Quanto si prenderà di pensione con nuovo calcolo se passa riforma pensione 2023

di Marianna Quatraro pubblicato il
Quanto si prenderà di pensione con nuovo

Quanto prenderei pensione nuovo sistema calcolo 2023

Calcoli ed esempi di quanto si potrà prendere di pensione se dovesse passare il nuovo sistema, che appare probabile, di conteggio con la riforma pensioni 2023

Quanto prenderei di pensione con nuovo sistema calcolo se passa riforma pensione 2023? Cambia ancora il sistema di calcolo della pensione finale, probabilmente penalizzando (ancora) tutti coloro che andranno in pensione con la novità in vista. Vediamo di seguito nel dettaglio come potrebbe cambiare il sistema di calcolo della pensione finale e quando si prenderebbe di pensione con il nuovo sistema

  • Calcolo pensione finale come avviene secondo leggi in vigore
  • Nuovo sistema di calcolo pensione dal 2023 come funzionerebbe ed esempi


Calcolo pensione finale come avviene secondo leggi in vigore

Il calcolo della pensione finale segue oggi regole differenti a seconda del sistema di calcolo in cui si rientra in base ai periodi di versamenti contributivi.

Stando, infatti, a quanto previsto dalle leggi in vigore, il calcolo della pensione avviene con:

  • sistema retributivo, per chi ha versato contributi prima del 31 dicembre 1995 e al 31 dicembre 1995 ha maturato almeno 18 anni di anzianità contributiva, basato sugli stipendi degli ultimi cinque anni di lavoro, quindi i più alti di fine carriera;
  • sistema contributivo, considerando solo ed esclusivamente i contributi effettivamente versati nel corso della propria vita lavorativa e per chi ha iniziato a versare contributi a partire dal primo gennaio 1996;
  • sistema misto, cioè con una combinazione di retributivo e contributivo.

Da quanto si può chiaramente comprendere, chi effettua ancora il calcolo della propria pensione con sistema retributivo, o anche misto, percepisce una pensione decisamente più alta di chi effettuerà il calcolo solo con sistema contributivo, considerando che i contributi versati non potranno mai eguagliare nel calcolo della pensione finale la media, come stabilito per il calcolo retributivo della pensione, degli ultimi cinque anni di lavoro di fine carriera. 

Nuovo sistema di calcolo pensione dal 2023 come funzionerebbe ed esempi

Le cose si preparano a cambiare ulteriormente dal prossimo anno: la riforma delle pensioni 2023 in discussione nuovamente.

L’idea al vaglio è quella di estendere la pensione anticipata contributiva anche a chi ha versato contributi prima del 1996, permettendo, dunque, ad una platea più ampia di persone di andare in pensione a 64 anni di età e con 20 anni di contributi.

La possibilità di estensione della pensione anticipata contributiva a più persone, però, implicherebbe il calcolo della pensione finale solo con sistema contributivo anche se si tratta di soggetti che calcolerebbero la propria pensione con sistema retributivo.

Dunque, si tratterebbe di avere la possibilità di anticipare il momento dell’uscita dal lavoro ma con un ricalcolo esclusivamente contributivo che, verosimilmente, potrebbe comportare riduzioni dell’assegno finale, anche se relativamente, considerando che oggi quasi tutti i lavoratori hanno versato contributi dopo il 1996 per cui rientrano per la maggior parte nel sistema contributivo e pochi ancora in quello retributivo.

Tuttavia, secondo le stime, la riduzione della pensione finale con ricalcolo esclusivamente contributivo non sarebbe eccessiva a fronte della possibilità di uscita tre anni prima rispetto ai normali requisiti richiesti per andare in pensione di vecchiaia (a 67 anni di età e con almeno 20 anni di contributi).

Secondo alcune simulazioni di calcolo, il 90% dei potenziali pensionati calcolano almeno il 70% della pensione con sistema contributivo, per cui lo svantaggioso ricalcolo contributivo interesserebbe solo il 30% dell’assegno, con una penalizzazione del 3% per ogni anno di uscita in anticipo. 

Ciò significa che andando in pensione a 64 anni piuttosto che a 67 anni si avrebbe una riduzione della pensione del 9%.

Per esempio, una pensione di mille euro andando in pensione normalmente a 67 anni subirebbe una riduzione di appena 90 euro, arrivando così 910 euro al mese invece di mille ma permettendo di uscire prima di tre anni.

Per una pensione da 1.200 euro, la perdita sarebbe di 108 euro, per un importo totale di 1.092 euro al mese di pensione invece di 1.200 euro andando in pensione tre anni prima

Per una pensione di 1.500 euro la perdita sarebbe di 135 euro, mentre per una pensione di 1.800 euro al mese, la penalizzazione per l’uscita prima sarebbe di 162 euro per un assegno mensile finale di 1.638 euro, e così via.