentuali riportate stabilite dalla legge.

Se la rivalutazione pensionistica al 10% nel 2023 non può essere sostenibile, gli scenari che potrebbero prospettarsi per la rivalutazione delle pensioni nel 2023 potrebbero essere diversi e prevedere:

  • o un blocco totale della rivalutazione pensioni, come già avvenuto;
  • o una rivalutazione effettivamente al 10% ma solo per chi ha redditi più bassi;
  • o una rivalutazione differente per scaglioni di reddito.
In ogni caso, se si procedesse con una normale rivalutazione per tutti per aumentare le pensioni a gennaio, comunque si tratterebbe di una rivalutazione non piena per tutti ma in base ai diversi scaglioni di reddito di appartenenza e precisamente del:
  • 100% per le pensioni fino a tre volte il minimo, per pensioni lorde fino a 2062 euro lordi;
  • 90% per le pensioni tra tre e cinque volte il minimo, per pensioni lorde fino a 2577,90 euro;
  • 75% per gli assegni oltre cinque volte il minimo, per pensioni lorde oltre 2.577,90 euro.