Su chi e come si vuole fare cassa sulle pensioni (pagando meno) e come sarebbero usati i soldi risparmiati

di Marianna Quatraro pubblicato il
Su chi e come si vuole fare cassa sulle

Quali sono i sistemi che permetteranno di risparmiare soldi sulle pensioni e come si useranno i soldi risparmiati: anticipazioni e chiarimenti

Su chi e come si vuole fare cassa sulle pensioni (pagando meno) e come sarebbero usati i soldi risparmiati? Le pensioni restano al centro dell’interesse sia di cittadini che del governo nonostante le poche modifiche che vi si applicheranno a causa della mancanza di risorse economiche necessarie per far tutto ciò che si vorrebbe. E, al contrario, alcune decisioni potrebbero essere più che migliorative, peggiorative per le pensioni. 

  • Su chi e come si vuole fare cassa sulle pensioni
  • Come verrebbero usati i soldi risparmiati sulle pensioni 

Su chi e come si vuole fare cassa sulle pensioni

Probabilmente il sistema per fare cassa sulle pensioni colpirebbe tutti i pensionati, per ogni tipologia di pensione, e in un duplice modo, anche se poi collegato alla sola rivalutazione pensionistica, e vale a dire applicando le sei nuove percentuali rivalutative, penalizzanti, già in vigore nel 2023 e da confermare anche per il prossimo anno, definendo un tasso di perequazione per le pensioni 2024 più basso di quanto dovrebbe. Ma andiamo con ordine.

La rivalutazione delle pensioni il prossimo anno dovrebbe avvenire sulle nuove percentuali rivalutative decise dal governo Meloni già per quest’anno 2023. Le percentuali rivalutative delle pensioni sono state, infatti, modificate per il 2023 dal governo che le ha portate a sei dalle tre che erano prima in vigore. Le tre precedenti percentuali rivalutative erano le seguenti:

  • del 100% per le pensioni fino a tre volte il minimo, fino a 2062 euro lordi;
  • del 90% per le pensioni tra tre e cinque volte il minimo, fino a 2577,90 euro lordi;
  • del 75% per gli assegni oltre cinque volte il minimo, oltre 2.577,90 euro lordi.
Le sei nuove percentuali di rivalutazione delle pensioni sono, invece, le seguenti:
  • 100% per gli assegni fino a 4 volte il minimo, pari a 2.100 euro lordi mensili;
  • 85% per pensioni fino a 5 volte al minimo, fino 2.626 euro lordi al mese;
  • 53% per pensioni fino 6 volte il minimo, fino a 3.150 euro;
  • 47% per pensioni fino a 8 volte il minimo, pari a 4.200 euro;
  • 37% per pensioni fino a 10 volte il minimo, fino a 5.250 euro mensili;
  • 32% per pensioni oltre le 10 volte il minimo.
Con le sei nuove percentuali di rivalutazione delle pensioni, non ci sarà un chiaro ed effettivo reale aumento delle pensioni ma sarà decisamente più basso del previsto e rispetto a quanto si sarebbe avuto con le precedenti percentuali, permettendo così di risparmiare sui costi.

Altrettanto si farebbe con la decisione del nuovo tasso di rivalutazione pensionistica. La rivalutazione delle pensioni avviene ogni anno per adeguamento degli importi pensionistici all’andamento di inflazione e all’indice dei prezzi al consumo Istat e si tratta di adeguamenti che portano sempre ad aumenti delle pensioni proprio per dare maggiore potere di acquisto ai pensionati.

Tuttavia, come già accaduto quest’anno, per il prossimo anno si teme che possa essere deciso un tasso di rivalutazione 2024 più basso rispetto a quanto dovrebbe, con aumenti delle pensioni minori del previsto, il che permetterebbe di incassare ulteriori soldi dalle pensioni.

Secondo le stime, infatti, l’inflazione al 6% circa, prevedendo che possa restare sullo stesso livello entro fine anno, l’indice di rivalutazione delle pensioni per il 2024 dovrebbe essere al 6% o al 5% ma sarà presumibilmente molto più basso, fermandosi forse al 4%, per cui gli aumenti delle pensioni saranno più bassi delle aspettative e non serviranno a dare davvero ai pensionati un maggior potere di acquisto contro un’inflazione che continua a rimanere alta.

Come verrebbero usati i soldi risparmiati sulle pensioni 

Tra percentuali di rivalutazione delle pensioni penalizzanti e un tasso più basso di rivalutazione delle pensioni 2024, dalle pensioni di ogni tipologia di potranno ricavare molti soldi che, però, secondo le anticipazioni, non verrebbero di conseguenza usati per le pensioni.

E’, infatti, plausibile che i soldi risparmiati sulle pensioni non saranno usati per migliorare le pensioni stesse, se non magari aumentando ancora le pensioni minime, portandole da 600 a 700 euro, come nelle intenzioni del governo, ma piuttosto per miglioramenti degli stipendi.

I soldi risparmiati sulle pensioni potrebbero, infatti, essere usati per confermare l’aumento degli stipendi con nuovo taglio del cuneo fiscale al 7% per redditi fino a 25mila euro annui e al 6% per redditi tra 25mila e 35mila euro, o per una ulteriore detassazione di premi, lavoro straordinario o anche tredicesima, o magari per finanziare nella prossima Manovra un inizio di revisione dell’Irpef, almeno relativamente ai redditi più bassi, e che interesserebbe in tal caso sia pensioni che stipendi.