tre decreti pensioni arrivo uno approvato
Cosa si prepara a cambiare per pensioni di reversibilità, vecchiaia, invalidità con nuovi decreti in arrivo da governo Meloni
Quali sono i tre decreti in arrivo e un altro appena approvato modificano pensioni reversibilità, vecchia, invalidità? Si preparano a cambiare le pensioni, sia per il calcolo degli importi e sia per le modalità di uscita dal lavoro, e sono soprattutto tre i passaggi che potrebbero decretare novità per le pensioni prima della vera e propria riforma delle pensioni. Vediamo quali sono e cosa dovrebbero prevedere.
Con il decreto Lavoro sarebbe, infatti, prevista la proroga di due sistemi già in vigore e che permettono di andare in pensione prima: parliamo di isopensione e contratto di espansione. L’isopensione permette di andare in pensione prima fino a 7 anni a lavoratori dipendenti di aziende con almeno 15 dipendenti vale solo per aziende e relative organizzazioni sindacali che raggiungono specifico accordo.
La domanda di isopensione deve essere accompagnata dalla presentazione di una fideiussione bancaria a garanzia della solvibilità per gli obblighi assunti nei confronti dei lavoratori e dell'Inps.
Il contratto di espansione permette, invece, di andare in pensione prima fino a 5 anni e vale per le aziende con più di 1.000 dipendenti con progetti di riorganizzazioni o ristrutturazioni aziendali e che vogliono agevolare l’esodo anticipato dei dipendenti più vicini alla pensione, per favorire, allo stesso tempo, assunzioni di nuovi giovani per far fronte alla disoccupazione giovanile.
La domanda per avere il Contratto di espansione per andare in pensione prima deve essere presentata all’Inps da parte dall’azienda previo accordo tra sindacati e Ministero del Lavoro sul piano di riorganizzazione aziendale ed esodo di lavoratori vicini alla pensione e conseguente assunzione di nuovi giovani.
Il nuovo decreto lavoro dovrebbe, inoltre, prevedere novità per opzione donna, con il ripristino dei vecchi requisiti, per permettere nuovamente alle lavoratrici dipendenti e autonome di andare in pensione prima, rispettivamente, a 58 e 59 anni di età, con 35 anni di contributi, considerando le finestre di 12 e 18 mesi per l’uscita definitiva indipendentemente dalla presenza o meno, e quanti, figli o dalla categoria di appartenenza.
Infine, è possibile che nel nuovo decreto lavoro rientrino sconti contributivi per il raggiungimento della pensione per tutte le donne con figli, per ogni figlio, per valorizzazione del lavoro di cura di famiglia e figli.
Se il Decreto Lavoro atteso non prevede alcuna novità né riferimento specifico alle pensioni di invalidità, misure in merito si attendono proprio con il nuovo decreto invalidità che, come previsto dal Pnrr, dopo la prima approvazione del ddl Anziani, dovrebbe contenere misure per la definizione di ulteriori miglioramenti delle condizioni di vita delle persone invalide e disabili e relativi familiari che si occupano della loro assistenza.
Cambiano poi le pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità certamente con il prossimo decreto fiscale, di cui si attende l’ufficialità. Le misure che modificherebbero le pensioni sono revisione delle aliquote Irpef per la tassazione sui redditi e nuove detrazioni.
Entrando più nel dettaglio, il governo Meloni con la nuova riforma fiscale vuole modificare le attuali quattro aliquote Irpef che sono le seguenti:
Sono, invece, previste riduzioni degli importi di pensioni e aumenti di tasse per chi ha redditi annui sui 25mila euro, mentre non si attende nessuna novità per la prima fascia di redditi fino a 15mila euro e per l’ultima fascia, cioè per redditi superiori ai 50mila euro, per cui resterebbero confermate le attuali aliquote Irpef, rispettivamente, del 23% e del 43%.
Altra ipotesi di revisione Irpef prevede le seguenti aliquote:
Ulteriore ipotesi di revisione Irpef potrebbe prevedere le seguenti tre nuove aliquote:
Infine, ultima ipotesi di revisione Irpef, e al momento anche la più probabile, prevede le seguenti aliquote:
Cambiano anche le detrazioni, che incidono sul calcolo degli importi delle pensioni. Il governo Meloni dovrebbe definire percentuali di detrazioni differenti in base alle diverse fasce di reddito di appartenenza che, al momento, potrebbero essere le seguenti:
Tra le questioni del nuovo decreto pensioni approvato anche quella della separazione delle voci previdenziali da quelle assistenziali. Il nuovo Osservatorio per il monitoraggio, la valutazione dell'impatto della spesa previdenziale e l'analisi delle politiche di revisione del sistema pensionistico, sarà composto da 14 membri più un presidente, avrà il compito di monitorare i fattori che influenzano l'andamento del settore, per arrivare ad un possibile piano di revisione sostenibile del sistema previdenziale, sia sulla strada dei prepensionamenti, perché bisognerà verificare l'efficacia e la sostenibilità di ulteriori forme di staffetta generazionale, sia per la definizione di possibili interventi per rilanciare la previdenza complementare.