Non solo pensioni anticipate e aumento degli importi delle pensioni: qual è la prima misura per una prossima riforma delle pensioni. Anticipazioni
Qual è il primo punto che si delinea per la riforma delle pensioni insieme a priorità e prossimi passaggi? Riuscire a definire una vera e propria riforma delle pensioni strutturale 2023 sarà decisamente difficile, considerando le priorità economiche del governo, le risorse effettivamente a disposizione e il poco tempo ormai per una totale revisione dell’attuale legge pensionistica entro la fine di quest’anno.
Eppure le modifiche alle attuali pensioni restano tra gli obiettivi del governo che continua a lavorarci in vista di una prossima riforma delle pensioni. Vediamo quali sono le ultime novità e notizie.
Il piano del governo parte dalle pensioni integrative dei giovani, per favorire l’accumulo di risorse nel corso della vita lavorativa, incentivandoli ad aderire a fondi pensionistici complementari con agevolazioni fiscali e contributi statali in modo da spingere al risparmio previdenziale fin dai primi anni di lavoro.
E’ necessario, secondo il governo, sostenere i più giovani di oggi nel loro percorso pensionistico e soprattutto chi ha carriere discontinue e precarie, altrimenti si rischia di arrivare ad avere un mondo di futuri poveri.
Da una recente simulazione condotta dalla Corte dei Conti, partendo da un campione sui quarantenni di oggi in attività emerge che solo gli assunti nelle Forze armate e nel comparto della sanità potranno arrivare ad avere una pensione pubblica accettabile.
Non ci sarebbero prospettive pensionistiche floride per lavoratori del settore del lavoro autonomo e soprattutto per parasubordinati, coltivatori diretti e le lavoratrici private.
Obiettivo del governo è, dunque, sensibilizzare i giovani lavoratori sull’importanza di pianificare il proprio futuro economico fin dai primi passi della carriera professionale.
A parte il primo punto importante su cui focalizzarsi per la definizione delle misure ufficiali per una prossima riforma delle pensioni, le altre priorità del governo Meloni sulle pensioni restano le due costanti di sempre, e cioè nuove possibilità di pensione anticipata per tutti e aumento degli importi delle pensioni.
Al momento però, come confermano le ultime notizie, sembra che le risorse economiche a disposizione siano davvero esigue per lavorare effettivamente entrambe le misure. Per poter, però, portare avanti novità concrete per le pensioni e definire una vera e propria riforma pensioni, si attendono i risultati del nuovo Osservatorio creato proprio sulle pensioni con apposito decreto, per capire come e quando agire sulle pensioni e si tratterà di decisioni che saranno molto politiche.
Il nuovo organismo tecnico Osservatorio per il monitoraggio, la valutazione dell'impatto della spesa previdenziale e l'analisi delle politiche di revisione del sistema pensionistico è stato istituito con il compito di monitorare l'andamento della spesa pensionistica e la composizione della spesa previdenziale in modo da poter poi formulare proposte idonee per la revisione del sistema pensionistico, sia nel senso delle pensioni anticipate, considerando che il prossimo 31 dicembre si esaurisce la quota 103, e sia per arrivare finalmente alla netta separazione, inseguita da tempo, tra spesa prettamente previdenziale e spesa assistenziale.
L’obiettivo principale è chiaramente quello di arrivare alla definizione di novità per le pensioni anticipate, dando quindi la possibilità di revisione degli attuali requisiti pensionistici considerati da sempre troppo rigidi, che prevedono il raggiungimento di 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia e di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne, indipendentemente dal requisito anagrafico, per la pensione anticipata ordinaria.
Per quanto riguarda, invece, l’altra priorità pensionistica del governo, vale a dire aumentare gli importi delle pensioni, al momento mancano effettive possibili soluzioni in tal senso e l’unica potrebbe derivare dalla revisione delle aliquote Irpef di tassazione sui redditi prevista nella nuova riforma fiscale.
E proprio la nuova riforma fiscale può rappresentare il primo passaggio verso una riforma delle pensioni, proprio per una eventuale revisione degli importi, mentre come step vero e proprio verso la definizione di vere e proprie novità pensioni il prossimo passaggio importante è quello del nuovo incontro organizzato tra governo e sindacati per capire come lavorare sulla strada della flessibilità pensionistica, per poi attendere la presentazione della Nadef, nota di aggiornamento al Def, in autunno, e capire se e quante risorse economiche saranno disponibili per lavorare concretamente su modifiche per le pensioni.