Quando, come e per chi avrà inizio riforma lavoro sportivo dopo modifiche decreto milleproroghe

di Marianna Quatraro pubblicato il
Quando, come e per chi avrà inizio rifor

Come cambia la gestione del lavoro sportivo dopo nuova riforma e rinvio approvato: da quando saranno in vigore nuove norme

Quando, come e per chi avrà inizio riforma lavoro sportivo dopo modifiche decreto milleproroghe? E’ stata prorogata l’entrata in vigore della riforma del lavoro sportivo. Con l’approvazione del Decreto Milleproroghe, varato dal Consiglio dei Ministri del 21 dicembre 2022, è diventato ufficiale il rinvio dell’entrata in vigore della riforma lavoro sportivo che prevede il modifiche per organizzazione e lavoro di enti sportivi professionistici e dilettantistici e del lavoro sportivo. Vediamo di seguito da quando sarà allora in vigore e cosa prevede.

  • Cosa prevede e per chi la riforma del lavoro sportivo
  • Da quando sarà in vigore ufficialmente riforma del lavoro sportivo

Cosa prevede e per chi la riforma del lavoro sportivo

La riforma del lavoro sportivo prevede modifiche che interessano soprattutto organizzazione e gestione delle ASD/SSD relativamente agli adempimenti correlati al lavoro sportivo.

Tra le principali novità previste figurano le seguenti:

  • possibilità di doppia iscrizione Registro dello Sport e Registro Terzo Settore;
  • possibilità di ottenimento della personalità giuridica;
  • abrogazione dell’articolo 67 del Tuir, nascita del lavoro sportivo e del volontario sportivo.
Con la proroga dell’inizio delle novità previste dalla riforma del lavoro sportivo, per ora resta in vigore la disciplina dei compensi sportivi che permette alle Asd ed Ssd di erogare  indennità di trasferta, rimborsi forfetari di spesa, premi e compensi erogati nell'esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche. 

Questa disciplina vale anche ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale per società e associazioni sportive dilettantistiche.

Prevista poi la cessazione del regime di vincolo al primo luglio 2023, per cui i nuovi tesseramenti che saranno sottoscritti da luglio non potranno più permettere il rinnovo d’autorità, mentre per i tesseramenti già in corso, il termine è prorogato al 31 dicembre 2023.

Proroghe previste anche per le concessioni impianti sportivi pubblici: è stabilito, infatti, che le concessioni alle società e associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro degli impianti sportivi che si trovano su terreni demaniali o comunali, in attesa di rinnovo o scadute, o in scadenza entro il 31 dicembre 2022, sono prorogate al 31 dicembre 2024, in modo da permettere una loro stessa ripresa economica in vista delle prossime procedure di affidamento-

Precisiamo che il rinvio dell’inizio della riforma del lavoro non interessa la disciplina degli agenti sportivi, le norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi, e in particolare modalità di affidamento degli impianti sportivi pubblici e le nuove discipline della personalità giuridica e il nuovo Registro delle attività Sportive Dilettantistiche (RAS). Le novità previste in merito sono in vigore già dal primo gennaio come inizialmente previsto.


Da quando sarà in vigore ufficialmente riforma del lavoro sportivo

Dopo le modifiche del Decreto Milleproroghe, la nuova riforma del lavoro sportivo sarà in vigore dal primo luglio 2023 e fino ad allora restano in vigore le norme previste già e per cui era stata stabilita la cancellazione dal primo gennaio 2023.