Permessi per lutti familiari 2023, quanti giorni e per quali parenti
C'è una legge ben precisa che disciplina non solo quanti giorni di permesso spettano al lavoratorein caso di lutto familiare. Ma anche quanto devono essere fruiti e per quali parenti (primo, secondo e terzo grado) tra padre e madre, figlio e nipote, nonno e nonna, fratello e sorella, cugino e cugina, bisnonno o bisnonna, suocero o suocera, genero e nuora, cognato o cognata.
A fare la differenza sono i rapporti di parentela che intercorrono tra il lavoratore e la persona scomparsa, ma anche il contratto collettivo nazionale di lavoro applicato, come
Contratto di lavoro Commercio Terziario e Servizi
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Al di là delle regole generali occorre infatti tenere conto di eventuali particolarità contenute in ciascun contratto di categoria. Proviamo allora a fare chiarezza sulla questione concentrandoci su alcuni aspetti ben precisi:
Cosa sono e come funzionano i permessi per lutto familiare
A chi spettano i permessi per lutto familiare
Quando fruire dei permessi per lutto familiare
Quanti giorni durano i permessi per lutto familiare
Per quali parenti è possibile chiedere i permessi per lutto familiare
Permessi per lutti 2023, a chi spettano quando e per quanti giorni
Caratteristica dei permessi per lutti familiari è la loro indeterminatezza. Non si può prevedere quanto si avrà bisogno di assentarsi dal lavoro.
E anche quando un parente stretto (pensiamo ad esempio a un genitore anziano) è malato gravemente, la speranza è di rinviare il più possibile l'appuntamento con il decesso.
La legge 2023 non fa alcuna differenza tra lavoratore pubblico che privato. Se il rapporto è di tipo dipendente, ha sempre diritto a tre giorni di permesso retribuito per lutto. Che presenta tre caratteristiche di base:
riguarda solo i giorni lavorativi ovvero non sono compresi i festivi e i giorni di riposo
va fruito entro 7 giorni dalla morte del familiare
non è cumulativo ovvero i giorni sono sempre 3 anche nel caso di decesso di un altro familiare
Per quali parenti permesso familiare per lutto 2023
Il passaggio successivo è sapere quando spetta ovvero per quali parenti si ha diritto a un permesso retribuito per lutto. Il beneficio spetta per la morte di familiari e parenti fino al secondo grado, conviventi inclusi. Più precisamente si ha diritto per il decesso di
padre e madre
figlio o figlia
nonno o nonna
nipote (figlio del figlio o della figlia)
fratello o sorella
Solo nel caso di un rapporto di convivenza è necessaria la certificazione anagrafica. All'opposto, i permessi non spettano se vengono a mancare
suocero o suocera del titolare
figlio o figlia del coniuge
nonno o nonna del coniuge
nipote (figlio del figlio del coniuge)
cognato o cognata
bisnonno o bisnonna
pronipote (figlia o figlio del nipote)
nipote (figlia o figlio del fratello o della sorella)
zio e zia (fratello o sorella del padre o della madre)
bisnonno o bisnonna del coniuge
pronipote (figlio del nipote del coniuge)
nipote (figlio del cognato o della cognata)
zio o zia del coniuge
In tutti i casi, il lavoratore deve comunicare tempestivamente il lutto al datore di lavoro ovvero la richiesta dei giorni di permesso.