Quali sono i sistemi che permetteranno di risparmiare soldi sulle pensioni e come si useranno i soldi risparmiati: anticipazioni e chiarimenti
Su chi e come si vuole fare cassa sulle pensioni (pagando meno) e come sarebbero usati i soldi risparmiati? Le pensioni restano al centro dell’interesse sia di cittadini che del governo nonostante le poche modifiche che vi si applicheranno a causa della mancanza di risorse economiche necessarie per far tutto ciò che si vorrebbe. E, al contrario, alcune decisioni potrebbero essere più che migliorative, peggiorative per le pensioni.
La rivalutazione delle pensioni il prossimo anno dovrebbe avvenire sulle nuove percentuali rivalutative decise dal governo Meloni già per quest’anno 2023. Le percentuali rivalutative delle pensioni sono state, infatti, modificate per il 2023 dal governo che le ha portate a sei dalle tre che erano prima in vigore. Le tre precedenti percentuali rivalutative erano le seguenti:
Altrettanto si farebbe con la decisione del nuovo tasso di rivalutazione pensionistica. La rivalutazione delle pensioni avviene ogni anno per adeguamento degli importi pensionistici all’andamento di inflazione e all’indice dei prezzi al consumo Istat e si tratta di adeguamenti che portano sempre ad aumenti delle pensioni proprio per dare maggiore potere di acquisto ai pensionati.
Tuttavia, come già accaduto quest’anno, per il prossimo anno si teme che possa essere deciso un tasso di rivalutazione 2024 più basso rispetto a quanto dovrebbe, con aumenti delle pensioni minori del previsto, il che permetterebbe di incassare ulteriori soldi dalle pensioni.
Secondo le stime, infatti, l’inflazione al 6% circa, prevedendo che possa restare sullo stesso livello entro fine anno, l’indice di rivalutazione delle pensioni per il 2024 dovrebbe essere al 6% o al 5% ma sarà presumibilmente molto più basso, fermandosi forse al 4%, per cui gli aumenti delle pensioni saranno più bassi delle aspettative e non serviranno a dare davvero ai pensionati un maggior potere di acquisto contro un’inflazione che continua a rimanere alta.
Tra percentuali di rivalutazione delle pensioni penalizzanti e un tasso più basso di rivalutazione delle pensioni 2024, dalle pensioni di ogni tipologia di potranno ricavare molti soldi che, però, secondo le anticipazioni, non verrebbero di conseguenza usati per le pensioni.
E’, infatti, plausibile che i soldi risparmiati sulle pensioni non saranno usati per migliorare le pensioni stesse, se non magari aumentando ancora le pensioni minime, portandole da 600 a 700 euro, come nelle intenzioni del governo, ma piuttosto per miglioramenti degli stipendi.
I soldi risparmiati sulle pensioni potrebbero, infatti, essere usati per confermare l’aumento degli stipendi con nuovo taglio del cuneo fiscale al 7% per redditi fino a 25mila euro annui e al 6% per redditi tra 25mila e 35mila euro, o per una ulteriore detassazione di premi, lavoro straordinario o anche tredicesima, o magari per finanziare nella prossima Manovra un inizio di revisione dell’Irpef, almeno relativamente ai redditi più bassi, e che interesserebbe in tal caso sia pensioni che stipendi.