Quali sono gli scivoli per andare in pensione anticipata disponibili nel 2023 anche per particolari categorie di persone: cosa prevedono e per chi
Quali sono gli scivoli per le pensioni e particolari pensioni anticipate oltre Opzione Donna, quota 103 e Ape Social? Se opzione donna e ape social sono state prorogate ancora per il prossimo anno per permettere, rispettivamente, alle donne lavoratrici dipendenti, sia pubbliche che private, e autonome, di continuare ad andare in pensione anticipata a 58 e 59 anni di età e con 35 anni di età e a specifiche categorie di persone considerate svantaggiate (disoccupati, invalidi e lavoratori usuranti) di andare in pensione prima a 63 anni di età e con 30 di contributi (36 per i lavoratori usuranti), è stata anche approvata quota 103 (per andare in pensione a 62 anni di età e con 41 anni di contributi) insieme a scivoli per pensioni per determinate categorie di lavoratori.
Mentre il governo si prepara ad avviare un nuovo confronto con le parti sociali per definire una vera e propria riforma del sistema previdenziale che dovrebbe realizzarsi nel 2024, insieme alle soluzioni ponte appena citate per evitare di dover andare in pensione solo al raggiungimento dei requisiti pensionistici attuali, cioè 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia o 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e un anno in meno per le donne e indipendentemente dal requisito anagrafico, ci sono anche possibilità di accesso a scivoli pensionistici validi per lavoratori dipendenti di alcuni settori e comparti.
Ne è un esempio il settore dei bancari: grazie, infatti, al fondo di solidarietà del settore credito, i bancari possono andare in pensione quest’anno e ancora nel 2023 fino a 7 anni prima del raggiungimento, vale a dire a 60 anni, rispetto quanto stabilito dai normali requisiti pensionistici.
Uno degli scivoli nel 2023 per andare in pensione anticipata è l’ammortizzatore pensionistico che permette di uscire prima di tre anni rispetto ai normali requisiti pensionistici, cioè a 64 anni, e prevede il riconoscimento di un assegno provvisorio da corrispondere per un massimo di tre anni a lavoratori dipendenti di imprese, di medie e piccole dimensioni in crisi a condizione che:
Per andare in pensione prima di 3 anni con l’ammortizzatore pensionistico, i lavoratori devono prestare un consenso scritto e la domanda deve essere presentata all’Inps dall’azienda almeno 90 giorni prima della data di risoluzione del rapporto di lavoro, alleando copia dell’accordo collettivo con l’elenco dei lavoratori interessati all’uscita prima e copia della risoluzione consensuale. Precisiamo che si potrà andare in pensione prima fino a 3 anni, cioè a 64 anni, ancora fino al 2024.
Altro scivolo per andare in pensione anticipata nel 2023 solo per invalidi è quello che prevede il riconoscimento di due mesi di contributi figurativi, fino ad un massimo di cinque anni, per ogni anno di servizio effettivamente prestato solo da parte di lavoratori, appunto, invalidi o sordomuti.
La possibilità di riconoscimento di contribuzione figurativa per anticipare il momento dell’uscita dal lavoro fino anche a cinque anni, vale a dire per andare in pensione a 62 anni invece che a 67 anni di età, vale solo per lavoratori sordomuti o invalidi sia di pubbliche amministrazioni, sia di aziende private e sia di cooperative.
Ancora nel 2023 sarà possibile per alcune categorie di lavoratori andare in pensione prima con Isopensione: si tratta di un altro scivolo di accompagnamento alla pensione finale che consente di andare in pensione prima fino a 7 anni. Si tratta di una possibilità riconosciuta ai lavoratori che viene concordata solo dopo che azienda e relative organizzazioni sindacali raggiungono specifico accordo.
Solo dopo tale accordo, infatti, l’importo calcolato di scivolo di accompagnamento alla pensione può essere versato dall’azienda al lavoratore e fino al raggiungimento dei normali requisiti richiesti per la pensione finale, cioè 67 anni di età a almeno 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia.
Nell’accordo tra azienda e organizzazioni sindacali deve essere riportato il numero dei lavoratori in esubero e il termine entro i quali deve concludersi il programma di esodo, dopodicchè l'accordo raggiunto deve essere presentato dall’azienda all'Inps che, a sua volta, verifica i requisiti pensionistici dei lavoratori che hanno aderito al pensionamento anticipato e gli impiegati d’azienda che devono essere almeno 15.
Contestualmente al pagamento della somma prevista di scivolo, l’azienda paga al lavoratore che decide di andare in pensione anticipata con l’Isopensione anche contributi previdenziali utili ai fini pensionistici e sempre fino alla maturazione dei normai requisiti pensionistici.