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All’indomani delle ultime notizie che confermano uno slittamento della presentazione dei decreti attuativi sulle regole ufficiali di funzionamento di Ape volontaria, social e quota 41, sono state definite alcune novità riguardanti alcune categorie di persone che possono andare in pensione prima quest’anno con la quota 41. La quota 41 approvata è strettamente legata all’Ape social, valida per le stesse categorie di persone svantaggiate, vale a dire disoccupati, disabili e lavoratori impiegati in occupazioni faticose. Non si tratta, dunque, di quella quota 41 che, come proposto nel corso dei mesi, permetterebbe a tutti coloro che sono entrati giovanissimi nel mondo del lavoro, cioè a 14-15 anni, di andare in pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica e senza alcuna penalità. Vediamo a chi spetta, come funziona, e tempi di presentazione della domanda.
La quota 41 collegata strettamente all’ape social non varrà, dunque, per tutti i lavoratori ma anche in questo caso sarà circoscritta alle categorie di persone svantaggiate come disoccupati, disabili e lavoratori impiegati in occupazioni faticose, nel caso della quota 41 per i precoci con l’ulteriore requisito necessario di aver maturato almeno un anno di contributi entro il 19esimo anno di età e il totale dei contributi non inferiore ai 41 anni, anche se distante dal requisito anagrafico dei 63 anni di età. Per ognuna delle suddette categorie saranno considerati gli stessi paletti fissati per l’accesso all’ape social. Per chi è impegnato in occupazioni faticose, la quota 41, come l’ape social, stando alle ultime notizie, non dovrebbe valere più solo per coloro che svolgono suddette attività da almeno 6 anni consecutivi, e svolgere una delle seguenti professioni:
Inoltre, per quota 41 relativa ai lavori usuranti l’ape social a costo zero sarà definita non dalla categoria dell'azienda ma dal mestiere fatto dalla persona
Per quanto riguarda i tempi di invio per la domanda di richiesta per l'Ape social all'Istituto di Previdenza, stando alle ultime notizie, non è ancora chiaro se si potrà inviare a partire dal prossimo primo maggio 2017 e inizierà ad essere pagata entro 30 giorni lavorativi, o se la quota 41, come l’ape social e l’ape volontaria, sarà in vigore dal primo maggio, per cui le domande potranno essere inoltrate a partire dal mese di aprile.