come cambiano stipendi giugno attesi aumenti luglio
Come, quanto e per chi si preparano a cambiare ancora gli stipendi di giugno: calcoli, motivi ed esempi in attesa dei nuovi aumenti di luglio
Per chi e come cambieranno stipendi a Giugno tra 800-5mila euro prima degli aumenti previsti da Luglio con decreto lavoro? Gli importi degli stipendi dei lavoratori dipendenti italiani continuano a oscillare, aumentando o diminuendo per effetto delle nuove misure stabilite dal governo Meloni e dei nuovi pagamenti da calcolare. Vediamo quali sono e quanto incideranno sulle buste paga di giugno.
Il taglio del cuneo fiscale al 3% e al 2% porterà ancora a giugno aumenti di qualche decina di euro che subiranno un ulteriore aumento a luglio, per il calcolo dell’ulteriore taglio del cuneo fiscale deciso dal governo Meloni con il nuovo Decreto Lavoro.
Precisiamo, però, che gli aumenti degli stipendi per taglio del cuneo fiscale avvengono solo per stipendi entro i 2.700 euro, seppur in misura differente, mentre per chi percepisce importi di stipendi superiori a tale cifra, cioè dai 2.700 euro circa in su, e quindi anche fino a 5mila euro, non ci sarà alcun aumento di stipendio per effetto del nuovo cuneo fiscale.
Cambiano a giugno gli stipendi tra 800-5mila euro non solo per effetto di aumenti per il taglio del cuneo fiscale 2023, ma anche per effetto del pagamento delle imposte e delle tasse locali, pagamenti che a differenza del taglio del cuneo fiscale implicheranno riduzioni, considerando che il peso delle tasse locali, soprattutto all’indomani di molti aumenti già decisi, si sta facendo sentire e non poco.
I lavoratori dipendenti con sostituto d’imposta potranno ricevere aumenti degli stipendi tra 800-5mila euro a giugno con i primi rimborsi del 730 direttamente in busta paga. Chi ha, infatti, il sostituto di imposta riceve i rimborsi del 730 il mese successivo a quello in cui è stato presentato il modello, per cui i tempi sono i seguenti:
La quattordicesima mensilità è importo aggiuntivo pari ad una mensilità della retribuzione di fatto, in atto al 30 giugno immediatamente precedente al pagamento. Nel caso di prestazione lavorativa ridotta, rispetto all’intero periodo di 12 mesi precedenti alla data di erogazione della quattordicesima, i lavoratori dipendenti hanno diritto al calcolo di tanti dodicesimi dell’importo della 14ma mensilità quanti sono i mesi interi di lavoro prestato.
Ai fini del calcolo della quattordicesima, la frazione di mese superiore a 15 giorni viene calcolata come mese intero e rientrano nel calcolo della quattordicesima e nei mesi lavorati ferie e permessi, congedo di maternità e paternità, malattia e infortunio entro i tempi previsti dal proprio contratto, congedo matrimoniale, riposo giornaliero per allattamento.
Taglio del cuneo fiscale 2023 al 3% e al 2%, rimborsi per 730 2023, pagamento della quattordicesima sono aumenti di stipendi a cui si aggiungerà dal prossimo mese di luglio un nuovo aumento dovuto all’ulteriore taglio del cuneo fiscale deciso dal governo Meloni con l’approvazione del nuovo Decreto Lavoro ufficiale di maggio.
Gli aumenti oscilleranno in generale tra 50-160 euro circa al mese. Se a giugno si calcolerà ancora un taglio del cuneo fiscale al 3% per redditi fino a 25mila euro e al 2% per redditi tra 25mila e 35mila euro, con contestuali aumenti di stipendi per tutti di qualche decina di euro, ma oltre i 2.700 euro non è previsto alcun aumento di stipendio per effetto del taglio del cuneo fiscale, dal mese di luglio, come annunciato dal governo, il nuovo taglio del cuneo fiscale sarà elevato fino al 7% per redditi fino a 25mila euro e al 6% per redditi fino a 35mila euro.
In questo caso gli stipendi aumenteranno ancora di qualche decina di euro in più, considerando che l’ulteriore taglio del cuneo fiscale è aggiuntivo a quello già in vigore e non sostitutivo. Precisiamo che il nuovo taglio del cuneo fiscale al 7% e al 6% non sarà calcolato sulla tredicesima mensilità.