Quali sono le indennità che permettono di aumentare lo stipendio dopo le modifiche in decreto lavoro

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quali sono indennità e altre misure ufficiali del nuovo Decreto Lavoro che permettono di aumentare lo stipendio

Quali sono le indennità che permettono di aumentare lo stipendio dopo le modifiche previste in decreto lavoro? Da ulteriore taglio del cuneo fiscale a bonus assunzioni, nuovo reddito di cittadinanza, nuovi aumenti per l’assegno unico per figli e aumento della soglia esentasse per i fringe benefit dei lavoratori dipendenti, sono diverse le misure contenute nel nuovo decreto Lavoro ufficiale approvato lo scorso primo maggio dal Consiglio dei Ministri. Vediamo come si può aumentare lo stipendio tra nuove misure e indennità previste. 

  • Come aumenta lo stipendio dopo modifiche Decreto Lavoro ufficiale
  • Quali sono le indennità che permettono di aumentare lo stipendio dopo approvazione Decreto Lavoro

Come aumenta lo stipendio dopo modifiche Decreto Lavoro ufficiale

Con l’approvazione ufficiale del nuovo decreto Lavoro dello scorso maggio, il governo Meloni ha approvato un ulteriore taglio del cuneo fiscale che contribuirà certamente ad aumentare ancora gli stipendi dei lavoratori dipendenti insieme a nuove soglie esentasse dei fringe benefit.

Al momento, il taglio del cuneo fiscale 2023, deciso di Manovra Finanziaria 2023, è fissato al 3% per redditi entro i 25mila euro annui, cioè per stipendi fino a 1.923 euro, e al 2% per redditi tra 25mila e 35mila euro, cioè per stipendi fino a 2.692 euro e si tratta di un taglio che porta aumenti in busta paga tra i circa 30 e i circa 54 euro.

Si tratta di importi destinati ad aumentare tra i circa 50 e i circa 160 euro per effetto dell’ulteriore taglio del cuneo fiscale deciso dal governo con il nuovo Decreto Lavoro che ha aumentato il taglio del cuneo fiscale portandolo, rispettivamente, al 7% per redditi entro i 25mila euro annui e al 6% per redditi tra 25mila e 35mila euro annui.

Gli aumenti dovuti al taglio del cuneo fiscale non sono, però, per tutti i lavoratori dipendenti che percepiscono buste paga alla fine di ogni mese ma solo per coloro che hanno redditi entro i 35mila euro. Per chi percepisce stipendi superiori ai 2.700 euro al mese non è prevista alcuna possibilità di aumentare il proprio stipendio con il taglio del cuneo fiscale.

Altro modo per aumentare al massimo lo stipendio dopo l’approvazione del nuovo Decreto Lavoro è quello di usufruire dei fringe benefit aziendali, la sui soglia esentasse è stata aumentata fino a 3mila euro.

Si tratta di compensi in natura, cioè quella parte di retribuzione che non viene corrisposta dal datore in denaro in busta paga ma con l'erogazione di beni e servizi, per esempio, buoni pasto, buoni carburante cellulari aziendali, computer aziendali, auto aziendali, prestiti agevolati, polizze assicurative extraprofessionali, premi assicurativi extra professionali, somme erogate o rimborsate per il pagamento di acqua luce, gas, ecc, che permettono però ai lavoratori di risparmiare sui soldi percepiti di stipendio utilizzando invece i servizi ricevuti. 

Con l'approvazione del nuovo Decreto Lavoro ufficiale la soglia esentasse per i fringe benefit è stata elevata a 3mila euro, per cui chi usufruisce di tali sevizi può arrivare ad avere aumenti di stipendi fino a tale cifra.

Quali sono le indennità che permettono di aumentare lo stipendio dopo approvazione Decreto Lavoro

Con l’approvazione del nuovo Decreto Lavoro non è stata definita alcuna nuova indennità per aumentare gli stipendi dei lavoratori dipendenti. Sono, però, già diverse le indennità che vengono riconosciute e permettono già di avere buste paga più alte, come:

  • indennità di trasferta;
  • indennità di funzione in busta paga, che si somma alla retribuzione ordinaria e viene riconosciuta solo a particolari tipologie di lavoratori;
  • indennità per lavoro notturno, per cui è previsto il 20% di stipendio aggiuntivo per il lavoro notturno fino alle 22, il 30% di stipendio aggiuntivo per il lavoro notturno oltre alle 22 e il 60% di stipendio aggiuntivo per il lavoro notturno svolto in un periodo festivo, che arriva al 35% nel caso di riposo compensativo;
  • indennità di lavoro straordinario, per cui sono previste maggiorazioni per le prime due ore di lavoro del 25% e del 30% quelle successive; inoltre, gli straordinari notturni prevedono poi una maggiorazione del 50% se il lavoro non si svolge a turni, e del 40% se il lavoro è su turni. Infine, lavorare di domenica o nei giorni festivi prevede una maggiorazione del 50%, permettendo ancor più di aumentare al massimo lo stipendio mensile;
  • indennità di lavoro in cella frigorifera, per i lavoratori lavorano appunto all'interno di celle frigorifere, attività svolta con temperature particolarmente basse e per cui vale una indennità fino al 12% della paga globale di fatto;
  • indennità di lavoro usurante;
  • indennità di lavoro domenicale.