Uno degli aumenti attesi a Luglio non ci sarà a sorpresa per pensioni i reversibilità, vecchiaia e invalidità

di Marianna Quatraro pubblicato il
Uno degli aumenti attesi a Luglio non ci

Come cambiano gli importi delle pensioni a luglio tra aumenti che saltano e aumenti pronti invece ad essere pagati: chiarimenti

Qual è l’aumento di Luglio tanto atteso da percettori pensioni di reversibilità, vecchiaia, invalidità che salterà? Le pensioni cambiano ancora dopo il ricalcolo della rivalutazione pensionistica 2023 avvenuta a inizio anno dal prossimo mese di luglio, con ulteriori novità successive che potrebbero ancora cambiare gli importi di pensione tra nuova riforma del Fisco, nuovo decreto di invalidità e forse non solo. 

  • Quale aumento di luglio per le pensioni slitta e perché
  • Gli ulteriori aumenti per pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità attesi a luglio 

Quale aumento di luglio per le pensioni slitta e perché

Stando a quanto riportano le ultime notizie, l’aumento di luglio tanto atteso per pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità che slitterà riguarda i primi rimborsi attesi. Secondo quanto stabilito, infatti, per i rimborsi del 730 2023 ai pensionati vale generalmente la regola della seconda mensilità, per cui tutti i pensionati che hanno presentato il 730 per la dichiarazione dei redditi 2023 entro il 30 maggio avrebbero dovuto ricevere i primi rimborsi a luglio e proprio i rimborsi avrebbero contribuito ad aumentare gli importi delle pensioni.

Tuttavia, secondo alcune indiscrezioni, potrebbero esserci ritardi, soprattutto per i rimborsi di luglio e agosto, perché è proprio il periodo in cui Caf e commercialisti vengono presi letteralmente d’assalto per la compilazione della dichiarazione dei redditi, il che significa che potranno certamente verificarsi ritardi sia per la trasmissione di molte dichiarazione dei redditi e sia per l'elaborazione dei dati che, di conseguenza, ritardano il pagamento dei rimborsi 730 2023.

Gli ulteriori aumenti per pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità attesi a luglio 

Al di là dell’aumento delle pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità atteso a luglio per i rimborsi, sono anche altri gli aumenti delle pensioni attesi a luglio, a partire da quelli per le pensioni minime, che finalmente l’Inps pagherà, per arrivare al pagamento della quattordicesima che, tra l’altro, quest’anno sarà leggermente più alta per effetto della rivalutazione 2023 applicata.

Ma andiamo con ordine: dal primo luglio saranno pagati gli aumenti stabiliti per chi percepisce pensioni minime, che passano dagli attuali 563,74 a 572,20 euro, mentre per gli over 75, l'assegno aumenta da 563,74 a circa 600 euro, precisamente 599,82 euro. Si attendono tali aumenti e relativi arretrati dovuti. 

Passando al pagamento della quattordicesima di pensione, a luglio aumentano le pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità che hanno diritto al riconoscimento della quattordicesima di pensione, che aumenta di qualche decina di euro.

Anche la quattordicesima, infatti, è soggetta a rivalutazione. A seconda del requisito anagrafico e contributivo cambia l’importo della quattordicesima per i pensionati a luglio, compreso tra circa 400 euro e 655 euro. Per esempio, chi percepisce una pensione fino a 1,5 volte il trattamento minimo, cioè ha un reddito lordo fino a 10.9992,93 euro, e ha da 1 5 a 25 anni di contributi da lavoratore dipendente, ha diritto a ricevere una somma aggiuntiva di 546 euro.

I pensionati con oltre 25 anni di contributi da lavoro dipendenti hanno diritto a ricevere una somma aggiuntiva di 655,20 euro. Per il calcolo della rivalutazione pensionistica al 7,3% nel 2023 bisogna considerare il reddito massimo complessivo dei pensionati che possono avere la quattordicesima e che non deve essere 1,5 volte il trattamento minimo annuo del fondo pensioni lavoratori dipendenti, fino al 2016, e fino a due volte il trattamento minimo annuo del fondo lavoratori dipendenti dal 2017.

Precisiamo che la quattordicesima della pensione spetta ai pensionati che abbiano compiuto almeno 64 anni di età e titolari dei seguenti trattamenti:

  • pensione di vecchiaia;
  • pensione anticipata (a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e a 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne);
  • pensione di reversibilità ai superstiti;
  • pensione di invalidità o di inabilità.