Quali categorie di lavoratori hanno guadagnato di più in busta paga nel 2022

di Marianna Quatraro pubblicato il
Quali categorie di lavoratori hanno guad

quali categorie lavoratori guadagnato maggiormente 2022

Per quali categorie e di quanto ci sono stati effettivi guadagni ulteriori in questo 2022: quali sono i motivi, calcoli e chiarimenti

Quali categorie di lavoratori hanno guadagnato di più in busta paga nel 2022? Il 2022 che sta per chiudersi resterà sicuramente nei ricordi di tutti come l’annus horribilis di aumenti e rialzi senza precedenti, tra inflazione galoppante, come non accadeva da decenni, e costo della vita alle stelle, ma anche come l’anno degli aumenti effettivi degli stipendi dei lavoratori italiani, soprattutto di alcuni lavoratori. Vediamo quali lavoratori sono riusciti a guadagnare di più quest’anno.

  • Categorie di lavoratori hanno guadagnato di più in busta paga nel 2022
  • Quanto hanno guadagnato di più lavoratori nel 2022 davvero

Categorie di lavoratori hanno guadagnato di più in busta paga nel 2022

Le categorie di lavoratori che hanno guadagnato di più in busta paga nel 2022 sono diverse tra coloro che:
  • hanno usufruito del taglio Irpef per effetto della riduzione delle aliquote Irpef;
  • hanno ricevuto il bonus di 200 euro una tantum;
  • riceveranno aumenti stipendi per effetto della decontribuzione al 2% e relativi arretati;
  • atteso il rinnovo del relativo contratto nazionale Ccnl, con relativi arretrati da avere al massimo entro l'anno per i Ccnl per cui si sono concluse e si concluderanno a breve le trattative di rinnovo. 
Partendo da coloro che hanno beneficiato delle nuove aliquote Irpef sui redditi, precisiamo che con il governo Draghi, la riforma delle tasse 2022 ha previsto una revisione delle aliquote Irpef, passate da cinque a quattro. 

Entrando più nel dettaglio, le cinque aliquote Irpef in base ai diversi scaglioni di reddito erano le seguenti:

  • del 23% per redditi inferiori a 15 mila euro;
  • del 27% per redditi compresi tra 15mila e 28mila euro;
  • del 38% per redditi compresi tra 28mila e 55mila euro;
  • del 41% per redditi compresi tra 55mila e 75mila euro;
  • del 43% per redditi superiori ai 75mila euro.
Le nuove aliquote Irpef in base agli scaglioni di reddito sono le seguenti:
  • del 23% per redditi fino a 15.000 euro; 
  • del 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro; 
  • del 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro; 
  • del 43% per redditi oltre i 50.000 euro.
E’ stata abbassata, quindi, diminuisce l’aliquota Irpef del secondo e del terzo scaglione, prevedendo meno tasse da pagare per i lavoratori dipendenti e conseguenti aumenti in busta paga per redditi annui soprattutto compresi tra 28mila e i 50mila euro annui.

Il beneficio della riduzione dell’Irpef in busta paga si è aggiunta per coloro con redditi annui (nel 2021) entro i 35mila euro all’ulteriore aumento di 200 euro del bonus una tantum più la decontribuzione al 2% da ottobre a dicembre, e con relativi arretrati.

Infine, per alcune categorie di lavoratori, come bancari, lavoratori del commercio, del comparto sanità, lavoratori con Ccnl chimico-farmaceutico, assicurativi, edile, dipendenti con contratto Enti Locali, e non solo, sono aumentati gli stipendi, e hanno quindi guadagnato di più, mediamente possiamo dire sui 100-150 euro, per effetto delle trattative concluse sui relativi rinnovi contrattuali Ccnl, da tempo ormai bloccati.

Quanto hanno guadagnato di più lavoratori nel 2022 davvero

Volendo fare un esempio di quanto possono aver guadagnato effettivamente più le categorie di lavoratori a cui è stato riconosciuto un aumento di stipendio nel 2022, prendendo il caso di un lavoratore dipendente con Ccnl edile, che percepisce uno stipendio di 1.300 euro il cui rinnovo contrattuale ha previsto circa 90 euro al mese, per 12 mesi, a cui aggiungere 200 euro di bonus una tantum più 78 euro di decontribuzione da ottobre a dicembre, a cui ulteriori arretrati di 78 euro, per un totale di aumento annuo di 1.436 euro.

Ci sono poi da considerare gli ulteriori aumenti da calcolare gli aumenti per lavoratori con redditi entro i 35mila euro annui per cui si è ridotta l’aliquota Irpef, è stato previsto bonus di 200 euro una tantum e anche un aumento per decontribuzione e relativi arretrati.