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Tra aumenti delle pensioni e uscite anticipate sono state tutte le deluse le aspettative sulle novità pensioni e anzi sono stati ridotti i soldi da investirci
Quali sono i soldi tolti in silenzio per pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità per finanziare altre misure? All’inizio dell’anno si nutrivano grandi aspettative sulle novità pensioni che si sarebbero dovute approvare ma che al momento continuano ad essere rimandate.
C’è, infatti, grande delusione sia per gli annunci fatti per aumenti degli importi di pensione e sia per novità per le pensioni anticipate, che si attendevano con il Decreto Lavoro ma che in realtà non sono state approvate, ad accezione della proroga confermata del contratto di espansione che permetterà ancora fino al 2025 di andare in pensione prima fino a 5 anni rispetto ai normali requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia (67 anni di età e almeno 20 anni di contributi) e per la pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne a prescindere dal requisito anagrafico).
Secondo quanto riportano, infatti, le ultime notizie, sono stati tolti soldi alle pensioni per finanziare altre misure contenute nel Decreto Lavoro. Per coprire, infatti, parte del decreto, il governo ha deciso di ridurre i soldi stanziati per permettere l’uscita anticipata con l’Ape social per i lavoratori precoci, cioè coloro che hanno iniziato a lavorare giovani e hanno accumulato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento del 19esimo anno di età.
I soldi recuperati (circa 30milioni di euro complessivi) dall’iniziale investimento per l’Ape social saranno reimpiegati per aumentare gli importi dell'assegno unico per i figli che hanno perso un genitore.
Ma non solo: ai soldi gia tagliati alle pensioni si aggiungono ulteriori 5 milioni di euro tolti dal 2025 sempre dal fondo per i precoci. Dunque, il governo ha deciso di tagliare le risorse economiche già stanziate per la pensione anticipata con ape social per finanziare aumenti dell’assegno unico per figlio per alcune categorie di persone. Ma non solo.
I soldi tolti al fondo precoci per garantire l’uscita anticipata con ape social ai precoci non sono gli unici sottratti alle pensioni. A fronte dei poco più di 30 milioni di euro recuperati vi sarebbe, infatti, un’ulteriore cifra decisamente più consistente di tagli applicati alle pensioni per recuperare risorse da investire per finanziare altre misure.
Si tratta dei circa 10 miliardi di euro che si recupereranno nei prossimi tre anni a causa della revisione della rivalutazione pensionistica, o meglio, delle sue percentuali. A inizio anno, infatti, la rivalutazione delle pensioni avrebbe dovuto essere calcolata in percentuali diverse e maggiori rispetto a quanto avvenuto, considerando che il governo Meloni è intervenuto sulla modifica delle percentuali rivalutative in vigore.
In particolare, le precedenti percentuali rivalutative erano tre ed erano le seguenti:
La riduzione delle rivalutazioni (che non interessa le pensioni di invalidità) dovrebbe, in particolare, garantire risparmio nel 2023 di circa 2,1 miliardi di euro, che dovrebbe raddoppiare a 4 miliardi nel 2024 per poi mantenersi poco al di sotto di questa soglia fino al 2030, fino a raggiungere un totale di circa 10miliardi di euro risparmiati e che saranno investiti in altre misure importanti per cittadini e famiglie.