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Quanto si percepisce andando in pensione con quota 100: calcoli e simulazioni e riduzioni degli assegni finali in base ad età
La novità pensioni di quota 100, come sottolineato dal vicepremier Salvini nel corso della conferenza stampa dopo l’approvazione ufficiale del decreto pensioni, non prevede alcuna penalità per chi deciderà di andare in pensione prima con la quota 100. Ma secondo alcune stime, l’importo finale dell’assegno che si percepirà con la quota 100 sarà comunque inferiore a quello che si percepirebbe andando in pensione maturando i requisiti pensionistici normali richiesti, perché, chiaramente, lavorando meno anni si accumulerebbero meno contributi utili ai fini del calcolo dell’assegno.
Stando a quanto riportano le ultime notizie derivanti da alcune stime, i tagli degli assegni finali per chi deciderà di andare in pensione con la quota 100, secondo il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, potrebbero arrivare fino al 16%, mentre l’Ufficio Parlamentare di Bilancio ha stimato tagli compresi tra 5 e anche oltre il 30% in base al tempo in cui si decide di andare in pensione prima. Il calcolo dell’assegno finale dipende, infatti, dall’età in cui si decide di andare in pensione prima rispetto ai 67 anni richiesti per la pensione di vecchiaia ma è bene precisare che nel calcolo della pensione con quota 100, ai fini del raggiungimento dei 38 anni di contributi necessari, vengono considerati i contributi figurativi, come quelli derivanti da malattia, mobilità, servizio militare, disoccupazione, ecc, e riscatti, come per esempio quello degli anni di laurea.
I calcoli condotti da Il Sole 24 Ore parlano di tagli degli assegni finali ancor differenti rispetto a quelli sopra riportati e lo stesso quotidiano ha condotto delle simulazioni per far vedere esempi di calcolo di pensioni finali con quota 100 in base all’età in cui si decide di uscire. Considerando i casi di lavoratori, iscritti all’Inps dall’età di 24 anni e con differenti carriere, impiegato, funzionario, manager, che determinano differenti retribuzioni annue lorde, in generale risulta che con un’ultima retribuzione annuale di 30mila euro il taglio sarebbe del 22% che salirebbe al 28% nel caso di una retribuzione di 150mila euro. Per fare esempi concreti riportiamo le simulazioni condotte dal Sole 24 Ore.
Sono cifre di pensioni e di stipendi di esempio, ma facendo le debite proporzioni si può calcolare il costo medio dell'uscita. Quello che risulta da questi esempi più importante da considerare è la percentuale.
Occorre considerare, poi, che che si hanno 39 o 40 anni di contributi o anche di più, l'assegno delle pensione aumenta in quanto ovviamente sono stati versati più contributi e non è una cosa di poco conto. Così come verificare se conviene andare, quando ci saranno i calcli definitivi a 42 anni e 10 mesi con la pensione anticipata (se si è vicino a questo traguardo) per gli uomini o 41 anni e 10 mesi per le donne sempre con la pensione anticipata facendo il calcolo di quanto si prende di più di pensione.
Come spiega lautorevole sito pensionioggi.it, andando prima in pensione con quota 100 si può guadagnare non solo di tempo libero ma anche di valore e importti di pernsione percepita facendo questo esempio "Se tra cinque anni, nel 2024 a 67 anni, avessi un assegno di 3.200 euro ed anticipando l'uscita subito prendessi un assegno di 2.600 euro otterrei nei primi cinque anni un beneficio netto intanto di 169mila euro (2600x13x5); per recuperare tale cifra se andassi in pensione nel 2024 dovrei campare per oltre 21 anni. Quasi sino a 90 anni"